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EVENTO: Folkstone + Erisu
LUOGO: Legend Club, Milano
DATA: 28-03-2025
La Taberna dei Folkstone apre per tre giorni al Legend Club di Milano. Nessuna altra possibilità, si deve essere presenti! Tre giorni di tutto esaurito, tre giorni di festa, di musica, di birra, di sorrisi, di corni alzati…
L’occasione è presentare il nuovo disco Natura Morta, il numero otto, oltre che ripartire con una lunga serie di date che li vedrà sui palchi in giro per l’Italia.
Ad aprire la serata una giovane band, Erisu, che per problemi lavorativi e di traffico del Venerdì non riesco a sentire. Peccato. Il locale è già completamente pieno al mio arrivo, il calore si fa sentire ma ci si rinfresca idratandosi con dosi massicce di birra. Ore 21.30 (come da programma) si parte. Luci spente, intro… e via!!!
L’apertura della serata è con “Alabastro”, singolo (e video) dal nuovo disco, che infiamma subito il locale. Palco contenuto, esibizione esagerata; i Nostri sono in formissima, non c’è attimo di esitazione da prima serata, ed una lunga lista di pezzi deve essere suonata. L’intento è quello di presentare tutti i brani appena registrati, ma chiaramente devono essere presenti anche quelli storici: ecco quindi nel primo blocco di pezzi “Nebbie” e “Frerì” che fanno saltare come pazzi i presenti.
Per scelta personale non ho ascoltato nulla del nuovo disco, escluso il singolo, per stupirmi e sentirle tutte in questa serata. Ed è bellissimo scoprire le nuove composizioni a caldo, ascoltate con la carica dell’esibizione e con i ragazzi sotto il palco (che noto hanno già assorbito e conoscono già le parole); gran pezzi che prendono subito sono “Vuoto a Perdere” e “La Fabbrica dei Perdenti”, davvero divertenti e movimentate. La cadenzata “Mediterraneo” fa muovere la testa anche a chi, come me, non l’ha ancora ascoltata; più delicata e folk “Appennino”, seguita dalla strumentale “Mala Tempora Currunt”, dove vengono valorizzati ancor di più gli strumenti acustici. Il sound è buono, si sente tutto bene se non nei pezzi più complessi, dove il suono della chitarra pare troppo impastato, ma sono dettagli: la serata prosegue senza intoppi tecnici.
Rendono bene e colpiscono subito per la profondità dei testi anche brani più lenti come “Scarpe Rotte” o la titletrack “Natura Morta”. Non mancano i pezzi dove si incrociano le voci di Lore e Roby, “Resta Qui”, ma anche “Lacrime di Marmo”, dove viene lasciata tutta alla sua voce l’incombenza di trascinare il brano.
Il tempo passa, il caldo aumenta, ma i ragazzi non vogliono smettere, troppa è la carica e la voglia di suonare. Una vera esplosione al Legend quando parte “Anime Dannate”, seguita da “Passo Pesante”, degna conclusione di una serata perfetta. Incredibile quando Lore si lancia dal palco sul pubblico, trasportato fino a metà del Legend.
Durante il meritato applauso, ecco il coro di “Rocce Nere”. Tutto finito??? No, eccoli di nuovo sul palco per suonarla tutta, ed inutile aggiungere che diventa un casino allucinante. Che bello.
Una serata che verrà ricordata per molto tempo (ed immagino anche le due seguenti). I Folkstone sono tornati, e sono in forma strepitosa… mi siete mancati, Marmaglia!
Che meraviglia! Tornati in gran forma! Serata strepitosa e nuovo album pazzesco!