Steel Prophet – Into The Void / Continuum (1997/2014)

Titolo: Into The Void / Continuum
Autore: Steel Prophet
Genere: US Power Metal
Anno: 1997/2014
Voto del redattore HMW: 7,5

Visualizzazioni post:3351

Dopo aver recensito il primo disco degli Steel Prophet (QUI), ecco l’occasione per occuparmi del secondo album della band americana grazie alla meritevole ristampa offerta dalla Pure Steel Records. Uscita ormai da qualche mese, la riedizione di “Into The Void” viene arricchita dalla presenza del mini “Continuum”, pubblicato originariamente nel 1996 ed incluso ora in un secondo cd.
In questa seconda opera, i “profeti d’acciaio” rifiniscono il proprio stile (sempre devoto ad uno US power metal dalle tinte progressive): i brani nervosi e ruvidi, che alternavano parti più lente ad altre più veloci con repentina successione, tipici del primo album, sono sostituiti poco alla volta da composizioni più fluide, che amalgamano sempre più le diverse componenti e sfaccettature che ogni loro pezzo tipicamente presenta.
Non è un disco rivoluzionario, quanto piuttosto un album che affina uno stile già presente. Pur trovando facile rievocare i riferimenti sonori della band (gli Iron Maiden, omaggiati con l’ottima cover di “Purgatory” introdotta da “Ides Of March”, ma anche gli Helstar, i Fates Warning o gli Agent Steel), gli Steel Prophet emergono con una personalità evidente. Il cambio di formazione (alla seconda chitarra e alla batteria) non ha modificato in maniera sostanziale il risultato finale: la voce di Mythiasin e la mano di Kachinsky restano gli ingredienti fondamentali. La scaletta e la scelta dei pezzi garantiscono maggiore varietà alle singole tracce, che ne escono così rafforzate.
L’attacco è affidato a “The Revenant”, una composizione d’annata risalente alla fine degli anni’80, e già si parte a mille. “Death Of Innocence” ha un incedere molto particolare, sa come farsi ricordare. Ottima anche “Trapped In The Trip”, dalle diverse anime, perfettamente in sintonia tra loro. Sorprende il “metallone doomeggiante” di “Your Failure Inscribed In Stone”, assolutamente riuscito ed efficace. “Passage Of Time (Amber Leaves)” è una ballad melodica, sobria ma elegante, scritta alcuni anni prima, ma riarrangiata con un nuovo testo tratto da una lettera scritta da Steve alla sua futura moglie (Amber, ovviamente…!). Vi segnalo infine “Hate²”, ottimo pezzo power/speed.
“Into The Void” è un disco che lascia già intravedere alcuni elementi che gli Steel Prophet adotteranno in futuro, a partire da “Dark Hallucination”: melodie più accentuate e pezzi più scorrevoli a favore di una maggiore fruibilità ed immediatezza nell’ascolto.
Nel secondo cd troviamo il mini “Continuum”, che è il compendio ideale di “The Goddess Principle”, primo album dei Nostri, perché dei cinque pezzi inclusi, ben tre – “Death”, “Unconscious Man (Walks Erect)”, “Sungazer” – sono stati scritti dalla band sul finire degli anni’80 e sono già comparsi sui primi demo.É un altro piccolo capitolo degno della discografia del gruppo, perfettamente in linea con lo stile, già analizzato, degli Steel Prophet; sicuramente un bel regalo per completare una ristampa che vale l’acquisto.

“Into The Void”:

Tracklist:

01. The Revenant
02. Death Of Innocence
03. Trapped In The Trip
04. Your Failure Inscribed In Stone
05. Passage Of Time (Amber Leaves)
06. Of The Dream
07. Ides Of March-Purgatory
08. What’s Behind The Veils
09. Idols
10. Hate²

Line-up:

Rick Mythiasin – voce
Steve Kachinsky Blakmoor – chitarra
John Pons – chitarra
Vince Du Juan Dennis – basso
Pete Parada – batteria

“Continuum”:

Tracklist:

01. Death
02. Unconscious Man (Walks Erect)
03. Life
04. Environmental Revolt
05. Sungazer

Line-up:
Rick Mythiasin – voce
Steve Kachinsky Blakmoor – chitarra
Horacio Colmenares – chitarra
Vince Du Juan Dennis – basso
John Tarascio – batteria

Facebook: https://www.facebook.com/SteelProphet
Etichetta Pure Steel Records: http://www.puresteel-records.com

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