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Carissimi amici di Heavy Metal Webzine, eccomi pronto a darVi conto della decima fatica discografica dei canadesi Danko Jones, un’autentica pietra miliare del rock’n’roll che festeggia venticinque anni di carriera, come suol dirsi, col botto. Sin dagli esordi, il gruppo si è donato anima e corpo alla ricerca di sonorità che sono una malefica e dannatamente esplosiva miscela di hard rock (che riportano alla mente i vecchi fasti dei mitici AC/DC), metal, riff di chiara matrice hendrixiana, divagazioni che sembrano un vero e proprio tributo agli ZZ Top ed ai Motörhead. Importante anche la presenza, come ospite di lusso durante l’esecuzione di “Start The Show”, di sua maestà Phil Campbell. Dato che, a causa della pandemia, il gruppo è stato costretto a non poter dar vita ai vari brani usando il classico metodo della jam session, ha voluto prendersi una specie di rivincita e dedicare il brano “I Want Out” proprio al tema della frustrazione “da clausura”.
Siamo dinnanzi ad un gran bel lavoro, molto diretto, spontaneo, irruente e senza fronzoli: stile che del resto è da anni il marchio di fabbrica degli eclettici, simpaticissimi e scatenati canadesi. Sin dalle prime note, l’ascoltatore sarà travolto da giri che trasudano rock blues, parti di batteria accattivanti e dirette, create da quel metronomo dietro alle pelli che risponde al nome di Rich Knox, il basso di John ‘JC’ Calabrese che funge da tappeto sonoro alla potentissima irruzione della chitarra del talentuoso ed eclettico frontman Danko Jones. Ritornelli che entrano da subito in testa e che sembrano creati appositamente per essere urlati a squarciagola in sede live, senza mai scadere né nello scontato né tantomeno nello stucchevole o nel già sentito, ma condendo il tutto con quel quid di freschezza che rende il lavoro molto gradevole.
Per concludere, non resta che fare i complimenti al gruppo per averci regalato un altro piccolo capolavoro che tutti quanti dovrebbero ascoltare. Speriamo quanto prima di poterli rivedere dal vivo per lasciarci travolgere, ancora una volta, da questo inimitabile “Power Trio”.