Visualizzazioni post:1417
Recensione scritta da Fabio Perf.
Tornano i veterani della NWOBHM Tygers Of Pan Tang con il loro tredicesimo album di inediti, dal titolo Bloodlines!
Rispetto al precedente (e ottimo) “Ritual” (2019), si nota un leggero ammorbidimento del sound, legato più che altro ad alcune scelte melodiche. Questo non va minimamente ad intaccare la carica e l’impatto della compagine anglo-italiana, anzi, benché dal 1980 (anno di pubblicazione del primo album di inediti “Wild Cat”) di acqua sotto i ponti ne sia passata parecchia, Bloodlines risulta al contempo classico, ma parimenti fresco e contemporaneo. La produzione è infatti super curata, con un suono limpido che dà modo di apprezzare a pieno la voce e tutti gli strumenti, senza perdere però la carica che un disco metal dovrebbe avere.
I Tygers Of Pan Tang rimescolano quelle che sono le loro radici della New Wave, con spruzzate di hard rock e qualcosa che richiama lo sleaze. Ne è un esempio il singolo “Back For Good”, che suona dannatamente sfacciato e “stradaiolo”, con dei cori ficcanti e un riff che ricorda un poco i Rainbow con Graham Bonnet, quelli più melodici.
Il brano d’apertura “Edge Of The World” è classicamente metal, ma il ritornello è uno di quelli che apre ad una melodia che ti fa volare! L’assolo di chitarra, introdotto da un breve intermezzo acustico, è assolutamente dirompente!
“Light Of Hope” è un pezzo roccioso, con una sezione ritmica in evidenza, che però mantiene inalterata l’anima melodica del disco.
Introdotta da tastiere e da una malinconica chitarra, “Taste Of Love” è un ottimo esempio di come scrivere una ballad senza risultare scontati e melensi. La voce di Jacopo “Jack” Meille ci porta direttamente negli anni ’80 con delle melodie che ti catturano fin da subito. A proposito del cantante toscano, non posso che sottolineare la sua superba prova! Un interprete che, senza fare il “fenomeno” urlando a caso, riesce a cantare le note giuste e a risultare espressivo in ogni frangente. Negli anni si è dimostrato sicuramente come un’arma in più per il nuovo corso dei Tygers.
Bloodlines è quindi un lavoro assolutamente godibile, che ci riconsegna una band in forma, e che ci regala una decina di brani ben suonati e ben concepiti, che ti fanno venire voglia di ascoltare il disco più volte. Personalmente, li aspetto dal vivo con un bel tour di supporto!



