TOMB MOLD – The Enduring Spirit

Titolo: The Enduring Spirit
Autore: Tomb Mold
Nazione: Canada
Genere: Death Metal
Anno: 2023
Etichetta: 20 Buck Spin

Formazione:

Derrick Vella –  basso, chitarra
Max Klebanoff – batteria, voce
Payson Power – chitarra
Kevin Sia – basso


Tracce:
  1. The Perfect Memory (Phantasm Of Aura) 04:14
  2. Angelic Fabrications                                       03:30
  3. Will Of Whispers                                             06:50
  4. Fate’s Tangled Thread                                    06:46
  5. Flesh As Armour                                             04:14
  6. Servants Of Possibility                                   05:44
  7. The Enduring Spirit Of Calamity                 11:35

Voto del redattore HMW: 8/10

Visualizzazioni post:244

Con colpevole ritardo arriviamo a parlarvi di questo The Enduring Spirit dei Tomb Mold.

Per chi ha dimestichezza con queste pagine, si sa che fatichiamo a star dietro a tutte le uscite di questi anni. E saprà anche che spesso cerchiamo di condensare nelle nostre famose Pillole D’Acciaio i nostri (autorevoli) giudizi su alcune delle uscite che meritano comunque una trattazione. In questo caso, il sottoscritto ha voluto comunque prendersi del tempo per parlare di questo lavoro.
Perché, a mio parere, è stato una delle migliori uscite del 2023.

Come mai?
Beh, ci troviamo di fronte a tre (+1) ragazzi che sono stati in grado di lanciare in orbita una delle migliori mazzate death metal degli ultimi anni.

Sin dall’ascolto delle primissime note, è evidente che ci troviamo davanti un lavoro sfaccettato e cesellato ma altrettanto diretto e fruibile.
Di fatto è un death metal che affonda le radici nel marciume, ma non quel marciume putrido e purulento tipico di realtà più splatter, piuttosto quell’humus visionario e intricato che solo certe immagini lisergiche sono in grado di tradurre efficacemente. Vedasi la copertina.

I Tomb Mold inglobano influenze da ogni punto cardinale del genere e portano con sé tutta la carica che gavetta e talento possono dare.
I canoni sono tutti totalmente rispettati, infilandoci anche degli arzigogoli più ad appannaggio di realtà tech come gli Obscura e gli Psycroptic, miscelando le lezioni dei leggendari Death di Chuck Schuldiner, un growl cupo e cavernoso per la maggior parte del tempo, ma anche grandi dosi di melodia e di momenti ariosi quasi inaspettati.

Vi sarà sufficiente l’incipit di Will Of Whispers, con questi arpeggi effettati e aperti, a farvi capire quanto le influenze siano variegate (i Cynic, quelli di Focus, qui si sentono molto, pur senza mai sforare nel plagio). Nello svolgimento della canzone (forse una delle migliori del lotto) apprezzerete la grande capacità di Derrick Vella e soci di portarvi verso lidi più affini a un certo tipo di progressive metal che non al death nel quale si muovono.

Raramente ho ascoltato dischi in grado di spaziare attraverso atmosfere così diverse e, allo stesso tempo, in grado di non uscire mai troppo dal seminato.

Un disco in grado di colpire sin da subito e che fluisce armoniosamente, tra blast beat ed assoli melodici, tra arpeggi puliti e giri ultratecnici. Menzione d’onore per una produzione bilanciatissima, tra i canoni del genere, e una pulizia non posticcia.

Di nuovo, una delle migliori uscite del 2023.
Scusate il ritardo, ma ne valeva la pena.

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