MOONLIGHT HAZE – Beyond

Titolo: Beyond
Autore: Moonlight Haze
Nazione: Italia
Genere: Melodic Metal
Anno: 2025
Etichetta: Scarlet Records

Formazione:

Chiara Tricarico – voce
Marco Falanga – chitarra
Alberto Melinato – chitarra
Alessandro Jacobi – basso
Giulio Capone – batteria


Tracce:

1 Beyond
2 Tame The Storm
3 Crystallized
4 Chase The Light
5 Would You Dare?
6 L’Eco Del Silenzio
7 D.N.A. (Do Not Apologize)
8 Untold
9 Time To Go
10 Awakening


Voto del redattore HMW: 6,5/10

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Quarto lavoro per i nostrani Moonlight Haze che sempre grazie a Scarlet Records pubblicano questo nuovo Beyond.

La band, rappresentata dalla cantante novarese (trapiantata in Friuli) Chiara Tricarico, questa volta cerca di fare il canonico balzo in avanti, facendo tesoro delle esperienze passate soprattutto in sede live ed affidando la produzione di Beyond a niente popò di meno che Sasha Paeth (Heaven’s Gate, Avantasia e noto produttore).

Ma come ci siamo arrivati? Chiara ormai è una delle cantanti in pancia alla locomotiva metal tedesca a nome Avantasia, guidata da Tobias Sammet, di conseguenza la sua visibilità è aumentata notevolmente e ha potuto agganciare nuovi utilissimi contatti per i suoi Moonlight Haze. Con il fido Giulio Capone la stesura delle canzoni su Beyond ha puntato decisamente al main stream, relegando a pochi filtrati spunti ogni riferimento al power sinfonico degli inizi. Ricordiamo che Giulio Capone e Chiara Tricarico erano stato i fondatori con Marco Pastorino dei Temeperance, oggi altra formazione di riferimento del panorama metal melodico Italiano rinnovata nella formazione con Kristin Starkey (Twilight Force). La loro fuoriuscita repentina dopo tre album ha portato alla formazione dei Moonlight Haze e da subito con Alessandro Jacobi al basso, Marco Falanga e Alberto Melinato alle chitarre hanno puntato in alto.

Beyond suona ammiccante e moderno, non lascia nulla al caso, cercando un uso sapiente di synth mai invasivi e in cui la componente rock delle chitarre e della ritmica è sempre presente. Rispetto al passato forse il retrogusto metal è meno marcato nel complesso generale del disco, strizzando l’occhio a band più moderne e di punta oggi giorno, a parte gli stessi Avantasia mi vengono da citare come approccio i Beast In Black nella ricerca dell’immediatezza con alcune sfumature degli Epica, senza mai andare nel sinfonico orchestrale.

Potremmo definire Beyond un album di metal melodico, diretto e senza orpelli che prende la sua matrice rock e metal e la schiaffa in faccia (o nelle orecchie) dell’ascoltatore in maniera sfrontata.

I primi due singoli estratti “Chase The Light” e “Tame The Storm” riassumono perfettamente quanto detto finora, con l’ultima più corazzata sul suono di chitarra e in cui Chiara si concede dei bridge in chiave lirica, ma che si lascia apprezzare nei ritornelli grazie ad un cantato molto alto e sostenuto. “Chase The Light” è invece più canonica come canzone, con un ritornello davvero diretto e facilmente cantabile, sicuramente previsto per un’ottima risposta in sede live, spicca anche grazie un assolo di chitarra di Marco Falanga molto potente che mescola sia metal che un gusto hard rock davvero interessante. “Crystallized” gode di un testo molto malinconico, in contrasto con un brano dalle melodie più aperte con il tema di chitarra e synth ballabile e facilmente memorizzabile!

“Would You Dare?” spinge più su tematiche hard rock sulle ritmiche mentre il coro nel ritornello incita a modi sfida a tentare il salto nell’oscurità insieme alla cantante Chiara che si lancia anche in alcuni scream estremi. La canzone passa agile e si fa apprezzare per la ritmica del cantato molto incalzante, che lo rende sicuramente uno dei brani migliori del disco.
Per “L’Eco Del Silenzio” si passa alla nostra lingua madre per una ballata piano e voce con un supporto di archi di sottofondo. Chiara canta in maniera molto angelica ed eterea, ma non ho compreso perché metterci un ritornello in inglese in mezzo al brano in italiano, spezza troppo l’armonia e la malinconia del testo.
Speravo inizialmente con “D.N.A. (Do Not Apologize)”  in un brano alla “D.N.R.” in stile Testament, ma ci troviamo invece di fronte ad un brano di melodic metal moderno, leggermente accostabile a qualcosa degli ultimi Nightwish, grazie anche ad alcuni cori maschili di supporto alla voce di Chiara, ma nel complesso il brano resta piuttosto anonimo rispetto agli altri.
Con “Untold” abbiamo un inizio alla “Paradise” degli Stratovarius per un brano che ha qualche rimando ai mid tempo del power finlandese della fine anni ’90, primi 2000, dove anche qui un’ottima accoppiata di melodia e ritmica vocale creano un bellissimo ritornello, mentre le tastiere che sovrastano le chitarre negli intermezzi ricordano i primi Sonata Arctica, ripresi anche nella successiva “Time To Go” forse il brano più vicino ai primi lavori dei Moonlight Haze. C’è un’anima più power in questi brani, e Giulio Capone può tirare fuori un po’ di doppia cassa, senza esagerare sempre. Chiara qui è sempre su toni molto alti, ma sfodera tutta la sua tecnica vocale passando da voce lirica al growl, allargando lo spettro sonoro del brano.
Anche “Awakening” gode di queste sonorità più vecchio stile, con la voce di Chiara in pieno centro focale dell’ascolto, soave e armonica, mentre le ritmiche martellano costanti su tempi medi e con un ritornello dal sapore quasi folk, anche senza l’utilizzo di strumenti particolari.

Beyond è un disco piuttosto facile, che viene digerito subito ma che fa dell’immediatezza la sua fonte di maggior forza, nei suoi 40 minuti di musica, grazie anche ad una buona produzione e con un apporto video, ad opera del chitarrista Marco Falanga, sempre ottimale!

Ora per i Moonlight Haze è il momento con Beyond di raccogliere i semi di ciò che è stato piantato negli anni passati e puntare a diventare un nuovo riferimento del melodic metal italiano nella scena internazionale.

1 commento su “MOONLIGHT HAZE – Beyond”

  1. Canzoni snelle, semplici e dirette. Suoni di chitarra caldi e asciutti. E voce di Chiara Dolce e cristallina dall’inizio alla fine, anche quando in growl… Fanno di questo veramente un disco maturo, che dal vivo da il meglio di se! Ascoltatelo, è un piacere per le orecchie e per l’anima!

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