PARRIS HYDE WITH MARK STONE – On The Road To Santiago

Titolo: On The Road To Santiago
Autore: Parris Hyde With Mark Stone
Nazione: Italia
Genere: Heavy Metal
Anno: 2024
Etichetta: Freemood, Heavyload

Formazione:

Parris Hyde  –  voce, chitarra, basso, piano e orchestrazione
Mark stone –  voce, chitarra, chitarra acustica e chitarra classica
Georg Ghiuzzy  –  batteria e percussioni


Tracce:
  1. 1070 A.D.
  2. Through The Gates
  3. Sinner
  4. The Fourth Way
  5. Days Of Penance
  6. Isaben (a Rainha Santa)
  7. Mystic Journey
  8. The Indulgence
  9. To The Cathedral
  10. Days Of Redemption
  11. Gloria
  12. To The End Of The World (Finisterre)

 


Voto del redattore HMW: 7/10

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Album solista per il nostrano Parris Hyde che insieme al collega, autore, compositore e amico milanese Mark Stone, ci presenta questo concept On The Road To Santiago incentrato, come chiaramente indicato nel titolo, sul cammino effettuato da migliaia di persone ogni anno verso il nord della Spagna.

I due artisti sono personaggi conosciuti nella scena metal italiana. Attivi da una trentina d’anni con i loro diversi progetti, si legano per questo progetto e danno vita ad un disco dai forti connotati personali e da richiami spirituali che rendono interessante questa opera da loro concepita.

Musicalmente ci troviamo di fronte ad un classico heavy metal con momenti epici, sinfonici, folk, hard, blues e prog. Troppa roba, per comodità direi heavy metal e basta. Spero di non offendere nessuno.

Parris si occupa di chitarra, voce, basso e tastiere mentre Mark è alla voce e chitarra. I due musicisti sono accompagnati da Georg Ghiuzzy alla batteria.

Ammetto di essere partito prevenuto e con la convinzione di trovarmi di fronte a qualcosa di banale o dalla forte retorica. Fortunatamente, mi sbagliavo. Non siamo di fronte ad un capolavoro che rivoluzionerà la storia della musica, ma ad un album sicuramente ben confezionato, ben prodotto e ben eseguito.

Se si leggono i testi l’interesse aumenta notevolmente. Si avverte la sofferenza, la ricerca personale che un individuo prova percorrendo quel mistico cammino in solitaria, o meglio, in compagnia solo di sè stesso e dei suoi pensieri. A cui si aggiungono domande, ricerca di risposte e quant’altro. Cantato in inglese e latino con inframezzi musicali a ritmo spagnolo, non ci si annoia praticamente mai e si percorre questa strada insieme alla band con un senso quasi di complicità.

Il viaggio comincia con “1075 A.D.”, anno in cui iniziano i lavori per la costruzione nella quale verranno custoditi i resti di San Giacomo per finire a Finisterre, laddove il mondo medievale finiva e i pellegrini si bagnavano nell’oceano, bruciavano un indumento usato nel percorso e raccoglievano una conchiglia. Con questi ultimi atti rituali terminava il loro sofferto e spirituale cammino. L’album essendo un concept deve essere ascoltato sequenzialmente, il collegamento tra i testi e la musica permettono una migliore comprensione del messaggio proposto.

Tra i vari brani segnalo la bellissima “Isabel” che con i suoi elementi sinfonici ed epici e i forti connotati oscuri e doom è un pezzo che avvolge completamente l’ascoltatore trasportandolo nel periodo storico rappresentato facendogli sentire le forti emozioni della regina d’Aragona. La tristezza di una donna che, dopo la morte del marito, donò la corona alla cattedrale per poi ritirarsi nel convento delle clarisse di Coimbra.

E il secondo brano che mi ha colpito è “The End Of The World”, completamente acustico, con un forte pathos ed impatto emozionale. Stupendo.

Sono contento di non aver dato retta al mio istinto e di aver ascoltato l’album. Parris e Mark comunque meritano un ascolto a prescindere, sia per rispetto per la loro lunga militanza, sia per l’onestà intellettuale che hanno sempre dimostrato nel loro lavoro. Sia, soprattutto, perchè questo On The Road To Santiago è un buon album.

Hanno voluto correre dei rischi con questo album, e li hanno superati con maestria ed esperienza. Il pericolo di cadere nella solennità di tipo stucchevole era dietro l’angolo. Bravi ad averlo evitato e a essere riusciti ad affrontare un tema come questo in maniera passionale e convincente.

Il vostro cammino l’avete affrontato. E’ stato interessante percorrerlo insieme a voi.

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