SAKAHITER – Samnite Black Metal

Titolo: Samnite Black Metal
Autore: Sakahiter
Nazione: Italia
Genere: Black Metal
Anno: 2025
Etichetta: Time To Kill Records

Formazione:

Hirpus – Voce
Flauros – Chitarra
Mamerte – Chitarra
Hrim – Basso
Alastor – Batteria


Tracce:

01. Ver Sacrum
02. Cutilia (Sacred lake)
03. Hirpus
04. Kerres
05. (Rite of) Caereris Mundus
06. Lex Sacrata
07. Mors Vitam Vicit
08. Samnite Black Metal
09. Outro


Voto del redattore HMW: 8/10

Visualizzazioni post:497

Con Samnite Black Metal, i Sakahiter firmano il loro primo full-length dopo oltre vent’anni di attività underground, affondando le mani nella storia e nella spiritualità dell’antico popolo dei Sanniti, guerrieri dell’Italia centromeridionale, di cui questi artisti – molisani di origine – raccolgono l’eredità. L’album propone un black metal viscerale e ispirato, arricchito da influenze death e da momenti estremamente epici, costruendo un lavoro dalla forte identità sonora, le cui intenzioni compositive risultano immediatamente riconoscibili. È una dichiarazione di intenti che fonde violenza espressiva e sacralità, evocando riti arcaici e scenari suggestivi con uno stile teatrale e coinvolgente.

L’approccio concreto colpisce fin dal primo ascolto: ogni traccia sembra voler rappresentare e interpretare il proprio contenuto dei testi. Il suono risulta pulito e ben curato nel mix, con una sovrapposizione studiata di growl e voci pulite e un dialogo strumentale sempre funzionale. Brani come “Hirpus” e “Ver Sacrum” ne sono un esempio evidente: evocativi, intensi e stratificati, restituiscono con efficacia la componente atmosferica del lavoro.

Non mancano episodi più diretti e aggressivi, come “Cutilia”, che esplode con ferocia inarrestabile, ma anche questi mantengono momenti articolati e transizioni che danno respiro e profondità. Tra i passaggi più riusciti spicca “Mors Vitam Vicit”, lungo e strutturato, un vero viaggio tra marce funebri, malinconia e sezioni strumentali capaci di mantenere sempre viva l’attenzione. Il suo sviluppo dimostra la capacità della band di proseguire il racconto attraverso l’evoluzione musicale, senza perdersi o cadere nella ripetitività.

Il risultato è un lavoro che, pur restando intenso, duro e viscerale, risulta accessibile anche a chi non è abitualmente immerso nel black metal. Merito di una scrittura ricca di sfumature e dell’integrazione di elementi death che, in alcuni passaggi, attenuano l’impatto sonoro. Samnite Black Metal riesce a coniugare forza e profondità, oscurità e visione, parlando un linguaggio antico con mezzi moderni. Un’opera che lascia il segno, soprattutto per la sua capacità di interpretare un concept con coerenza e immaginazione.
Da ascoltare con attenzione, e da consigliare sia agli appassionati del genere che a chi cerca qualcosa di diverso nel panorama estremo italiano.

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