PSYKOSIS – Mind Games

Titolo: Mind Games
Autore: Psykosis
Nazione: Irlanda
Genere: Thrash metal
Anno: 2025
Etichetta: autoprodotto

Formazione:

Adam “Aidan” Treacy – chitarra
Grant Walsh – chitarra, voce
Tom Moylan – batteria
Liam Noctor – basso


Tracce:

1. Insanitised
2. Boiling Point
3. Hard Reset
4. Tossed To The Dogs
5. Mutant Mass
6. General Waste
7. Mind Games
8. Hivemind Hysteria


Voto del redattore HMW: 6.5/10

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Avevo voglia si recensire un gruppo che venisse da qualche zona europea di cui sapessi poco o niente a livello metallico. Appena scoperto che i Psykosis provengono da Dublino, non me li sono fatti scappare.

Quindi anche in Irlanda si suona e si ascolta metal, buono a sapersi. Ovviamente sto scherzando. La band nasce nel 2008 e a livello di produzione discografica sono piuttosto pigri. Infatti in questi diciassette anni ha realizzato solo due album, l’esordio Welcome to The Psyko Ward e quest’ultimo del 2025, Mind Games.

Questo è un onesto disco, suonato abbastanza bene, prodotto meglio e senza troppe pretese di innovazione e originalità. Si può considerare un tributo al genere senza infamia e con una sufficiente lode.

Il quartetto ha una buona reputazione live in patria e i musicisti, essendo ormai tutti appena sopra i trent’anni, hanno maturato un’esperienza che ha permesso loro di poter affinare e migliorare il loro suono con un lavoro superiore al precedente, che, per inciso, non mi ha detto un granchè.

Dal precedente album è cambiata tre quarti di formazione. E’ rimasto il solo Grant Walsh alla voce e chitarra, mentre i nuovi innesti Aidan alla chitarra, Tom Moylan alla batteria e Liam Noctor al basso, completano questo nuovo corso della band.

Si sente il tentativo di elaborazione più complesso nella scrittura, ma alla fine manca sempre uno per fare trentuno. La copertina, che mi ricorda una Rose di Titanic in versione anziana, ha un bell’impatto visivo. Anche se non sono riuscito a cogliere il collegamento con il titolo dell’album.

Entrando nello specifico e quindi nei brani, “Insanitised” è il pezzo più bello, trascinante e completo del disco. Non so se sia stata la scelta giusta metterlo per primo perché il suo ascolto crea delle aspettative che non vengono mantenute, in quanto il resto dei pezzi non è alla sua altezza.

“Bolling Point” e “Hard Reset” non sono male, con una batteria martellante e un buon mix tra riff ed assoli, con cori potenti e cattivi classicamente thrash e una voce bella carica e “urlante” quanto basta. Forse anche troppo.

“Tossed To The Dog”, già uscita come singolo nel 2020 come primo pezzo della nuova formazione, ha l’assolo meglio riuscito dell’intero lavoro, mentre “Mutant Mass”, con il suo cantato in stile Overkill e i suoi riff alla Exodus e Megadeth, si può considerare un best of thrash degli anni ottanta .

“General Waste” è forse quella che mi ha detto meno in assoluto. Probabilmente utile per raggiungere una durata minima per l’album. “Mind Games” è l’unico pezzo con un leggero rallentamento e … niente più.

Con sirene della polizia e urla di rivolta si apre la conclusiva “Hivemind Hysteria”, che continua sulla falsariga delle precedenti con ritmi forsennati e tutto il solito contorno da thrash classico e forse più “banale”.

Grinta ne hanno da vendere questi Psykosis, ma alla fine la quantità di ciò che rimane impresso nella memoria è esigua. I passaggi, gli assoli e i riff che si ricordano sono pochi e quando hai finito l’ascolto, hai sì scapocciato tutto il tempo, ti sei anche divertito, ma poi non ti ricordi quasi niente. Come dopo una sbornia. E non è un bene.

Questo viaggio in Irlanda speravo fosse più avvincente. Mi accontento di quanto ascoltato e metto il navigatore verso una nuova destinazione. Si riparte.

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