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WE ARE DEATHCORE: AS WE STRAY – Inner Code – CROMO6 – My Supremacy – 05/09/2025 – CPG, Torino
Settembre rappresenta da sempre il mese che segna l’inizio. Non me ne voglia il Capodanno che gode di ben più alta considerazione se consideriamo che ci offre anche un po’ di riposo e ristoro, ma per tutti gli italiani settembre segna inevitabilmente il riavvio della vita, sia essa lavorativa o scolastica. Per LM Productions tutto ciò non fa eccezione ma almeno in questo caso, l’organizzazione di eventi torinese non offre risvolti negativi come brutti voti e fatiche immani bensì solamente una nuova serata per riempirsi le orecchie di salvifico Heavy Metal!
L’inizio della stagione ricca di appuntamenti è affidato al formato del WE ARE DEATHCORE già proposto in alcune occasioni negli scorsi mesi e ben recepito, soprattutto dalla fetta più giovane del pubblico cittadino come difatti è possibile cogliere dando un’occhiata nel locale durante le circa tre ore di spettacoli offerte dalle quattro band partecipanti a questa edizione: My Supremacy, CROMO6, Inner Code e As We Stray.
Il CPG – Centro del Protagonismo Giovanile – è uno di quelle sale da concerti che ancora mancava al mio personale appello ed ho così avuto modo di apprezzare uno spazio ben allestito e decisamente capiente con una potenzialità di ricezione molto elevata. Venerdì 5 Settembre non c’è stato il tutto esaurito, ma la posizione geografica non troppo favorevole senza mezzi propri e ancora un po’ di latitanza per gli ultimi giorni di ferie hanno contribuito non poco a minare le presenze, ma la partecipazione è stata comunque ottima con la zona adibita ai live ben gremita sin dall’avvio affidato ai My Supremacy.
I My Supremacy si presentano con formazione a quattro, con la particolarità della chitarra a otto corde e del basso a cinque, in grado di creare imponenti muri di suono sul quale si stagliano parti pulite e in growl del cantante in maniera eterogenea. Tre gruppi su quattro sono della zona del capoluogo quindi il calore del pubblico si fa sentire e qualche pogo si avvia senza troppa difficoltà trainato dal caratteristico Deathcore “cibernetico” della band la quale utilizza con grande profusione tracce registrate che danno una sensazione di essere scaraventati in un mondo Cyber-Punk. La sensazione però è che le varie interruzioni degli strumentali tendano a creare momenti di pausa che a lungo andare rendono lo show un po’ troppo spezzettato andando a rendere un po’ “stanca” la prestazione. Non escludo però che ci possa essere bisogno di più ascolti per interiorizzare meglio la proposta comunque valida sotto il punto di vista compositivo. La prestazione rimane buona nonostante il mal di gola del frontman che ne ha inficiato le parti pulite, ma non l’entusiasmo né la carica, ben supportata anche dalla presenza scenica dei compagni di squadra. Sorridenti e soddisfatti sopra e sotto il palco.
I ritmi sono serrati, la fine dei concerti deve essere tassativa alla mezzanotte e così dopo un rapidissimo cambio palco è il momento dei CROMO6, formazione attiva da tempo, ma lontana dai riflettori a lungo prima di fare il loro ritorno in occasione di una prestigiosa data in apertura ai Sign Of The Swarm tenutasi a giugno sempre qui a Torino. L’esibizione è accorciata nelle tempistiche rispetto a quella delle altre band per via di un repertorio ancora in fase di assemblaggio, ma la scarica elettrica che il sestetto è in grado di sprigionare ovvia alla grande a quanto detto. Le due voci addette al contrasto tra growl e scream creano un contraltare di grande efficacia e caratterizzano il loro Deathcore brutale e ritmato. L’ottima predisposizione allo spettacolo dal vivo si nota dalla continua interazione tra artisti e pubblico con tanto di circle pit conclusivo con al centro uno dei due chitarristi intento a gasare al massimo il cerchio di corridori. Ospite d’eccezione il cantante degli Inner Code che offre la propria ugola in occasione di un brano a fine set list.
Proprio con gli Inner Code assistiamo al gruppo “estero” proveniente dalla seconda capitale d’Italia in termini cronologici, ovvero dalla splendida Firenze! La loro presenza non era prevista in origine, ma la defezione dei Drown In Sulphur ha costretto gli organizzatori a trovare tempestivamente una soluzione. A giudicare dal risultato, la fretta questa volta non è stata cattiva consigliera ma d’altronde i toscani non sono certo alle prime armi avendo già pubblicato due dischi in questo decennio e avendo cementato la loro fama sia nelle loro zone che nel panorama metallico Metalcore del Belpaese. Nel tempo a loro disposizione dimostrano che la loro nomea è meritata e con la loro proposta condita da molti elementi tra i quali l’impiego dell’elettronica e dalla presenza di alcune canzoni in italiano, mantengono la temperatura del locale elevata e ormai gli scontri sotto palco sono divenuti costanti. Anche con gli Inner Code i suoni mantengono la loro nitidezza e qualità anche per merito dell’impianto del locale e della sapiente mano dell’assetto fonico alla consolle. Stiamo arrivando alla conclusione…
…Affidata agli ospiti principali di stasera, gli As We Stray! Con membri a metà tra la città sabauda e Milano, i quattro salgono sul palco con l’unico scopo di infiammare i presenti con il loro Metalcore pesante ma anche melodico al punto giusto. Il discorso fatto per gli Inner Code può serenamente essere riproposto per gli As We Stray, attivi da tempo e dotati di grande esperienza nazionale avendo aperto a pesi massimi come Crystal Lake ultimamente e spesso nel centro dell’attenzione nella scena milanese dove si muovono sovente in lungo e in largo. Un motivo ci sarà e a giudicare dalla bontà dei brani proposti tra i quali anche alcuni di più recente uscita e soprattutto dalla continua e vorticosa partecipazione del giovane pubblico del CPG, la scelta di posizionare la band nell’ultimo spazio della serata è certo stata ponderata con attenzione. Puntuali come richiesto, anche gli As We Stray collaborano per giungere correttamente alla fine della serata a suon di breakdown, ritornelli memorabili e tanta tanta passione ed energia.
Come prima – ok, seconda se contiamo l’appuntamento di un paio di giorni addietro con i Flowers Of Myra – data della stagione, LM Productions sfoggia una piacevole occasione per divertirsi a ritmo di suoni pesanti. Alla prossima!
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