Visualizzazioni post:25
Ho conosciuto gli Igarka sul palco dello Spazio Webo di Pesaro e sono rimasto colpito da questo quintetto di giovani-vecchi.
Tre ragazzi e due ragazze, uno più nerd dell’altro, una più weird dell’altra, che suonano da Dio con addosso un senso di fragilità estrema, di precarietà che mi ha subito conquistato. Il loro EP di debutto, Dopamine Ocean, è un mondo parallelo di sperimentazione shoegaze, ritmiche dispari e caos eclatanti. Non cercate di etichettare nulla perché nulla è scontato dentro questo lavoro.
“Self Similar” è una meravigliosa composizione, dolce e squilibrata. (Guardate il videoclip, moooolto grulllino!)
“Expiration Mark” in assoluto la mia canzone preferita.
Qual è il rimprovero che si può fare a questi giovani musicisti? Forse la troppa voglia di suonare, un mix da rivedere e una certa tendenza alla sovrapposizione delle parti…
Resta il fatto che Igarka, cittadina siberiana che può toccare i -55 gradi d’inverno e superare i 30 d’estate, è il nome più perfettissimo per questa stupenda band di giovani svalvolati romagnoli. Ascoltate il loro disco, mettete il follow perché il bello è tutto da venire!



