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Attivo da diversi anni nella scena underground italiana, Fabrizio Bonanno ha suonato e suona tuttora in diversi gruppi, generalmente diversi tra loro, in cui riesce a trasmettere, sotto forma di musica, idee sempre nuove e innovative. Fabrizio ha accettato di rispondere alle nostre domande, a volte anche esuli dalla musica, ed ecco di seguito quello che ne è venuto fuori:
Fabrizio Bonanno è davvero un grande musicista, che fa della versatilità la sua migliore caratteristica. Dicci, Fabrizio, com’è nata questa tua passione per la musica in generale, e per la chitarra in particolare?
A 16 anni ho visto il video dei Kiss “I was made for lovin’you” e sono rimasto affascinato dalla musica e dal look trasgressivo, questo è stato l’inizio della mia passione per la musica e l’hard’n’heavy in particolare, mentre ciò che mi ha spinto ad imbracciare la chitarra è stato un video live di Ozzy Osbourne con Jake E. Lee alla guitar, il suo fantastico modo di suonare ha acceso in me l’amore per questo meraviglioso strumento!
Per un chitarrista la domanda sarebbe d’obbligo, cioè “chi ti ha più influenzato nel tuo modo di suonare?” ma nel tuo caso, con tutti i generi che hai fatto, da quanti stili e da quante persone sei rimasto influenzato?
In 18 anni di ascolti e studi musicali ho assorbito lo stile e l’influenza di un gran numero di artisti anche molto differenti tra loro come: Fates Warning, Banco del mutuo soccorso, Osibisa, UZEB, Hendrix, Material, Ozzy Osbourne, Queensryche, Avarta, Kansas, Megadeth e potrei continuare all’infinito, l’importante non è il genere musicale ma ciò che l’artista mi trasmette attraverso la musica.
Mi aveva molto colpito il nome del tuo gruppo “Wounded Knee”, luogo dove avvenne un massacro a spese dei pellirosse da parte dei bianchi invasori, il nome è legato alla tua voglia di far conoscere questo episodio che conoscono in pochi o comunque è una sorta di “omaggio” al popolo indiano?
Il nome Wounded Knee è un’omaggio ai nativi Americani che con la loro cultura in perfetta simbiosi con la natura hanno molto da insegnarci…cosa che purtroppo non è ancora successa visto che per la strage perpetrata dalle giacche blu contro il popolo Indiano non è stata fatta tuttora alcuna ammenda da parte del governo U.S.A.
Rimango in tema e ti faccio una domanda che esula dalla musica: cosa ne pensi della politica degli Stati Uniti di questi ultimi anni?
Purtroppo gli USA, o per meglio dire Bush e company (leggi Blair, Berlusconi e Bin Laden) si credono gli unici padroni del mondo e la loro politica di guerra sta causando migliaia di morti tra la povera gente e allo stesso tempo non fa altro che rendere più ricchi e potenti i magnati delle industrie belliche e di ricostruzione, per cui non posso che odiare persone che si comportano così.
Tu fai parte di svariati gruppi, dalle influenze anche molto diverse tra di loro, (Wounded Knee, Arcane Vision, Equiseti, Rabatabuse e Rainbird) preferisci “isolare” un genere musicale per ogni gruppo o ti piace di più svariare e arricchirli con altre influenze?
Molto dipende dal tipo di progetto musicale, ad esempio con i Wounded Knee e gli Equiseti ho avuto la possibilità (visto i temi trattati) di creare ambientazioni musicali molto diverse tra loro e quindi ho potuto arricchire le musiche con l’uso di diversi generi ed influenze, mentre in progetti musicali come i Rainbird e gli Arcane Visions mi sono attenuto maggiormente a quelli che sono gli stilemi dell’heavy rock e del metal più classico pur cercando di dare un’impronta personale al tutto. Anche se l’album che conterrà tutte le mie influenze e spazierà tra i generi musicali sarà indubbiamente “Viaggi” un cd strumentale a mio nome che verrà pubblicato dalla Videoradio a Marzo/Aprile si tratta di un concept su tre libri di Julio Verne.
Nel tuo repertorio di influenze musicali hai accennato a “mostri sacri” come Hendrix, Fates Warning, Ozzy Osbourne, Queensryche, ecc. pensi che l’attuale generazione stia esprimendo validi sostituti o che si sia costretti ancora a scomodi paragoni col passato?
Ci sono molte valide band come i Pain of Salvation che riescono ad interpretare in maniera personale il metal progressive e permettono alla scena musicale di non ristagnare, il difficile è individuare queste band in mezzo alle miriadi di band improvvisate o semplicemente mediocri che purtroppo affollano il mercato musicale.
Tu Fabrizio, oltre a suonare in svariati gruppi e aver collaborato con altri (tra cui i Power Symphony), sei anche titolare della AB Records, com’è nata questa voglia di produrre gruppi? tra l’altro sono tutti gruppi dove suoni tu?
L’idea di aprire l’A.B. Records è di Aldo Bonanno che vista la sua esperienza decennale come manager dei Wounded Knee ha capito che l’unico modo per portare avanti la nostra musica sia quello di curarci tutti gli aspetti dalla produzione, stampa, distribuzione, ecc. Tutte le band presenti attualmente nel sito sono miei progetti musicali in cui compongo e suono la chitarra,comunque in questi giorni stiamo prendendo accordi con la nascente associazione musicale “Mazzi Pulp” per poter aiutare le bands sotto contratto a pubblicare e commercializzare le loro autoproduzioni, è un’esperienza che spero ci porti buoni frutti a venire, visto che l’unico modo di farsi conoscere e quello di unire le forze e collaborare tra band.
E’ interessante il progetto “Viaggi” che ci hai accennato, ce ne vuoi parlare in maniera più approfondita? La letteratura (Verne in questo caso) ti aiuta a trovare nuova fonte di ispirazione per la tua musica?
“Viaggi” è un’album strutturato in tre suite musicali “Nautilus”, “Viaggio al centro della terra” e “Cinque settimane in pallone” ogni suite è composta da vari capitoli musicali in cui ho cercato di creare un’ideale colonna sonora riferita ai libri di Verne ma anche un richiamo ai quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco). Al loro interno si possono trovare riferimenti musicali molto diversi tra loro ed in questo caso ho potuto comporre musica senza dovermi curare di stupide barriere musicali e di genere. Comunque trovo molto interessante lavorare su testi scritti o semplicemente su immagini ed è una cosa che ho intenzione di portare avanti nel futuro.
Quali sono i prossimi progetti a cui ti vedremo impegnato?
A dire il vero ne ho parecchi…innanzitutto sta lavorando a quella che dovrebbe essere una Rock Opera con i Wounded Knee, poi sto portando avanti un progetto di Hard rock melodico con la cantante Giada Fasce, ho una nuova band di cui sono molto felice (gli Ipogeo) con cui suono un metal dalle diverse sfumature insomma mi tengo impegnato!!
Ultima domanda, con la AB Records e con tutti i gruppi in cui sei impegnato dovresti avere una buona visione dell’underground italiano (senza contare che hai recentemente organizzato il Ligurian Metal Fest). Come ti pare la scena attuale del nostro paese?
A mio parere ci sono molte band anche estremamente valide nel nostro paese, ma gli spazi per poter suonare o comunque fare promozione sono pochi e dominati più o meno sempre dalle solite bands, se a questo aggiungiamo una mentalità ancora fortemente ancorata al mito dei gruppi esteri….un peccato perchè in Germania ad esempio le bands nazionali vengono maggiormente supportate con conseguente maggior sviluppo di tutta la scena musicale.
Infine volevo ringraziare entrateparallele per lo spazio ed il supporto grazie di cuore ragazzi!!
Intervista realizzata da Alessio Torluccio.
Contatti:
Fabrizio Bonanno – fabonanno@freemail.it – www.abrecords.it