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Gli “alieni” Rising Moon, con tematiche e stile associabili ai grandi Hypocrisy, rilasciarono questa intervista per la nostra webzine nel lontano 2003. Eccola riproposta, rispondono alle domande Angelo De Innocentiis (chitarra) e Carmine D’Annibale (batteria).
Dunque, partiamo dalla vostra condizione attuale, ho letto che la vostra etichetta, la svedese Metal Fortress Ent. è momentaneamente “addormentata” per quanto riguarda la produzione del vostro nuovo album, tanto da farvi autoprodurre un (bel) demo per far capire ai fans che questo periodo di stasi non dipende da voi del gruppo. Puoi darci qualche novità riguardo all’album nuovo? è vero che ne avete addirittura già scritto un altro?
Beh, il nuovo album è l’esatto continuo del mini “European Aliens”. Sarà un album abbastanza vario con canzoni veloci e altre più lente, parti brutali e parti più melodiche. Ci sarà anche una nuova versione di “Hate from heaven”, canzone presente nel nostro album di debutto. Abbiamo deciso di registrarla di nuovo in quanto non eravamo soddisfatti della produzione dell’album e poi perchè la ritenevamo una canzone molto valida. Al momento abbiamo una decina di canzoni nuove, sette di cui registrate in due demo. Comunque non smettiamo mai di comporre, anche perchè lo riteniamo il modo migliore per progredire.
Dicono che per i gruppi italiani sia difficile farsi conoscere all’estero, eppure voi, come già altri gruppi italiani, avete un’etichetta straniera. Come è nato questo rapporto? il fatto che voi vi ispiriate a gruppi svedesi può aver influenzato l’etichetta (svedese anch’essa)?
Il rapporto con la Metal Fortress è nato nel modo più normale possibile, abbiamo registrato un promo di 5 canzoni e lo abbiamo fatto girare un po per le label e i magazine di tutto il mondo, poi un giorno ci è arrivata un E-mail da parte del boss della Metal Fortress (Tobbe) ed eccoci qui. Quando fummo contattati ci stupimmo del fatto che la label era svedese e che di band come la nostra in Svezia ce ne sono a migliaia, quindi vuol dire che anche noi abbiamo un minimo di professionalità e di potenzialità. Vista la situazione in Italia penso che al momento per una band nostrana sia più facile trovare una label straniera che una italiana. In Italia quelle poche case discografiche che ci sono prendono soprattutto bands straniere, sembra come se avessero un rifiuto verso le bands nazionali. Molti anni fa in Italia non esistevano case discografiche metal, quindi per una band era impossibile farsi notare, adesso che ci sono, queste che fanno? Prendono bands straniere, quindi la situazione è peggiorata. Il problema dell’Italia, in tutti i campi, non solo quello musicale, e quello di valorizzare tutto ciò che è straniero e mai cercare di valorizzare cio che proviene dalla nostra terra. Così non avremo mai una scena italiana, e soprattutto non avremo mai band capaci di farsi notare all’estero.
Tu e Carmine siete insieme da un sacco di anni, lo leggo nella vostra biografia, avete suonato nei Condanna e poi nei Body Grinder dove avete anche avuto un contratto con la Elegy Records. Poi il cambio di nome e di genere musicale. Vi siete decisi fin da subito a fare death svedese o un disco, un gruppo, o altro vi hanno dato la spinta decisiva?
Precisiamo che nei Condanna suonavamo un brutal influenzato molto dalla scena americana, successivamente allo scoglimento dei Condanna formammo i Body Grinder, anche se il nome può trarre in inganno, già suonavamo death svedese, il successivo cambio di nome in Risisng Moon è dovuto al fatto che al momento di pubblicare il primo album ci accorgemmo che il nome non rispecchiava la musica che suonavamo. Ormai sono 7 anni che suoniamo death svedese e continueremo a farlo. Tutta colpa degli At the gates ah ah!!!
Leggo che siete molto amici degli Infernal Poetry, che fanno un genere non molto diverso dal vostro. Avete mai pensato a collaborazioni con loro o con altri gruppi? leggo anche che il demo2003 è stato registrato negli studi romani di Giuseppe Orlando, il batterista dei Novembre. Com’è stato il rapporto con lui?
Si siamo amici degli Infernal Poetry, abbiamo suonato insieme un paio di volte, e oltre ad essere bravi musicisti sono anche delle brave persone. Mi piacerebbe fare delle collaborazioni, le considero un modo per rendere viva la scena musicale, ma al momento sono da escludere, però chissà in futuro. Dopo aver registrato due album e un mini ai Temple of noise sempre di Roma abbiamo deciso di cambiare studi per provare nuove sonorità, così siamo andati negli studi dei Novembre. Ci siamo trovati benissimo, professionalità ai massimi livelli, e poi Giuseppe è un grande.
Tra voi, gli Infernal Poetry stessi, i Dynamic Lights, i Sothis, i Centurion, gli Scala Mercalli, solo per citare alcuni gruppi della vostra zona, mi sembra che la scena metal del centro Italia (ed escludo la prolifica zona romana per motivi di spazio..) sia in continua crescita numerica e tecnica. E’ così? pensi che ci siano i presupposti per una esportazione di massa fuori dal nostro paese?
Ci sono bands con grandi potenziali, quindi tutto è possibile, ma se non cambia la filosofia delle labels nostrane, tutte resteranno ancora a fare i demos, (compresi noi). Per esportare una band all’estero, vuol dire che una label crede in una band, e quindi ci scommette sopra. Per adesso non ancora succede a nessuno.
Torniamo ai Rising Moon e alle tematiche affrontate. Impossibile non parlare degli alieni. Siete tutti e due così tanto affascinati da queste cose? secondo te esistono, e le prove della loro esistenza quali potrebbero essere?
E’ un argomento che ci affascina molto, ovviamente crediamo nell’esistenza di qualche forma di vita aliena. L’universo è così vasto che è impensabile credere di essere soli.
Non saprei dirti quali potrebbero essere le prove della loro esistenza, è un argomento così top secret, forse i cerchi di grano, i rapimenti. L’importante è crederci.
Sempre a proposito del vostro interesse per gli extraterrestri, ti chiedo cosa ne pensi del caso Roswell (“Roswell File” è tra l’altro una vostra canzone), dell’esistenza dell’Area 51 (nome di un vostro album..) e ti chiedo anche “secondo te che intenzioni hanno?”
Beh a Roswell qualcosa è successo, però adesso so solo che è diventata un’attrazione turistica, l’area 51 esiste, ci sono foto fatte dal satellite e vari filmati, però cosa ci sia dentro solo in pochi lo sanno, e io non sono uno di questi. Tutto ciò che è sconosciuto è visto come ostile, quindi gli alieni secondo la società sono considerati come degli invasori, praticamente ciò che vediamo nei film, magari sarà anche vero, appena ne atterrerà uno in giardino ti saprò dire meglio, ah ah ah!!!!
La vostra proposta musicale è vicina agli At The Gates e richiama alla mente anche i vecchi Inflames. A proposito degli Inflames, come avete accolto la loro virata commerciale dell’ultimo album? fareste mai una cosa del genere?
Io sono per le evoluzioni e non per le rivoluzioni, comunque la nuova strada intrapresa dagli In flames mi piace, anche noi siamo in continua evoluzione, basta sentire la differenza tra Area 51 e l’ultimo demo registrato. Cerchiamo sempre di trovare nuove soluzioni. E poi vorrei farti notare una cosa, qualsiasi cosa registreranno gli In Flames verrà sempre criticata, e adesso ti spiego il perchè. Quando usci “Whoracle” il disco venne stroncato perchè considerato una fotocopia di “The jester race”, quando cambiarono sonorità, vennero stroncati perchè considerati commerciali e per aver rinnegato il passato. Praticamente qualsiasi cosa fai è sbagliata. Comunque questo non è solo un problema degli In flames.
Quali sono i progetti futuri? avete in programma dei tour anche fuori dalla vostra zona per promuovere l’album (appena sarà pubblicato..)?
Stiamo aspettando l’uscita del nuovo album e quindi successivamente faremo qualche concerto. Come sai abbiamo già un bel po di canzoni nuove.
Adesso siamo alla ricerca di una label in quanto il contratto con la Metal Fortress si conclude con l’uscita dell’album. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Ultima domanda, la usiamo per farci fare gli auguri da voi musicisti per la buona riuscita del nostro sito www.entrateparallele.it (e allo stesso tempo noi dello staff auguriamo buona fortuna anche a voi), e per voi, diteci cosa troveranno i fans ascoltando un disco dei Rising Moon, quali emozioni volete fargli sentire.
Che dire, chi ama il death svedese, ascoltando un nostro album non resterà deluso. Cercate di supportare la scena italiana. Per qualsiasi informazione visitare il nostro sito www.risingmoon.it . Grazie per l’intervista e in bocca al lupo per la webzine. Ciao!
Intervista realizzata da Alessio-Thor
Sito ufficiale: www.risingmoon.it