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Assolata giornata quella che vede me e Julia recarci a Milano per incontrare Daniel Loeble, batterista degli Helloween, in uscita a novembre con il loro nuovo album “Gambling With The Devil”. Daniel ci accoglie in modo simpatico, dicendoci di pescare pure a piene mani dal sacchetto di orsetti gommosi che ha appena aperto (e ci tiene a precisare che oltre ai classici gusti, nel sacchetto sono presenti anche i nuovi mirabolanti orsetti al gusto mela); il bel tempo e il clima mite ci permettono poi di piazzarci nel giardino dell’hotel in cui siamo stati ricevuti e iniziare l’intervista.
Julia: Per prima cosa siamo qui per sentire cosa gli Helloween, di cui tu oggi fai le veci, hanno da dire su questo nuovo lavoro e come lo vogliono presentare ai fan; qual’è insomma l’immagine che volete dare del nuovo album?
Daniel: Tutto ha a che fare con il titolo dell’album “Gambling With The Devil”. All’inizio c’era solo il titolo dell’album e non sapevamo che tipo di canzoni avremmo usato, così ne abbiamo composte ventisei e poi tra quelle abbiamo scelto quelle che sarebbero state inserite definitivamente in “Gambling With The Devil”. In principio si pensava di fare canzoni lente, ma poi tutto in realtà è venuto a caso e ne è venuto fuori l’album che sarà nei negozi. Ogni canzone racconta una sua storia e vogliamo che per ogni canzone ci sia un processo identificativo.
L’album si chiama “Gambling With The Devil” perchè ogni giorno bisogna “barare” con la vita. Ti alzi, ti guardi allo specchio e sai che in qualcosa oggi dovrai barare: barare sul lavoro, barare con qualche persona che incontri, barare anche con te stesso. Ci sono tante situazioni in cui devi barare, per esempio quando hai una ragazza e la tradisci, poi ovviamente se sospetta qualcosa sei costretto a barare con lei e contemporaneamente bari con te stesso e con quello che senti.
Questo è quello che vuole comunicare l’album: ogni giorno è una partita con la vita e devi barare.
Julia: Ci puoi raccontare qualche retroscena sulla composizione di musica e testi? Che contributo hai dato tu in particolare nella creazione delle varie canzoni?
Daniel: Come dicevo ogni canzone racconta una sua storia. Per esempio una canzone che a me piace molto è “Falling To Pieces”. Questa canzone parla di quando una persona segue ciecamente un leader e poi si accorge di venire deluso. Quando insomma scopri di star seguendo il leader sbagliato; a tutti è capitato nella vita almeno una volta. E allora ti senti andare in pezzi, perchè sei stato tradito e tu hai speso delle energie e delle emozioni per seguire questa persona, che in realtà non ti ha lasciato niente e anzi ti ha fatto fare grandi errori, così perdi la tua fede e ti senti proprio andare in pezzi. E probabilmente per riprenderti dovrai anche in questo caso barare col diavolo.
Per quanto riguarda la composizione in generale questo album è stato più facile da creare rispetto a “Keeper III”. Il terzo “Keeper” ha richiesto un anno per essere composto, perchè volevamo fare tutto alla perfezione e in un certo senso eravamo costretti a fare in modo che fosse così perchè ovviamente le aspettative per il terzo episodio della saga dei “Keeper” erano altissime. Questo album a confronto è stato molto facile e le cose sono venute fuori in modo naturale e molto sciolto.
Diciamo che “Keeper” è stato fatto col cervello, questo è stato fatto col cuore.
“Gambling With The Devil” è il prodotto dello sforzo comune di tutti i membri degli Helloween; ognuno ha infuso il suo stile in ogni canzone, così io per esempio ho avuto modo di influenzare il sound finale delle canzoni elaborando secondo il mio stile le parti di batteria. Il risultato finale è quindi molto bello, essendo la somma di tutte le idee e dello stile particolare di ogni membro degli Helloween.
Daniel (offrendo il sacchetto di orsetti a Julia): Piaciute queste storie sull’album?
Julia: Sì sì tutta la storia del “barare” è carina!
Daniel: Ti sei resa conto che anche tu in questo momento stai barando con te stessa?
Julia: No no non credo proprio, non ho bisogno di barare, se qualcosa non mi piace lo dico!
(Daniel ride tantissimo per questa risposta!)
Julia: Questo album, almeno secondo noi, è un ritorno al sound classico degli Helloween, rispetto alle sperimentazioni degli ultimi anni. Sei d’accordo?
Daniel: Secondo me quest’album è una collezione dei suoni classici degli Helloween, ma allo stesso tempo è anche un’evoluzione perchè si usano mezzi e tecniche nuove. Ora con ogni strumento si possono fare cose e aggiungere effetti che una volta non c’erano, così necessariamente il sound di tutte le canzoni dell’album è nuovo e originale ed è una netta evoluzione di ciò che caratterizza da sempre questa band.
Noi comunque abbiamo tentato di dare un suono originale ad ogni strumento per ogni canzone e fare in modo che per esempio la chitarra avesse dodici suoni diversi, uno per ogni canzone dell’album. Penso che ci siamo riusciti alla fine, così chi ascolta l’album si trova di fronte e suoni sempre nuovi, anche se gli strumenti sono solo cinque. E poi oggi si possono aggiungere anche tanti effetti elettronici, mentre una volta nemmeno questo si poteva fare. Insomma è proprio un’evoluzione.
In una canzone si possono ascoltare suoni molto pesanti, mentre in un altra suoni leggeri e veloci: penso sia una cosa molto eclettica.
Conosci qualche canzone molto vecchia degli Helloween? Io scommetto di no!
Julia: Eheh, ho ascoltato qualcosa, ma non sono una fan, mi piacciono di più altri gruppi.
Daniel: Ahahah ti ho beccata! Ora stai barando con la tua vita!
Julia: Beh, anche no, mi piace veramente fare le interviste!
Daniel: (Ridendo) Ok stavo scherzando! Devi sapere che in studio ridiamo tutto il tempo perchè ci piace molto scherzare tra noi.
Julia: Ci racconti come è stato il tuo incontro con la band e come sei arrivato a suonare con loro?
Daniel: Sono sempre stato un fan degli Helloween, mi è sempre piaciuta la loro musica e il loro modo di lavorare. Nel 2001, con un’altra band, registravo nello stesso studio in cui registravano loro e un giorno ho conosciuto Andy e siamo diventati amici. Quando ha sentito come suonavo mi ha chiesto di collaborare con gli Helloween per alcune cose, soprattutto arrangiamenti, poi dopo circa un anno, sono stato molto fortunato perchè i ragazzi hanno deciso di tirarmi dentro in pianta stabile.
Julia: Uno degli eventi dell’anno è sicuramente il tour con i Gamma Ray. Come è nata questa idea, che a quanto pare spazza via in un colpo solo anni e anni di dicerie su presunte rivalità tra le zucche e i Gamma Ray, anche se di “ufficiale” non è mai stato detto nulla?
Daniel: Molte persone sono convinte di questa cosa e molte persone ne parlano spesso, ma in realtà non c’è una vera rivalità, sono solo dicerie. Al massimo c’è una amichevole “guerra tra amici”. Ci si può accorgere della cosa ogni volta che suoniamo insieme: ci facciamo spesso sorprese durante gli spettacoli dal vivo ed è capitato già più volte in passato, è successo anche l’anno scorso, durante una canzone in un festival in cui sono presenti tutti e due i gruppi, che qualcuno di una band salga sul palco con gli altri ed è sempre molto bello. Siamo amici, certo non “migliori amici”, ma siamo ottimi “colleghi” e compagni.
Lo vedrete anche durante i concerti in Italia a novembre.
Julia: Quando sarete a Milano?
Daniel: Mi sembra…il 28 novembre! (Ridendo) Eh….avevo proprio ragione! Tu non dovresti essere qui, non sei una vera metallara ahahahahahahahahahahah!
Julia: Non mi vesto tutta di nero, mi piace vestire con roba colorata e varia, ma ascolto un sacco di canzoni metal.
Daniel: (Che sembra prenderci gusto in questi siparietti comici) Lo so, lo so, lo dico solo per tormentarti.
Julia: Cosa pensi della scena power attuale, visto che hai esperienza nel suonare con gruppi emergenti e ora suoni con i padri fondatori del genere?
Daniel: Wow, domanda difficile. Penso che molte bands vogliono diventare famose e ricche, mentre in realtà bisognerebbe suonare per… beh, per suonare. Invece molte persone pensano solo “Come posso fare per diventare ricco e famoso? Che musica posso fare per diventarlo?”, ma questa è la via sbagliata. La musica è arte, devi fare musica non con la testa, ma per gli altri e per riflettere cosa senti dentro, per esprimere qualcosa e farlo capire a chi ascolta; anche per questo “Gambling With The Devil” è bello, perchè è fatto per esprimere qualcosa.
Lavorare sempre in questo modo aiuterebbe molto la scena power. Non devi fare musica perchè vuoi fare i soldi: se ti servono soldi… vai al lavoro. Trovati un vero lavoro e vacci.
Julia: Anche questo è barare quindi.
Daniel: Esatto!!!! E’ appunto barare, hai centrato il punto! Quando io ero piccolo la mia famiglia non aveva molti soldi: io dovevo mettermi i pantaloni di mia madre… e mia madre aveva un enorme culone… sembravo un clown. Ma quando ho iniziato a fare musica ho iniziato perchè mi piaceva suonare, non per fare soldi, che comunque mi servivano; per avere un po’ di soldi ho fatto tanti lavori, ma non ho mai cercato di mantenermi con la musica. Poi io sono stato fortunato e ora effettivamente guadagno abbastanza bene, ma se non fosse andata così, non sarebbe cambiato il mio modo di vedere le cose.
Julia: Tra le band emergenti non pensi che ce ne sia qualcuna che merita di diventare più famosa?
Daniel: Ad essere onesti non ascolto molte band emergenti ultimamente, ma molti special guest che abbiamo avuto erano molto interessati a diventare famosi e basta; erano entusiasti di suonare con gli Helloween solo perchè così avrebbero guadagnato di più, gli mancava il vero entusiasmo. Non mi piace questo modo di fare e non fa bene alla musica. Non penso che ora ci sia qualche band emergente più valida di altre, anche perchè molti copiano altre grandi band e anche questo è sbagliato, non fanno niente di originale.
Julia: Cosa ti ispira nella musica?
Daniel: (Che ci mette un po’ perchè ha la bocca piena di orsetti gommosi e deve prima riuscire a deglutire) Cosa mi ispira?
Julia: Eh lo so, è una domanda stupida!
Daniel: No affatto, perchè per ognuno è diverso quindi è una domanda molto valida! La mia ispirazione è quello che succede al momento: è un fatto di essere spontanei, prendere quello che ti sta accadendo attorno in un certo momento della tua vita e metterlo in musica.
Julia: Esistono ancora gli Hollenhunde i Rawhead Rexx, i tuoi precedenti gruppi?
Daniel: (Dopo aver gridato esterrefatto) Hollenhunde era un side project di un membro dei Running Wild, finito già 10 anni fa. Facevamo musica…tipo i Rammstein. Ogni tanto ci sentiamo ancora perchè siamo rimasti amici.
I Rexx erano una mia creazione e mi piaceva molto lavorare con quella band, ma poi è arrivata la fortuna di essere chiamato negli Helloween e così ho preso la mia chance cogliendo al volo l’occasione. La musica che fanno gli Helloween è quella che ho sempre voluto fare io, è la mia musica, così li ho lasciati. Con loro non ci sentiamo spesso.
Julia: Se vuoi ora puoi farti una domanda e darti una risposta!
Daniel: Cioè se voglio chiedere io qualcosa a te?
Julia: No no se tu vuoi chiedere qualcosa a te stesso! Oppure puoi dire qualcosa ai tuoi supporter.
Daniel: (Ride divertito) Ai supporter voglio dire “Supportateci più che potete!” e poi se venite al concerto vi prometto che scenderò a salutarvi uno per uno.
Julia: Bene abbiamo finito!
Daniel: (Indicando gli orsetti) Ti sono piaciuti?
Julia: Ahah sì molto! Sai questi in italiano si chiamano “orsetti gommosi”..
Daniel: (In italiano) Orsetti… kommosi?
Julia: Gommosi!!!!
Daniel: Kom…orsetti kommosi!
Julia: Orsetti gommosi!
Daniel: Orsetti komm… gommosi… orsetti gommosi! Ahhhh gommosi! (Torna a parlare inglese) Gummy Bears in inglese!!!! Ricordate il nuovissimo gusto mela!!!!!!!
Quando ci alziamo Daniel prende in braccio Julia e probabilmente la rapirebbe se non venissero a redarguirci perchè stiamo facendo troppo rumore e probabilmente disturbiamo Deris che sta facendo un’intervista lì vicino.
Mancano solo le foto di rito (di cui una chiesta da Julia come “Daniel facciamo una foto anche per i miei fans”) e mentre noi tiriamo fuori Grondo, Daniel sfodera Paul (pron: Pàul), il suo orsetto pulcioso senza il quale, ci giura, non riesce a dormire e ci svela che ogni membro della band ha un suo pupazzo personale col quale va a dormire!
Dopo questa shockante rivelazione ci accommiatiamo; rivedremo Daniel e gli Helloween al completo insieme ai Gamma Ray (e credo agli Axxis se non sbaglio) a fine novembre quando il tour passerà per l’Italia.
Si ringraziano: Julia, come sempre impeccabile intervistatrice poliglotta e Pamela, che come sempre ci dà l’opportunità di venire a contatto con le band.
– Intervista a cura di Julia “La Cugina” e del Fiero Ladrobardo