Abuser (Marco “Toffa” Toffaletti e Lorenzo Graziani)


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Intervista Abuser

Un’attesa più lunga del previsto non ha fatto altro che aumentare il mio interesse nei confronti di “Threats Of Fate”: l’album d’esordio dei thrashers milanesi Abuser conferma tutto quello che di buono i Nostri avevano messo in evidenza già ai tempi del loro “Promo 2007”, pubblicando un disco da gustare passaggio dopo passaggio e fornendomi, inoltre, la ghiotta occasione per realizzare questa breve intervista. Ecco a voi le esaurienti risposte del chitarrista Marco “Toffa” Toffaletti e del batterista Lorenzo Graziani!

Ciao ragazzi, benvenuti su www.entrateparallele.it ! La prima domanda è piuttosto scontata per me: volete presentarci la band e raccontarci la sua storia?

Lorenzo: Ciao e grazie per l’invito. La nostra band è composta da Marco “Toffa” Toffaletti alla chitarra ritmica, Walter Lamorte, basso e voce, Stefano Bertolotti alla chitarra solista e Lorenzo Graziani alla batteria. Io e Toffa siamo amici da parecchi anni e condividiamo la passione per la musica da molto tempo. Dopo lo scioglimento del nostro ultimo gruppo, gli Argonath, abbiamo formato una band thrash. Walter è un nostro caro amico, ed è stato facile quindi trovare il bassista. Dopo un po’ di annunci abbiamo avuto la fortuna di incontrare Stefano, e da lì sono nati gli Abuser. Ci mancava ancora la voce. Non è stato facile. Walter ha cominciato solo in veste di cantante temporaneo, ma visti gli scarsi risultati di ricerca lo abbiamo eletto voce del gruppo… Eheh. Tutto poi ha preso forma e lavorando bene insieme, soprattutto grazie anche al grande supporto di Stefano, siamo arrivati ad un qualcosa di concreto.

“Threats Of Fate” è il vostro primo full lenght ed è stato pubblicato a due anni di distanza dal promo. Inizialmente il disco era previsto per il 2008 ma è uscito solo a dicembre 2009: volete spiegarci i motivi di questo slittamento in avanti della data d’uscita?

Intervista Abuser

Toffa: Questa è una gran bella domanda e speravo che qualcuno ce la facesse!! Il disco era pronto già ad agosto 2008… I motivi di questo ENORME E INGIUSTIFICATO ritardo purtroppo non li conosciamo, ci piacerebbe saperli davvero. Tutto quello che sappiamo e che possiamo dirti è che da parte nostra e dello studio di registrazione non c’è stato nessun tipo di impedimento… Tutte le scadenze/richieste sono state rispettate con LARGO anticipo. Il cerchio sulle responsabilità quindi si restringe. I giorni passavano e noi notizie non ne avevamo. Poi, dopo i primi rinvii, buio completo. Preferirei non dire altro.

“Threats Of Fate” esce per My Graveyard Productions, ottima etichetta che da quando è nata si sta dando un gran daffare per sostenere il metal tricolore. Se non ricordo male, il vostro promo del 2007 veniva già promosso dalla label bresciana: come siete arrivati al contatto con Giuliano?

Lorenzo: Beh… Il bassista degli Assedium, Duccio “Drake” Tampucci, suonava con me e Toffa negli Argonath. Ci conosciamo da tempo e conosciamo anche gli altri membri. Le cose sono venute poi da sole. Andando ad assistere ai loro concerti abbiamo avuto modo di conoscere Giuliano ed è stato allora che, poco dopo aver finito di registrare il promo, i nostri pezzi sono stati apprezzati da Giuliano che ci ha offerto un contratto per la registrazione del nostro primo album.

Come abbiamo detto, il disco è in commercio ormai da qualche mese. Vi va di tracciare un primo bilancio dei riscontri raccolti sino ad ora da critica e fans? In positivo ed in negativo, c’è stato qualche commento che vi ha particolarmente colpito?

Toffa: Devo dire di essere molto soddisfatto, anche se dopo circa cinque mesi dall’uscita non abbiamo ancora news in termini di vendita. Di certo molte persone si congratulano con noi, chiedendoci spesso il disco. Ormai un po’ di recensioni sono uscite e devo dire che sono quasi tutte positive, non ci possiamo quindi lamentare. Forse, l’unico aspetto negativo (se cosi possiamo chiamarlo), è che in molte recensioni viene scritto: “ottimo album, di certo non inventano nulla… ecc”. Io sono ovviamente consapevole che ogni persona ha una propria opinione, vorrei però che venisse motivata, proprio come nella tua! E’ questo che vorrei leggere, spesso una recensione può dire tutto o niente… Se mi viene scritto che il nostro disco è banale e noioso motivando il perché io sono molto più contento rispetto che quando ricevo elogi…

Intervista Abuser

Ho descritto la vostra proposta come “un massiccio thrash metal dai rimandi americani innervato da frequenti ed ammalianti passaggi tecnici che, oggi come ai tempi del promo, permettono di apprezzare una bella abilità in fase di songwriting” , indicando come esempi percepibili nel vostro sound band come Sadus, Testament e Whiplash. Vi rispecchiate in questa breve descrizione? Più in generale, quali sono le vostre influenze personali e come convergono nella musica degli Abuser?

Lorenzo: Devo dire che la descrizione è alquanto azzeccata. Siamo cresciuti con i Sadus e i Testament, per non parlare dei Kreator e dei Tankard. Non abbiamo una band di riferimento. Cerchiamo di avere un sound che ci piaccia e di comporre pezzi che ci infondano tanta voglia di fare musica. Tutti noi ascoltiamo generi pressoché diversi e vari. Quindi si può dire che prendiamo spunto da ogni cosa che ci piace.

… Inoltre ritengo che sia un disco solido e piuttosto variegato, a cui vanno concessi ripetuti ascolti per poterne assaporare appieno i consistenti contenuti. Concludevo la mia rece invitando i lettori a non ascoltare frettolosamente l’album, ma anzi raccomandavo di scoprirlo ascolto dopo ascolto: penso che “Threats Of Fate” metta molta carne al fuoco, siete d’accordo? C’è qualche aspetto del disco che volete sottolineare?

Toffa: Sono perfettamente d’accordo su quanto affermi, credo che “Threats Of Fate” esca decisamente dagli schemi classici del thrash e quindi un ascoltatore debba spendere vari ascolti per assimilare un disco come questo. Ci auguriamo di aver preso la direzione giusta e di poter quindi essere apprezzati non solo da chi mastica unicamente pane e thrash. Attualmente, non lo dico perché sto rispondendo ad una tua intervista, sono davvero felice che tu abbia colto questo, perché è proprio quello che speravamo di sentirci dire… E questo ci fa davvero piacere.

Tra i miei brani preferiti c’è sicuramente “Iron Ghost”, a mio parere tra i più rappresentativi insieme a “Creations” e “Possession”. Potendo scegliere un solo brano per presentare la band a chi non vi conosce, quale scegliereste e perché?

Lorenzo: Dunque… Credo “Stone Mask Overlord”. Diciamo che è il nostro cavallo di battaglia. E’ un pezzo che ci dà la carica e molta grinta. Questo pezzo, a mio avviso, è il più devastante dell’album. Stefano ha fatto un lavoro straordinario, ha talento da vendere. Dopo la pubblicazione del promo, “Equinoxes” e “Stone Mask Overlord” sono stati i pezzi su cui ci siamo messi ad oliare gli ingranaggi per l’uscita dell’album. E’ stata la svolta. A malincuore escludo “Equinoxes” anche se, in fin dei conti, l’intero album ci rappresenta.

Intervista Abuser

Ho apprezzato particolarmente anche i testi delle vostre canzoni e la varietà degli argomenti fra cui spaziate. Fumetti, avvistamenti U.F.O., tragedie come quella di Chernobyl… Come scegliete quali temi trattare?

Toffa: In realtà non abbiamo uno schema preciso da seguire, tutto ciò che ci interessa o ci piace finisce in testo, senza limitazioni. Ogni canzone tratta un tema ben preciso e nessuna è legata all’altra.

Nel libretto che accompagna il cd ho letto che buona parte dei pezzi è stata scritta da Stefano: utilizzate un processo particolare per la creazione e lo sviluppo dei nuovi brani?

Lorenzo: Direi di no. Anche qui non abbiamo uno schema preciso. Mettiamo insieme tutto quello che proviamo e sentiamo. Poi magari decidiamo cosa è più idoneo o meno per noi, ma in generale siamo molto liberi nella composizione. Stefano non ha mai avuto limiti nelle stesure, e forse è stata questa la chiave di volta per arrivare al nostro risultato. Ci riteniamo molto soddisfatti. Per i prossimi pezzi immagino sarà lo stesso, ma per ora ci limitiamo a migliorare sempre di più. In sostanza facciamo tutto in base al nostro “cuore musicale”… Eheh!

Minaccioso il titolo del disco e minacciosa la copertina… Volete raccontarci come li avete scelti e se c’è una connessione tra loro e con i pezzi?

Toffa: Inizialmente eravamo molto indecisi sulla scelta dell’artwork… Quasi per caso Stefano ha trovato il sito di Dennis Sibeijn, un grafico olandese. Dal suo sito si nota che aveva già collaborato con band internazionali e dopo una breve ricerca abbiamo notato un’immagine che secondo noi era perfetta. Dopo qualche trattativa del caso, Dennis ci ha autorizzato ad utilizzare la sua immagine. E’ la rappresentazione di Innismouth, tratta ovviamente da Howard Phillips Lovecraft. In quanto al titolo, è stato scelto all’unanimità, crediamo sia il riassunto perfetto di tutti i temi trattati nelle nostre canzoni.

Intervista Abuser

Diamo uno sguardo al futuro: siete già al lavoro su del nuovo materiale? Potete anticiparci qualcosa delle prossime mosse in casa Abuser?

Lorenzo: L’unico nuovo pezzo è “City Of The Living Dead”, che sarebbe poi il continuo di “Flesh Eaters”. Adesso non abbiamo ancora deciso nulla. Siamo alle prese con alcune problematiche personali da risolvere, quindi direi che per ora ci focalizzeremo su quello che ancora vogliamo e possiamo dare, come band e come gruppo. Quando saremo pronti metteremo tutto nero su bianco.

E dal fronte concerti che mi dite? Non è certo facile vedervi suonare dal vivo…

Lorenzo: Verissimo. L’ultimo nostro concerto risale ai primi mesi del 2009 in piazza Duomo a Milano… Eheh, non potevamo rifiutare una data del genere. Volutamente non abbiamo organizzato date, appunto per le innumerevoli vicissitudini relative all’uscita del disco. Il problema è che aver atteso cosi tanto il nostro disco ci ha un po’ spiazzato e cambiato gli equilibri. Vedremo nei prossimi mesi cosa succederà.

Avete suonato al “Revenge Of True Metal Fest” in compagnia di Artillery, Avenger e, tra gli altri, dei vostri compagni d’etichetta National Suicide. Quali ricordi conservate di quel festival?

Lorenzo: A parte la pioggia (ahah), direi ricordi bellissimi. E’ stato un concerto stupendo, ed è stato un onore per noi poter suonare ad un evento di questo calibro. Siamo stati contenti di ogni cosa, di tutte le persone che si sono sbattute per poterci dare la possibilità di suonare e di tutta la gente che è venuta ad ascoltarci. A tutti un sentito ringraziamento. Spero che continuino eventi di questo tipo, per far conoscere anche band italiane che si impegnano molto nella musica.

Intervista Abuser

Il nostro Paese può vantare un bel po’ di ottime e giovani thrash metal band in grado di competere allo stesso livello con molti gruppi stranieri: oltre agli Abuser, penso ai già citati National Suicide, ai Neurasthenia ed agli Ancient Dome, tanto per citarne qualcuno… Qual è il vostro parere in merito? Escludendo le band storiche, secondo voi manca qualcosa ai gruppi nostrani per reggere il confronto oltre confine?

Lorenzo: Credo che ci siano validissime band in Italia, sicuramente come citavi tu National Suicide e Ancient Dome. Oltre a queste band aggiungerei anche gli Hyades, sono in giro da un bel po’ e secondo me meritavano ancora più consensi. Paragonandole a band straniere, mi vengono in mente Violator e Fueled By Fire, delle quali credo non abbiano nulla da invidiare. Probabilmente in Italia è molto più difficile emergere e sbattersi per suonare, in quanto richiede davvero uno sforzo maggiore rispetto ad altri posti… Ti faccio un esempio: tempo fa (molto prima che uscisse il disco) un ragazzo belga ci propose di suonare dalle sue parti… Tralasciando il rimborso spese, ci avrebbe offerto un posto per dormire e cibo per tutta la nostra permanenza… Ditemi in Italia se questo è possibile… Oppure se un locale propone una cosa simile…

Una curiosità: mi indicate i cinque dischi, senza limitazione di genere, senza i quali non si può vivere?

Lorenzo: Io ascolto un po’ di tutto quindi non stupitevi per alcune scelte:
Death – Symbolic
Queensryche – Operation: Mindcrime
Control Denied – The Fragile Art Of Existence
Daughtry – Daughtry
The Classic Crime – Discography (lo so erano cinque… Ma è d’obbligo)

Siamo ai saluti ragazzi: grazie mille per la pazienza con cui avete risposto alle domande ed un sincero “in bocca al lupo” per tutti i vostri progetti! Come di consueto su www.entrateparallele.it l’ultimo spazio è tutto vostro! Grazie ancora e a presto!

Lorenzo: Grazie a te e a tutto lo staff di EntrateParallele per la disponibilità nel dare spazio a band come la nostra. Ci terrei ovviamente a ringraziare tutti coloro che hanno acquistato e perché no… Scaricato il nostro disco (a band come la nostra può solo giovare!). Ovviamente, per chi non ci conosce e per chi ha voglia di ascoltare i nostri pezzi, vi lasciamo il nostro Myspace!

Myspace: www.myspace.com/abuserthrash

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