Avatar (Johannes Eckerström)


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E’ uscito da qualche tempo “Black Waltz”, il terzo album degli svedesi Avatar. Abbiamo incontrato la band per parlare non solo del disco, ma anche di alcune curiosità che girano attorno alla formazione che ha tanta voglia di tornare a suonare in Italia e ha bisogno del nostro supporto per poterlo fare… la parola al singer Johannes Eckerström!

Prima di tutto vediamo come nasce “Black Waltz” e quali sono le sue caratteristiche!

“Black Waltz” sottolinea il fatto che prendiamo l’oscurità come ispirazione e la usiamo per arte e l’intrattenimento. Prendiamo qualcosa di brutto e lo rendiamo bello. Musicalmente siamo tornati a suonare metal con tutte le sfaccettature che abbiamo iniziato a proporre sul terzo album. Qualcuno ha descritto la musica tra rock’n’roll e metal estremo con piccole parti di avantagarde e secondo me è piuttosto azzeccata come definizione. Se si aggiunge un groove organico contrapposto ad un filtro industriale, hai praticamente gli Avatar del 2012.

La copertina raffigura un luogo simile ad un circo surreale, elemento presente anche nel videoclip. Cosa puoi dirmi a riguardo?

Il video musicale per la canzone “Black Waltz” è stata una delle prime cose su cui abbiamo iniziato a lavorare subito dopo finito di registrare. Ci ha aiutato molto quando si trattava di trovare la direzione per le immagini. L’idea di lavorare con Hellzapoppin in realtà è venuta prima e la foto in copertina è stato solo un “incidente” felice. Tutto è iniziato quando mi sono truccato da pagliaccio e lo spettacolo è cominciato in quel momento.
Per noi l’album è solo un modo per poter suonare dal vivo. Non fraintendetemi, ci spacchiamo il culo per scrivere e registrare la nostra musica, ma alla fine della giornata sono i concerti che contano. Con questo album vogliamo essere più visibili che mai e oggi non vogliamo metterci limiti quando si tratterà di salire sul palco.

Anche i testi sono legati ad uno stesso concetto o si parla di qualcosa in particolare in “Black Waltz”?

Non è un concept album, ma ci sono alcuni temi centrali. Strutture di potere e autodistruzione sono enormi fonti di ispirazione per me. In qualche modo sono diventato più riflessivo e psicologico rispetto all’inizio.

Intervista Avatar, Johannes Eckerström

Questo album sembra più buio ed oscuro… c’è un motivo particolare sulla decisione di farci percepire un ambiente così oscuro?

Ci è venuto naturale. Una volta che ci siamo ricordati che davvero odiamo il glam siamo tornati in pista e abbiamo scritto con il cuore. Questo è un disco più onesto. L’elettronica aggiunta alla fine del processo di registrazione ha aiutato molto anche per renderlo così oscuro.

Dopo il film “Avatar” non è così facile trovarvi su internet… pensi che questo sia stato più positivo o negativo sulla vostra immagine come band?

Sorprendentemente non sembra aver influito così tanto. Ho sempre sperato che ci avrebbero citato in giudizio di modo che avremmo potuto cambiato nome in “Terminator 2”, ahah!

E perché avete scelto proprio questo nome?

Quando il batterista John aveva 14 anni è venuto a conoscenza di questo dio in forma umana (“Avatar” appunto) che sembrava essere una buona idea. Da allora ci siamo presi quel nome!

Per quanto riguarda il prossimo futuro? Tour, festival? Quando potremo vedervi in Italia?

Stiamo effettivamente cercando di fare un tour nei piccoli club in Italia. Il fatto è che l’album è uscito da poco e ancora c’è poco di pianificato, ma ci piace molto suonare in Italia, quindi non mi importa e se ne avremo l’occasione ci rivedrete molto presto.

Intervista Avatar, Johannes Eckerström

Parliamo della tua musica … quali sono i gruppi ai quali siete più paragonati?

Eheh, molte persone faranno fatica ad etichettarci con questo nuovo album il chè è piacevole. A volte siamo paragonati ai Rammstein o a Marylin Manson, che è buono, ma penso che sia solo un piccolo pezzo del puzzle. Usiamo anche parecchie sonorità delle nostre radici death metal e lasciamo che i nostri brani siano ben lontani dagli standard radiofonici.

E quali sono le vostre influenze principali?

Per me ci saranno sempre i Beatles sul gradino più alto. Per quanto riguarda il metal mi piace un po’ di tutto, dal death al black, dal power al thrash. Cose che possono andare dai Pantera ai Black Sabbath, che hanno creato dei riff incredibili e fantastiche canzoni. Per quanto riguarda i cantanti sono sulle corde di tutto ciò che non suoni troppo Bruce Dickinson anche se sono un grande fan dei Maiden. Mi piacciono molto quelle voci versatili e originali come Mike Patton, Devin Townsend e Bjork. E poi le voci dark come Tom Waits e Peter Steele.

Quale band metal svedese potresti suggerire ai metallari italiani, ad eccezione di In Flames e Dark Tranquillity?

Deathdestruction! Sono piuttosto bravi. Dateci un’occhiata.

Intervista Avatar, Johannes Eckerström

Cosa c’è nel prossimo futuro degli Avatar?

Dobbiamo solo continuare a lavorare e a farci il culo per mantenere il nostro spazietto tra gli squali che girano nella nostra area.

Viaggiando nel mondo, quali sono le differenze principali tra le diverse culture che accomunano i metallari?

La capacità di diverse persone di divertirsi ad un concerto. Oltre a questo metal e rock’n’roll sono una cultura nella cultura così troviamo fratelli e sorelle ovunque andiamo!

Dove siete più apprezzati?

Qui in Svezia, ma onestamente il popolo italiano ci ha trattato molto bene ogni volta che ci siamo stati e ci mancate davvero ragazzi.

Twitter, Facebook ed Emule! Dimmi qualcosa su queste tre parole correlate agli Avatar!

Emule esiste ancora?! Twitter funziona bene, ma lo lascio agli altri ragazzi. Facebook è forte dal momento che possiamo integrare il nostro blog, mettere notizie e avere una comunicazione diretta con i nostri fans.

Hai un messaggio particolare in chiusura per i fan italiani?

Sì. Ci mancate molto ragazzi e stiamo facendo del nostro meglio per tornare al più presto possibile!
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per diffondere la nostra parola! Diffondete la nostra musica, fate sapere a tutti che è in giro il nostro nuovo album e faremo tutto il possibile per venire a trovarvi di nuovo!

Sito ufficiale: www.avatar.net
Myspace: www.myspace.com/avataronline
Facebook: http://www.facebook.com/avatar.official
Recensione di “Black Waltz” su EP qui

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