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Ci sono persone che credono al concetto di “sfortuna” quasi in maniera fisica, come se una mano oscura si mettesse sempre di mezzo, non si sa se per dispetto o perchè “è scritto così” o per altri motivi, in modo da procurare sempre intoppi. Coloro che credono in questo potrebbero certamente portare i Cayne come esempio, perchè la sfortuna pare davvero essersi accanita contro questa band.
Nati da una costola dei Lacuna Coil (Claudio Leo e Raffaele Zagaria sono stati tra i fondatori del gruppo), non hanno mai avuto lo stesso riscontro nonostante la bontà della loro musica. Dopo l’esordio con “Old Faded Pictures” del 2001 per la nostrana Scarlet Records, il gruppo si prende un lungo periodo di pausa, fino al ritorno nel 2011 con un EP che anticipa questo omonimo “Cayne” previsto per febbraio 2013. Con una band lanciatissima ed un tour italiano ed europeo confermati, ecco che arriva il dramma: una brutta malattia si porta via Claudio Leo il 17 gennaio 2013.
I Cayne decidono coraggiosamente di andare avanti e a sentire questo album viene il groppo in gola, perchè “Cayne” è bello, malinconico e ti porta alla mente tutta la tristezza che questi ragazzi e Claudio in particolare devono aver provato e che sono riusciti a mettere in musica.
Ascoltando i vari brani si possono sentire dei collegamenti ai Sentenced, un’altra storica band che era davvero maestra nel mettere in musica la malinconia, in particolare con le opener “Waiting” e “Don’t Tell Me”. Anche il violino di Giovanni Lanfranchi porta il suo contributo alla causa, sopratutto nel singolo “Together As One”. Non si pensi però che i Cayne dimentichino gli stilemi classici dell’heavy metal, così abbiamo nel disco anche brani massicci e sostenuti come “King Of Nothing” e “My Damnation” e anche il ritmo hard rock di “Addicted”. Le partecipazioni di Paul Quinn (Saxon), Jeff Waters (Annihilator) e Andrea Ferro (Lacuna Coil) arricchiscono un album che gode anche dell’ottima produzione affidata al chitarrista Marco Barusso. La gemma conclusiva di questo disco è certamente “Like The Stars”, lenta e commovente, che assume davvero un significato molto profondo se si pensa alla scomparsa di Claudio e al pensiero che proprio da lassù possa guardare e guidare i suoi compagni di viaggio.
Non mollate ragazzi, sfortuna o no “Cayne” è un bellissimo disco ed è consigliato a tutti coloro che amano la buona musica, in particolare per chi apprezza il gothic metal con tocchi di romanticismo e di malinconia.
Tracklist:
1. The Strain (Intro)
2. Waiting
3. Don’t Tell Me …
4. Together As One
5. King Of Nothing
6. Little Witch
7. Deliverance
8. Addicted
9. My Damnation
10. Through The Ashes
11. Black Liberation
12. Evidence
13. Like The Stars
Line Up:
Giordano Adornato (Voce)
Claudio Leo (Chitarra, R.I.P.)
Marco Barusso (Chitarra , Produzione)
Giovanni Lanfranchi (Tastiere, Violino elettrico)
Andrea Bacchio (Basso)
Guido Carli (Batteria)
Sito ufficiale: www.cayne.it
Myspace: http://www.myspace.com/cayne
Facebook: http://www.facebook.com/pages/Cayne/90906933514
Etichetta Graviton Music Service – www.graviton-musicservices.com