09/02/2013 : DominatioNight (Cattolica, RN)


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09/02/2013 : DominatioNight  – Centro Giovani – (Cattolica, RN)

SILVER LAKE
ANCIENT BARDS
SECRET SPHERE

locandina domination night

Sono i Silver Lake i primi a salire sul palco della Domination Night; con gran classe e professionalità, i ragazzi romagnoli cominciano a scaldare il pubblico, bello raffreddato da una gelida e nevosa serata in quel di Cattolica. In attesa del nuovo disco “ Every Shape And Size” previsto per questa primavera, i nostri iniziano il concerto proprio con un brano che sarà inserito nel lavoro in uscita. Si inizia quindi con “ Invisible To The Eye”, brano efficace e d’impatto, dalle chiare sonorità tecniche elaborate e progressive ma molto melodiche, con l’unica pecca di avere i suoni non ben calibrati (succede spesso a tante band in apertura). Andiamo avanti con “Holy Affinity”, schiarendo meglio l’ugola, scaldando le luci, sistemando i suoni e qui pian piano troviamo la qualità di una band che sebbene abbia calcato ancora pochi palchi, mostra la propria umiltà cercando la perfezione in ogni esecuzione.

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Uno scatenato Luigi Rignanese al basso aiuta il vocalist Davide Bertozzi ad incitare un pubblico curioso sebbene ancora poco collaborativo, e già dal terzo brano in scaletta, “Guardian Demon”, estratto dal disco in uscita, si può dire che il compito della band di scaldare i presenti sia riuscito: una delle cose più difficili da affrontare, ma i Silver Lake ne usciranno vincitori. Ancora avanti con “Shaping The Scarlet Flame”, sempre dal nuovo album ci fa apprezzare la tecnicità della band romagnola, nelle sfaccettature vocali di Davide che passa da grintosa ad acuta a melodica sempre senza strafare, con grande metodo didattico e soprattutto con un ottimo atteggiamento verso i curiosi accorsi che aumentano sempre più riempiendo pian piano il piccolo ma funzionale locale. Proseguiamo con “Help Me To Fight The Rain” anche se sarebbe stato meglio sostituire rain con snow almeno per una serata, ed è ora di chiudere con “Before The Storm” entrambe tracce del primo e ottimo disco dal titolo auto celebrativo. Il pubblico è ora caldo e collaborativo, i ragazzi in piena forma nonostante ricordiamo che Giovanni, alla chitarra, è sul palco persino influenzato; con una sessione ritmica perfetta mi manca solo di citare l’ottimo lavoro di Riccardo Fabbri alle tastiere, soprattutto nella personalizzazione dell’ultima sorpresa della band romagnola, la cover di “Slave to the grind” degli Skid Row. Brano non facile da eseguire, ma tutto sommato ben riuscito. Beh, allora che dire? Avanti tutta e speriamo di poter vedere più spesso i ragazzi sui palchi, non solo locali, ma anche in giro per la nostra amata quanto tormentata penisola. E’ ora di farsi conoscere.

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Se i Silver Lake hanno fatto davvero poca strada per suonare alla Domination Night non si può dire che gli Ancient Bards ne abbiano fatta molta di più: stanziati tra Rimini e Sant’Arcangelo Di Romagna, la band guidata dal tastierista Daniele Mazza coglie l’occasione per una “trasferta” di pochi chilometri per portare il suo symphonic power metal anche qui.
Nonostante degli effetti di luce (per chi sta sul palco) davvero fastidiosi, almeno a quello che ci hanno detto i ragazzi che sono usciti abbastanza frastornati a fine concerto, gli Ancient Bards hanno fornito una prova eccellente, con la cantante Sara Squadrani in gran spolvero e capace di catalizzare la scena grazie alla sua voce e alla sua presenza scenica (tra l’altro era l’unica presenza femminile delle tre band della serata). Complice anche la neve che penalizzerà il pubblico dei Secret Sphere si assiste durante l’esibizione degli Ancient Bards al picco massimo di pubblico della serata e sembra davvero che tante persone siano venute appositamente per loro.
Con due album all’attivo, usciti entrambi per la Limb Music, i ragazzi riminesi hanno diverso materiale da proporci e il nuovo album “Soulless Child” la fa inizialmente da padrone con l’accoppiata iniziale “To The Master Of Darkness” e “Gates Of Noland”. Nonostante il secondo album sia risultato in generale meno immediato del primo, più improntato sul power metal, questi brani dal vivo si rivelano molto efficaci anche se è la successiva “Only The Brave”, uno dei cavalli di battaglia degli Ancient Bards, a scuotere per bene il pubblico e i fan dei giovani ragazzi.
Si torna al nuovo con l’epica “Valiant Ride” prima di un’altra accoppiata molto valida e proveniente dal debut album: “The Birth Of Evil” e “Four Magic Elements” sono tra i brani che hanno contribuito a lanciare gli Ancient Bards nel 2010 quando sorpresero positivamente un po’ tutti con il loro “The Alliance Of The Kings”, riscuotendo consensi unanimi.
I ragazzi chiudono la serata con la lunga “Through My Veins”, dove Sara chiama a cantare Gian Maria Vannoni, che ripropone così dal vivo lo stesso duetto presente su disco.
Se la memoria non ci inganna era la quarta volta che assistevamo ad una esibizione degli Ancient Bards e anche questa volta lo spettacolo non ha deluso, facendoci trovare una band ben affiatata ed abile sul palco, nonostante l’attività live del sestetto non sia mai stata molto intensa. Bene così, ora attendiamo ufficialmente grandi rivelazioni sul terzo album!

Setlist Ancient Bards:
– Intro: struggle for life
– To the master of darkness
– Gates of noland
– Only the brave
– Valiant ride
– The birth of evil
– Four magic elements
– Through my veins

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Michele Luppi è di casa qui a Cattolica, dato che spesso lo troviamo al Centro Giovani alle prese con le lezioni di canto, non così invece i Secret Sphere, presenti qui per la prima volta. La band è ben rodata e anche il recente mini tour con gli Elvenking ha contribuito a “scaldare” la formazione che ha quindi già proposto dal vivo i brani del nuovissimo “Portrait Of A Dying Heart”.
Il nuovo album è stato accolto con grande entusiasmo dai fans e dagli addetti ai lavori e anche in questa esibizione dal vivo viene “saccheggiato” dato che ben sei brani dei dieci totali provengono da lì. Si parte con la tripletta “Wish & Steadiness”, “Healing” e “Union” (quest’ultima, ci pare, dedicata alla ragazza di Marco Pastorino), che scaldano il pubblico mentre fuori la neve cade copiosa.
Mentre i Secret Sphere proseguono il live è proprio la paura per la nevicata molto intensa che produce larghi vuoti tra il pubblico. La situazione infatti si fa seria per chi è venuto da lontano e in tanti preferiscono ritornare a casa anticipatamente rinunciando al concerto. Un vero peccato, ma i Secret Sphere non si fanno spaventare e continuano ad essere efficacissimi sul palco.
La scaletta prosegue con “Mr.Sin” e “Legend”, un classicissimo che arriva addirittura da “A Time Never Come” del 2001, quando si era in pieno periodo power metal con i Secret Sphere che rappresentavano una delle punte di un movimento italiano davvero ben fornito che vedeva al suo interno anche i Labyrinth, gli Highlord, i Vision Divine oltre naturalmente ai già lanciatissimi Rhapsody. I Secret Sphere (così come gli altri) sono ancora tra noi e hanno avuto il merito di sapersi evolvere nel corso degli anni, curando sempre il proprio sound e sfruttando pienamente una “alchimia” tra i membri della band che ha sempre consentito loro di uscire con nuovi dischi in tempi rapidi e di mantenere costantemente in vista il proprio nome.
Il cambio di cantante con l’uscita di “Portrait Of A Dying Heart” è stato un vero terremoto, ma il carisma di Michele Luppi non si discute e anche sui vecchi brani di Ramon Messina la resa è ottima. Come detto sopra è l’ultimo album ad essere in piena promozione ed ecco che i Secret Sphere presentano una seconda parte della scaletta “fotocopia” della prima con tre brani dal nuovo album (“Lie To Me”, “X” e “The Fall”), uno da “Archetype” (“The Scars That You Can’t See”) e chiusura con un altro brano da “A Time Never Come”, cioè “Lady Of Silence”.
Non mancano gli auguri di compleanno per l’infaticabile organizzatrice Daniela Badioli (non abbiamo sentito bene il numero degli anni, ci pare 29) e la serata giunge così al termine con i membri della band che fanno foto e chiacchiere con i fans.
Nonostante il tempaccio la Domination Night pare essere ben riuscita, con una buona presenza di pubblico e delle valide esibizioni con tutte le band “in palla”. Ci auguriamo che questo evento non rimanga troppo isolato e che ne seguano presto altri, sempre nel nome del rock!

Scaletta Secret Sphere:
Wish & steadiness
Healing
Union
Mr. Sin
Legend
Lie to me
X
The fall
The scars that you can’t see
Lady of silence

Ecco di seguito altre foto della serata, tutte realizzate da Fabio Borra ( pagina Facebook https://www.facebook.com/fabio.borra.5?ref=ts&fref=ts ), a cui vanno i nostri ringraziamenti:

Silver Lake:

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Ancient Bards:

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Secret Sphere:

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