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Musicista pieno di gusto e talento, Pat Travers ha sul curriculum qualcosa come ventotto album, dei quali sono davvero rari quelli qualitativamente “così così”. I lavori firmati dall’artista canadese, soprattutto quelli del progetto Pat Travers Band, vantano dal primo all’ultimo un sound rock blues anni ’70, infarcito di venature heavy e talvolta persino psichedeliche. La continua ricerca di sonorità e stimoli ha dato un’identità fortissima, quasi un’anima, ad ogni disco marchiato PT. Ma veniamo alla release di Frontiers: la raccapricciante copertina non deve fare temere il peggio: il nuovo “Can Do” è all’altezza dei suoi fortunati predecessori. Il sound non è affatto attempato: certo, non è quello più moderno sul mercato, ma una produzione sufficientemente curata regala un tocco virtuoso e ringiovanisce il nome della band.
“Can Do” è un disco secco, ruvido, aggressivo e incalzante. Comincia con una cattivissima titletrack per decollare senza fretta nei successivi brani di puro “hard blues”, permettetemi il nome, e in altri più vicini all’AOR americano, come l’incantevole “Diamond Girl”. Il primo ascolto scorre veloce e con gusto, ma non ne si riconoscono immediatamente tutte le chicche compositive. Troviamo infatti sottili virtuosismi nel songwriting che spesso passano inosservati per colpa dei granitici riff che riempiono i brani più aggressivi. E questo è forse il segreto del fascino di “Can Do”: ci sono tante cose belle, a volte anche la scelta di una sola nota, o magari il modo di interpretarla, cose talvolta piccolissime che però, tutte assieme, permettono a questo disco di emergere dalla vagonata di competitors che affollano il mercato del rock. L’ugola avvelenata di Pat Travers si estende in linee vocali di forte presa e sa quando e come raschiare, quando e come osare, e anche lasciare momenti di silenzio, quando tocca agli strumenti comandare la nave. “Wanted (That Was Then / This Is Now)”, “Here Comes The Rain” – che ricorda il sound di Sting -, “Waitin’ On The End Of Time” e la già citata “Diamond Girl” sono senz’ombra di dubbio i brani più fuori dalle righe, e proprio per questo i più entusiasmanti, di una tracklist piena di gusto e di ottime soluzioni. Visto l’orrore dell’artwork, vale dunque la pena di dire che questo è un disco da comprare ad occhi chiusi.
Tracklist:
1. Can Do
2. Stand Up
3. Diamond Girl
4. I’m With You
5. Long Time Gone
6. Wanted (Then Was Then, This Is Now)
7. Armed & Dangerous
8. Here Comes The Rain
9. Keep Calm & Carry On
10. Dust & Bones
11. Waitin’ On The End Of Time
12. Red Neck Boogie
Line-up:
Pat Travers – Guitars and Vocals
Monica Travers – Backing Vocals
Kirk McKim – Guitar
Doug Bare – Keyboards
Carl Cleaver – Keyboarsd
Rodney O’Quinn – Bass Guitar
Sandy Gennaro – Drums
Sean Shannon – Drums and Percussion
Sito ufficiale: www.pattraversonline.com
Etichetta Frontiers Records – www.frontiers.it