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Novità sulla scena metal italiana, i Sinheresy provengono da Trieste, la patria dei ben noti Rhapsody. Sarebbe troppo scontato fare un subdolo collegamento tra il symphonic metal e la città friulana, ma piace pensare che in qualche modo la band di Turilli e Staropoli abbia avuto una qualche influenza su questa nuova affascinante band, così come accade a molte realtà nostrane dotate di un certo gusto per gli arrangiamenti sinfonici dall’impatto cinematografico. Geografia a parte, i Sinheresy esordiscono sul mercato dopo quattro anni dalla fondazione (durante i quali hanno prodotto un demo e un EP), dando alle stampe uno dei migliori lavori del 2013 in ambito symphonic power/gothic metal.
“Paint The World” è un lavoro che, fin dalla bella copertina, si presenta colorato e ricco di eleganti sfumature musicali. La band triestina propone un metal sinfonico moderno, senza dubbio molto debitore ai big della scena, dai Nightwish ai Kamelot, dai Rhapsody ai Within Temptation. Rispetto ai sopracitati colleghi, i Sinheresy riescono però a fondere con la magniloquenza sinfonica una carica energetica invidiabile, con un riffing di chitarra (tutt’altro che secondario) che sfocia spesso in un sound maggiormente dedito al metal nord-europeo, avvicinandosi di striscio all’approccio estremizzato degli olandesi Epica.
Per rendersi conto di questo bastano brani come la cupa “Made For Sin”, l’opener “Last Fall” – che si destreggia in uno dei refrain più incisivi di tutto il lavoro – o la conclusiva “Lying Dreams”. Il lato più melodico ed enfatico della band è proposto da episodi come la title-track “Paint The World”, col suo riffing irresistibile e le dolci linee melodiche cantate da Cecilia su un ritornello carico di pathos, oppure dall’incalzante ed accattivante mid-tempo “The Gambler”. Come da tradizione, in un buon album di metal melodico non possono mancare all’appello i lenti, ed ecco spuntare una acustica “Our Angel” e la passionale emotività della power-ballad “Roses & Thorns”, resa ancora più toccante dai delicati intrecci vocali tra i due singers.
Ogni brano della tracklist gode di un particolare ritornello o di una caratteristica linea melodica in grado di farcelo stampare in testa sin dai primi ascolti. Complici in questo sono anche le possenti orchestrazioni (arrangiate dal compositore Lorenzo Visintin), mai invadenti rispetto all’ottimo lavoro di Lorenzo alla chitarra. Non sono da meno gli arrangiamenti vocali, dove troviamo due voci che si completano a vicenda in un compiuto equilibrio armonico: la voce ruvida, calda e potente (ma mai in growl) di Stefano e quella più delicata e soave di Cecilia.
Un mix che non ha nulla di nuovo in realtà, se pensiamo alle innumerevoli band di metal sinfonico-gotico supportate da voci sia femminili che maschili (modello ‘beauty and the beast’); tuttavia, in qualche modo, i Sinheresy riescono a non farci pensare a questo, spiccando con merito su questo calderone e puntando tutto su un songwriting d’impatto ed intenso, già molto personale e ben definito. “Paint The World” è un esordio con i fiocchi, davvero meritevole.
Tracklist:
01. Last Fall
02. The Gambler
03. Paint The World
04. Roses & Thorns
05. Made Of Sin
06. Break Point
07. Lost In The Shadows
08. Our Angel
09. Elua’s Gift
10. Lying Dreams
Line-Up:
Cecilia Petrini – Vocals
Stefano Sain – Vocals
Lorenzo Pasutto – Guitars
Daniele Girardelli – Keyboards
Davide Sportiello – Bass
Alex Vescovi – Drums
Sito ufficiale: www.sinheresy.com
Facebook: www.facebook.com/sinheresy
Etichetta Bakerteam Records – www.bakerteamrecords.com