14/12/2013 : Therion + Arkona + guest (Romagnano Sesia, NO)


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14/12/2013 : Therion + Arkona + Sound Storm + Coma – Rock n Roll Arena – Romagnano Sesia (NO)

Therion Arkona tour

Serata fredda e ventosa quella del 14 dicembre, unica data italiana del tour dei Therion per la presentazione della futura release intitolata provvisoriamente “Antichrist Superstar”.

Arrivati una buona mezz’ora prima dell’apertura del locale, ci troviamo a fare la coda battuti da un gelido vento (mi pento subito di aver lasciato in macchina il mio fedele giubbotto di pelle…) ma il metallaro, si sa, è avvezzo alle intemperie, si stringono allora i denti e si aspetta l’apertura delle porte che arriva in ritardo mentre dall’interno si sentono già i distorsori a manetta e i tuoni di doppia cassa dei SOUND STORM.

Giunti finalmente di fronte al palco ci godiamo uno spettacolo senza dubbio gradevole. Ammetto che ho storto un po’ il naso sapendo il genere e la nazionalità degli opener, i connazionali Sound Storm appunto, ma mi devo subito ricredere in quanto il power/symphonic metal proposto dalla band mi fa battere il piedino per terra e accennare un discreto headbanging per tutta la durata della performance. La voce di Philippe è veramente pregevole, potente e “powerona” con la corista a dargli man forte. Il resto della band non sbaglia un colpo. Punto.

Al termine dello show dei connazionali tocca ai polacchi COMA, band che spiazza un po’ tutti con un genere che poco ha a che fare con il resto delle band della serata. Il loro stile è un misto di grunge, alternative, rock ma sicuramente NON metal. Hanno all’attivo già un discreto numero di album ma non ne avevo mai sentito parlare prima d’ora, poco male, fa sempre piacere scoprire qualcosa di diverso. I pezzi si susseguono serrati e il genere proposto contribuisce a rendere la performance interessante passando, come già detto, dal rock alternativo al grunge con il cantante a far da padrone: se i musicisti, peraltro molto bravi, fanno il loro sporco lavoro, il re del palco è indubbiamente il cantante che, vuoi per la pettinatura e i baffetti da ufficiale tedesco della Germania nella seconda guerra mondiale, vuoi per le Croc fucsia che porta ai piedi, ma soprattutto per la sua voce mutevole, riesce ad attirare l’attenzione del pubblico e a portare a casa una grande performance.

Arkona 1

Lasciamo la Polonia al suo momento di gloria e arriviamo al primo pezzo forte della serata: gli ARKONA.
Imbracciate ascia e scudo, indossate la vostra pelliccia per proteggervi dalle intemperie ed addentratevi nella steppa gasati dai tamburi dei musici del vostro esercito, perché è proprio questa l’atmosfera creata dal combo russo. Di solito non mi faccio prendere dalle band folk metal e sapere che la band in questione fosse russa con i testi cantati in russo non mi faceva prevedere niente di esaltante. Questa volta però mi sono dovuto ricredere. Masha “la graziosa” è un vero e proprio berserk in preda ad una furia cieca e mi fa sorridere spesso durante l’act in quanto il terremoto sonico e la sua voce ben poco si sposano con i suoi lineamenti da fatina, ma ci sta dentro alla grande! Il pubblico reagisce calorosamente sin da subito seguendo i testi nell’improponibile idioma. L’ effetto è proprio quello di sentirsi sprofondare nella neve armati di tutto punto fianco a fianco dei nostri compagni di battaglia. Senza troppi fronzoli (a parte il polistrumentista flautista/suonatore di cornamusa/pifferaio magico) gli Arkona macinano pezzo dopo pezzo, potenti e precisi fino a condurci al main event.

Therion 1

Lo show dei THERION è stato perfettamente riassunto su Facebook dal mio socio venuto con me a vederli e non posso far altro che riportarlo qui.
“Minchia i Therion. Minchia! I Therion!”
Avete presente quando già gasati state guidando alla volta del locale per assistere al concerto di una delle vostre band preferite di sempre e vi chiedete: chissà se faranno quel pezzo di quell’album fighissimo… E loro lo fanno tutto? TUTTO L’ALBUM? Sarò di parte, ma dopo la terna di apertura con “Rise Of Sodom And Gomorrah” seguita da “Birth Of Venus Illegitima” e “Wine Of Aluqah”, il mio nero cuoricino è esploso quando la sempre più brava Lori Lewis ha annunciato che avrebbero suonato l’intero “Vovin”, album della svolta per i Therion, come confermato più tardi da Christopher. Per quanto riguarda i musicisti, ormai la formazione è rodata anche se personalmente ho sentito la mancanza di Petter Karlsson alla batteria ma pazienza, spaccano comunque. Per quanto riguarda le voci sono confermate quelle di Lori Lewis e Thomas Vikstrom mentre la figlia di quest’ultimo, Linnea Vikstrom, è subentrata a Katarina Lilja. Due voci femminili ed una maschile quindi, mi aspettavo che da un momento all’altro saltasse fuori l’eclettico Snowy Shaw ma così non è stato.
L’intera tracklist di “Vovin” viene snocciolata per intero, Lori Lewis regina suprema di “Clavicula Nox”, “Draconian Trilogy” da antologia e “Raven Of Dispersion” a chiudere la prima parte dello show.
Giunti al punto focale dello spettacolo, tocca a Christopher presentare i pezzi che faranno parte del nuovo album dei Therion, dal nome provvisorio “Antichrist Superstar”. La richiesta da parte del leader della band è avere un feedback dal pubblico non tanto sulla riuscita dei pezzi quanto alla sinergia tra brani e rappresentazione teatrale. Devo dire che ho prestato poca attenzione alla richiesta perché maggiormente assorto ad ascoltare le song che ad un primo (e unico ascolto) sembrano essere distanti anni luce dal poco riuscito, a mio modesto parere, “Sithra Ahra”. L’idea è di una maggior propensione ad un sano hard rock, pezzi più immediati, impreziositi dal brand corale degli svedesi. So far, so good, se queste son le premesse prevedo un bell’album in uscita!
Terminata l’anteprima si riprende con ben tre brani tratti da “Secrets Of The Runes”: “Muspelheim”, “Ginnungagap” e “Asgard” con la quale il combo svedese saluta il pubblico per poi tornare poco dopo con “Invocation Of Namaah” e l’immancabile “To Mega Therion”. Non so se fosse studiato o meno, tant’è che al termine di tutto quanto i Therion tornano nuovamente sul palco per proporre un ultimo brano, “Lemuria”, che suggella il successo dello show.

Ottima serata dunque, gruppi spalla degni dell’evento, Therion magnifici e alla fine mi son pure accaparrato una bacchetta del batterista Johan Koleberg. Il R’n’R di Romagnano ormai è entrato di diritto nella cerchia dei principali locali per i live rock/metal, non c’è niente da fare, se ne sentiva il bisogno e la richiesta è stata accolta.

Live report a cura di Matteo “Agonistes” Avanzo.
Foto di Christian Melloni.

Arkona:

Arkona 5 Arkona 4  Arkona 6

 Therion:

Therion 2  Therion 3

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