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Ci si potrebbe riferire agli After Oblivion come “voce fuori dal coro” pensando al roster della nostrana Metal On Metal Records: una band di technical death (con forti spunti thrash) che va ad inserirsi fra ranghi serrati di oscure (e non) formazioni completamente devote al verbo metal, ma solo se coniugato al passato. Tra combo heavy classic, doom, thrash e derivati, il quartetto bosniaco, con sede a Tuzla, dà alla luce il proprio debut dopo più di una decade dalla nascita; partiti come Path Beyond Serenity, con il solo leader Adnan Hatic reduce dalla precedente avventura, il cammino sinora percorso si concretizza con “Stamina”, primo full length dai chiari riferimenti ai padri putativi del genere, anzi, completamente devoto ad una certa visione (tecnica) d’intendere la musica.
Volendo essere sbrigativi, si potrebbe citare un unico riferimento per la proposta degli After Oblivion, semplificando terribilmente il tutto: i Death del mai troppo compianto Chuck Schuldiner, spettro onnipresente che contraddistingue la base ed il principio di una miriade di band “progressive” (pronunciatelo all’italiana). L’orientamento dei Nostri verso un thrash viscerale, impreziosito da spunti che garantiscono l’etichetta “technical” ed un approccio vocale di matrice death metal, ricorda da vicino il più noto ed ormai leggendario progetto, nella sua scalata verso la ricerca di una realtà musicale capace di unire la passione per l’heavy metal con un’abilità d’esecuzione in continuo miglioramento: il tutto in una dimensione di persistente progressione, ricerca e sperimentazione, esattamente ciò che si confà all’etichetta progressive.
“Stamina” ha visto la luce nel novembre 2012; la tracklist consta di nove tracce, per un minutaggio finale di poco più di mezz’ora di musica. La qualità piuttosto scarna della registrazione non inficia assolutamente quella che è la percezione finale dell’album: dall’opener “Deliverance” alla conclusiva “Hatred Profound”, la lezione impartita nel tempo da Death, Pestilence (quelli di “Testimony Of The Ancients” e “Spheres”), Atheist, transitando per Gorguts, in misura minore primi Cynic e gli altri membri dell’allegra compagnia delle colonne del death tecnico, si mostra sviluppata con cognizione di causa. La prova tecnica dei Nostri è assolutamente ragguardevole, ottime le partiture soliste che in sporadiche e veloci occasioni fanno la loro incursione nel tessuto sonoro; costante la presenza di un flavour orientaleggiante, che permea l’album e lo plasma, garantendo una certa continuità e quella linea sottile che collega tutte le composizioni del combo.
Certo non si deve ipotizzare d’aver a che fare con una formazione originale, ma la personalità, che è ciò che conta a questo stadio, è apprezzabile ed udibile. Non si vuole quindi denigrare e minimizzare l’operato degli After Oblivion, che sono stati capaci di confezionare un prodotto ben più che godibile, capace di tenere incollati allo stereo in cerca delle molteplici sfaccettature che “Stamina” assume, con un riffing sempre ricercato e capace di mutevolezza senza per questo stancare o “depistare” la concentrazione.
Un album vivamente consigliato: qui non ci troviamo alle prese con un efferato clone dei maestri, ma con appassionati che necessitano di emanciparsi dalle figure di rimando, ricercando con tutte le proprie forze quell’aura di personalità di cui si parla poco sopra. Se di originale c’è forse ben poco, quando a qualsiasi nota partorita si accompagna la dedizione e la passione molti sono disposti a chiudere non uno, ma entrambi gli occhi e supportare; nel caso degli After Oblivion, la costanza mostrata negli anni non dovrebbe nemmeno porre dinanzi ad un dubbio, per questo non resta che supportare la band!
Tracklist:
1. Deliverance
2. For The Rebels
3. Vultures
4. Breeding Perdition
5. The Carnal Form
6. Septic Mind
7. Ascent Of Misery
8. Stamina
9. Hatred Profound
Line-up:
Marko – Batteria
Haris – Basso
Jasenko – Chitarra
Adnan – Chitarra, voce
Sito ufficiale: https://www.afteroblivion.com
Facebook: https://www.facebook.com/AfterOblivion
Etichetta Metal On Metal Records: http://www.metal-on-metal.com