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Dopo una lunga attesa i novaresi Egart riescono finalmente a far uscire il loro secondo album “Divide By Zero”. La band, nonostante molteplici cambi di line-up, è attiva sin dal 1997 e l’esperienza nei singoli componenti non manca di certo.
Il genere proposto è senza dubbio originale, trattasi infatti di un mix di ingredienti che li ha visti coniare l’etichetta di “chaos metal” e che vede alternarsi, sotto l’ala di un black metal sinfonico, componenti power e progressive.
Volendo cercare a tutti i costi un gruppo “mentore” per la band verrebbe da pensare ai Children Of Bodom, con il loro mix di metal estremo e power dominato dalla melodia, due elementi che negli Egart non mancano di certo.
Già dalla opener “ASDF” affiora la grande sintonia tra chitarre e tastiere che, unite ad una buona base di metal classico, sfocia in breve in un tirato black sinfonico. La successiva “My Will” è invece più legata al power metal, con una nota di merito alla voce pulita (molto efficace) che si alterna al growl, sempre opera del cantante Raimu.
“Red Eyed God” è più complessa, a tratti progressive, qui anche il basso riesce a rendersi protagonista in una song oscura ed incisiva. Si prosegue con “White Dark Lady”, un brano dark, gothicheggiante e lento, molto melodioso che rappresenta uno dei punti di forza del disco, orecchiabile e con una prestazione eccelsa da parte di tutti i membri della band. Con “Last Templar” gli Egart danno una ulteriore dimostrazione delle proprie sfaccettature confezionando un brano tirato ed efficace con reminescenze viking alla Turisas. In “No One At My Funeral” compaiono tracce di swedish death con un bel contrasto tra voce clean e growl. Siamo quasi in dirittura d’arrivo con “Love”, che a dispetto del nome si presenta molto dura, a tratti thrash (anche se in ogni brano la melodia non viene mai dimenticata) e si chiude il disco con “Lord Of Change”, con la costante delle due anime degli Egart che affiorano, la rabbia e la melodia, pronte a rincorrersi di continuo e a fondersi in ogni pezzo.
Visto il grande rispetto che ho per gli Elnor Studio di Mat Stancioiu mi sento di dire che la produzione non è il massimo, premettendo che gli ascolti di noi scribacchini avvengono nel 90% dei casi (e questo caso fa parte del 90%) in mp3 con una resa sonora per forza di cose inferiore all’originale.
Per il resto pollice alto, “Divide By Zero” è un lavoro ben riuscito, grazie al suo mix di generi non perde longevità neanche dopo ripetuti ascolti e si trasforma a pieno merito nell’ennesimo mattoncino di un underground italiano che cresce.
Tracklist:
1. ASDF
2. My Will
3. Red Eyed God
4. White Dark Lady
5. Last Templar
6. No One At My Funeral
7. Love
8. Lord Of Change
Line-up:
Raimu: voice
Andrea: guitars
Dave: guitars
Hatred: bass
Mr. Triton: keyboards
Agonistes: drums
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Etichetta Copro Records – Casket Music – http://www.coprorecords.co.uk/Casket/