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Chi mi legge assiduamente avrà ormai capito che io sono sempre alla folle ricerca di gruppi sempre più duri e puri, di quelli insomma che fanno a gara a chi è più cattivo spesso chiudendo a chiave l’originalità in un antro buio e senza speranza. Inoltre, mi piace “visitare” il mondo pescando band da ogni parte del globo, non per il gusto di farlo ma proprio perchè è da continenti come l’Asia che si trovano i gruppi che fanno dell’ultra-violenza qualcosa da venerare come un dio (e poi oh, così si studia anche la geografia della nostra cara Terra eheh!). Bene, oggi vado totalmente fuori da questi angusti schemi presentandovi non solo una formazione italianissima (provenienza Viareggio/Pisa/La Spezia) ma anche originalissima, tanto che è molto difficile incasellarla in un determinato genere. Il suo nome è Buioingola, ed è un trio di pura potenza.
Dopo aver fatto un demo nel 2012, i nostri allegri rumoristi hanno rilasciato nell’Ottobre 2013, presso la statunitense Sentient Ruin Laboratories, “Dopo l’Apnea”, un album a tutti gli effetti nonostante abbia “solo” cinque canzoni per la bellezza di… 35 minuti!
Il genere è una specie (“una specie”, eh!) di doom/black metal dalle melodie desolate, suonato però con una sensibilità, diciamo, post-metal che rimanda moltissimo a gruppi come i primi grandiosi Isis, quindi l’atmosfera generale è molto pesante e disperata eppure energica e incazzata, oltre che un sacco rumorosa anche per via di una produzione sporchissima ma “viva” (insomma, un oceano di aggettivi!). In più, la voce è una sorta di grugnito urlato in cagnesco che ricorda il classico vocione del death metal svedese primi anni ’90, solo più sofferente un casino e con un riverbero molto atmosferico. Inoltre, per confondervi ancor più le idee, vi dico che qui e là ci sono tracce industrial, come nell’intro di “Rigurgito”.
Nella musica dei Buioingola non c’è praticamente niente di normale, compreso un inventivo batterista che spesso tira fuori degli strani ritmi, pur torturando alle volte l’impreparato ascoltatore con delle esplosioni di blast-beats anche totalmente improvvise come nella lenta “Persevero”. La struttura delle canzoni, gestite benissimo sviluppando dei climax/anti-climax molto d’effetto, fa uso spesso e volentieri di parti tremendamente atmosferiche, immaginifiche e poetiche, un po’ come nei Cult Of Luna.
Le prime quattro canzoni, che durano tutte fra i 3 e i 6 minuti, sembrano quasi degli esercizi di stile di fronte all’imponenza colossale della title-track, un impossibile monolite da 15 minuti angoscianti che sono un vero capolavoro più unico che raro. Questo pezzo si può dire diviso in tre lunghe sezioni, di cui la seconda si può dividere a sua volta in due parti. La prima sezione è quella di un’intro comprendente anche dei respiri affannosi, passati 5 minuti i nostri finalmente s’incazzano dando completamente di matto con un noise puro e velocissimo (e questa è la seconda sezione). Infine, più o meno negli ultimi 6 minuti… non succede praticamente niente, nel senso che la musica diventa sempre più pacata e fragile. Ma, miracolosamente (anche perchè quest’ultima parte è in sostanza strumentale, a eccezione di qualche momento parlato), i Buioingola riescono a non far annoiare l’ascoltatore neanche per un microsecondo e questa è un’impresa veramente pazzesca. Pensate che, dopo aver ascoltato per la prima volta la titletrack, l’ho fatta ripartire un’altra volta e, appena finita, sono rimasto fermo a rifletterci sopra per dieci minuti dicendo fra me e me “che figo!” e “ma che cazzo è successo?”!
E adesso siamo arrivati alla spinosa questione del voto. Io, ecco, darei un bel 10 a quest’album, ma siccome i Buioingola sono praticamente agli inizi di carriera (e poi chissà cosa s’inventeranno nelle future produzioni?), è meglio non esagerare e quindi accontentiamoci di un semplice… 9, e non se ne parli più! Ah, dimenticavo: date una letta ai poetici ed ermetici testi, poi ditemi se ci avete capito qualcosa.
Tracklist:
1 – Persevero
2 – A mani vuote
3 – Candida
4 – Rigurgito
5 – Dopo l’Apnea
Line-up:
Diego Chuhan – voce/chitarre
Alessio Tozzini – basso
Thomas Gherardi – batteria/samples
Facebook: https://www.facebook.com/buioingola
BandCamp: http://buioingola.bandcamp.com
Sentient Ruin Laboratories: http://sentientruin.com