Balt Hüttar – Tzimbar Tantze (2014)

Titolo: Tzimbar Tantze
Autore: Balt Hüttar
Genere: Folk Metal
Anno: 2014
Voto del redattore HMW: 7,5
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Il Folk Metal: un genere musicale che negli ultimi anni, inutile negarlo, ha preso sempre più piede diventando quasi una moda, un’istituzione, con tanto di festival (perlopiù estivi) dedicati proprio a questo sempre più popolare modo di intendere il metal. Oltre allo spazio che gli viene ampiamente offerto, testimonianza di questo sono anche le numerosissime giovani folk metal band che spuntano come funghi con un’accelerazione esponenziale. Sarà solo una moda passeggera o sarà un genere destinato a grandi traguardi? Solo il tempo potrà dirlo. Non resta che scremare un po’ le molte realtà nascenti poiché, com’è prevedibile, molte di queste band sono valide e tentano con successo di esprimere qualcosa di originale, mentre altre cavalcano semplicemente l’onda senza colpire nel segno. Tra tutti i partecipanti a questo immenso calderone folk nazionale ed internazionale, spuntano dal freddo altopiano di Asiago (Vicenza) i Balt Hüttar, una band che rientra senza dubbio nella fetta positiva della scena. I cinque ragazzi veneti, in piedi dal 2011, hanno avuto modo di farsi le ossa su palchi più o meno importanti di eventi folk metal e non, suonando anche con i ben noti Elvenking. Dopo tre anni ecco quindi arrivare l’esordio discografico, questo breve ma riuscito “Tzimbar Tantze”, un demo ben prodotto, registrato presso gli studi di Massimiliano Forte (batterista dei power metallers vicentini 4th Dimension). La registrazione rende bene l’idea musicale che i veneti vogliono proporre, nonostante qualche margine di miglioramento sia auspicabile per i prossimi lavori (in fondo, si tratta comunque di un demo). Ci addentriamo subito nel mondo dei Balt Hüttar con la deliziosa introduzione omonima “Tzimar Tantze”, tra fisarmoniche ‘danzerecce’, flauti e strumenti tradizionali. L’anima rock-metal del combo di Asiago si fa sentire con “Dating A Witch”, un interessante brano dove subito viene posta in evidenza la voce pulita di Jonathan; è decisamente apprezzabile l’uso delle clean vocals piuttosto che di scream o growl vocals, spesso stra-abusate nelle nuove e giovani legioni del folk metal. In futuro, Jonathan dovrà lavorare di più sull’intonazione, che appare traballante in diversi momenti, ma dimostra senz’altro grinta e non disdegna passaggi anche più osati, come comprova in “Maine Lüne Perg” (il brano migliore del lavoro), una canzone variegata, lunga e ricca di sfumature, che si apre in maniera egregia sul finale, dove un coro va ad impreziosire un crescendo ben congegnato. Chiude questo mini-album la  tanto canonica quanto divertente (come suggerisce allegramente il titolo) “Another Drinking Song”, canzone da briose bevute, giocata su un reiterato e cantilenante ‘la-la-lai’ accompagnato dalla fisarmonica di Ilaria, il tutto su una struttura molto semplice. Per tirare le somme, “Tzimbar Tantze” è senza dubbio una testimonianza positiva che riesce a mettere in buona luce le qualità del combo di Asiago, dove assieme agli inevitabili margini di miglioramento non mancano comunque le buone idee. Inoltre, l’uso della voce pulita e di più lingue (inglese, italiano e l’antico cimbro, a cui i Nostri sono molto legati) permetterà ai Balt Hüttar di differenziarsi, e non poco, dalle tantissime nuove realtà nascenti in un genere colorato ma rischioso come il folk metal. Non ci resta che augurare loro buona fortuna!

Tracklist:

01. Tzimar Tantze
02. Dating A Witch
03. Maine Lüne Perg
04. Another Drinking Song

Line-Up:

Jonathan Pablo Berretta – Vocals & Whistles
Mattia Pivotto – Guitars, Vocals, Irish Bouzouki, Whistles & Bodhran
Ilaria Vellar – Accordion & Vocals
Nicola Pavan – Bass
Federico Rebeschini Sambugaro – Drums & Percussions

Facebook: www.facebook.com/balthuttar

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