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Navigando su rotte musicali quasi esclusivamente underground, è facile imbattersi in gruppi sconosciuti ai più: mi vengono in mente i validissimi King Leoric (recensiti su queste pagine un paio d’anni orsono) oppure gli Skullwinx, band che qui in Italia, esagerando, conosceremo in dieci. Nella stessa cerchia rientrano gli svizzeri Frozen Sword, gruppo scoperto grazie ad un amico in comune con il batterista Nascimo Crettol: presi i contatti, ho acquistato la mia copia di “Defenders Of Metal” (supportate le band, soprattutto quelle underground, comprando i loro CD!) ed ora, in un rarissimo spiraglio di libertà tra un impegno e l’altro, eccomi a redigere queste righe per presentarvelo.
Innanzitutto spendo ancora due parole sulla band: i Frozen Sword nascono nel 2005 a Martigny, città del Canton Vallese, per volontà di un gruppo di amici, fattore che non evita gli immancabili avvicendamenti in lineup – rispetto alla formazione che leggete sotto, il gruppo ha già sostituito in toto il reparto chitarre con l’ingresso dei nuovi membri Aurélien Roduit e Morgan Perret, presentati a gennaio di quest’anno.
Spostando l’attenzione sulla loro discografia, gli elvetici hanno alle spalle il demo di sei pezzi “Journey Throught The Death” (2009) e questo “Defenders Of Metal” datato ottobre 2013, esordio su full length interamente autoprodotto dalla band stessa. Con un titolo come “Defenders Of Metal” ed una copertina come quella che vedete più in alto – l’autore è Yannick Bonjour – non c’è da lavorare molto di fantasia per immaginare quali potrebbero essere le coordinate sonore su cui si muove l’album, i successivi ascolti hanno confermato che i Frozen Sword propongono un robusto heavy metal old school dalle battagliere venature epic, con i primi Manowar tra i numi tutelari di un sound in cui non mancano, inoltre, le influenze dei grandi della NWOBHM: parliamo, dunque, di integerrimo heavy metal per puri di cuore!
In questo platter di debutto troviamo aspetti positivi e negativi: tra i primi vi sono tonnellate di passione e la totale devozione agli stilemi che il genere richiede, mentre tra i secondi indicherei le fasi di lavorazione che hanno portato al disco finito; molto probabilmente sarà una questione di budget limitato, ma la resa alle casse di “Defenders Of Metal” è accostabile a quella di una demo casereccia più che ad un album e, in questo caso l’autoproduzione rappresenta un limite per i pezzi che, a mio parere, ne escono piuttosto penalizzati: se si può accettare una registrazione dal sapore arcaico, va rivista la fase di mixaggio, perchè spesso ho avuto la sgradevole sensazione che i vari strumenti fossero dei corpi estranei invece di contribuire in modo organico ed omogeneo ai brani.
Parlando dei singoli, mi permetto di fare un solo appunto al cantante Yvan: se sui registri medi se la cava egregiamente, sembra mostrare la corda quando occorre spingere la voce in alto, ricorrendo ad urlacci inopportuni. Per quanto riguarda la tracklist, l’album si snoda tra brani più riusciti come la titletrack, la successiva “Hell Was Burning On Earth” con il suo pathos epico e la cavalcata “King Of Lötschental” ad altri senza infamia nè lode come “Last Scream Of Evil” o l’opener “Madmen Of War”.
Da segnalare inoltre il clima festaiolo di “Drink To Be Drunk” ed “Holy Diver”, non la cover dell celebre brano ma un pezzo con cui il gruppo elvetico omaggia, a modo suo, il grande Ronnie James Dio. In conclusione, i Frozen Sword realizzano un album d’esordio onesto dove, come avete letto, ci sono sia luci che ombre: la buona volontà e la passione non mancano di certo, il prossimo passo deve essere quello di migliorare le proprie abilità nelle operazioni in studio oppure affidarsi a qualcuno di più esperto. Se siete incorruttibili true metaller perennemente impegnati a scandagliare i territori metallici underground, provate a dare un ascolto a “Defenders Of Metal”!
Tracklist:
1. Madmen Of War
2. Defenders Of Metal
3. Hell Was Burning On Earth
4. Get Real!
5. Last Scream Of Evil
6. King Of Lötschental
7. Holy Diver
8. Charles The Reckless (The Fall)
9. Drink To Be Drunk
Line-up:
Yvan Crettenand – voce
Paulo Lopes – chitarra
Cyril Fellay – chitarra
Régis Meunier – basso
Nascimo Crettol – batteria
Sito ufficiale: www.frozen-sword.com
Facebook: www.facebook.com/FrozenSword