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Alzi la mano chi non conosce i Varathron? Mmmmh, purtroppo non siete in pochi, ignoranti che non siete altro! E certo, se vi fissate solo con i norvegesi, mi sembra ovvio. E’ quindi ora di tappare questo enorme buco facendovi sapere che i Varathron (il termine greco per “gola estremamente profonda”) sono uno dei gruppi storici del black metal greco essendo nati addirittura nel 1988 oltre ad aver pubblicato negli anni d’oro del genere due album fondamentali che, insieme a quelli dei vari Thou Art Lord, Necromantia e, soprattutto, Rotting Christ, hanno forgiato un inconfondibile suono creando così uno stile “greco” di intendere il black metal. E il bello è che i Varathron (che sembra non si siano mai ufficialmente sciolti) sono ancora sulla cresta dell’onda pur non essendo mai stati un gruppo prolifico, tant’è vero che “Untrodden Corridors Of Hades”, uscito nel Novembre 2014 per conto della polacca Agonia Records, è solo il loro quinto album. E che album, dico io!
Comprendente sette pezzi per 49 minuti (ciò significa che nessun brano scende sotto i cinque di durata), “Untrodden Corridors Of Hades” mostra un gruppo devoto a un black metal incentrato perlopiù sui tempi medio-lenti (quelli veloci – blast-beats inclusi – non dico che sono rari ma quasi) e su un lavoro di chitarra ben curato non solo per le melodie (che talvolta rimandano al folk nazionale) ma anche perché l’ascia solista spesso interviene per completare e rendere più profondo il riffing della ritmica tirando fuori occasionalmente qualche assolo. Su tutto questo si staglia l’ottima ed espressiva prestazione vocale di Stefan Necroabyssious (il leader del gruppo nonché unico sopravvissuto del nucleo originale), portatore di uno stile sì gutturale ma dinamico (per dire, sentitevi i sussurri malefici presenti nell’intro di “Death Chant”) capace di sollecitare sempre la curiosità dell’ascoltatore.
Le mie canzoni preferite dell’album sono tutte individuabili nella sua seconda parte. Sto parlando di “The Bright Trapezium”, cioè il pezzo più veloce del lotto pur avendo un riffing parecchio malinconico ed evocativo (più classico qui che non nel resto dei brani) e una breve parte acustica oltreché un bell’assolo; oltre ad esso cito la conclusiva “Delve Into The Past”, più cattiva eppure contenente una lunga e suggestiva sezione acustica completa di un’eccellente prestazione da parte sia del basso (più in evidenza che mai) che della batteria. Peccato però che il disco cominci con “Kabalistic Invocation Of Solomon”, tutta lenta e “ritualistica” nei suoi quasi nove minuti complessivi (che ne fanno il brano più lungo del lotto) nei quali fanno capolino qui e là delle notazioni di tastiera (e non solo in questa canzone). Sì, tutto molto atmosferico ma credo proprio che l’album si sarebbe dovuto aprire con un pezzo un pochino più sostenuto, ergo più adatto per far partire le danze anche vista l’estrema particolarità di “Kabalistic Invocation Of Solomon”.
Ma non fa niente perché “Untrodden Corridors Of Hades” rimane un gran bell’album. Certo, non è un disco per tutti dato che i pezzi non sono soltanto belli lunghi ma mostrano un modo un po’ particolare di concepire il black metal. Però, sicuramente non deluderà chi cerca una buona dose di personalità e anche di atmosfera mentre rallegrerà di certo chi non riesce a sopportare neanche dietro un ricco compenso le sonorità sporche visto che l’album ha una produzione molto pulita… forse fin troppo per i miei gusti (si veda il suono un po’ “plasticoso” della batteria).
Ma non lamentiamoci più di tanto, venite a scoprire l’affascinante mondo del black metal greco perchè vi aspettano altre due succose recensioni del genere.
Tracklist:
1 – Kabalistic Invocation of Solomon
2 – Realm of Obscure
3 – Arcane Conjuring
4 – Leprocious Lord
5 – The Bright Trapezium
6 – Death Chant
7 – Delve Into the Past
Line-up:
Stefan Necroabyssious – voce
Achilleas C. – chitarra
Sotiris – chitarra
Stratos Kountouras – basso
Haris – batteria
Sito ufficiale: http://www.varathron.com
FaceBook: http://www.facebook.com/pages/VARATHRON/225214390860932
Etichetta Agonia Records: http://www.agoniarecords.com