Satanic Warmaster – Fimbulwinter (2014)

Titolo: Fimbulwinter
Autore: Satanic Warmaster
Genere: Black Metal
Anno: 2014
Voto del redattore HMW: 8,5
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E ora mi accingo a recensire il quinto album dei Satanic Warmaster, storico gruppo black nato nel 1998 per volontà di Werwolf, un simpatico personaggio impegnato in altri gruppi (anche di purissimo heavy metal come i grandi Armour) purtroppo famoso per alcune dichiarazioni fascistoidi (non a caso, il nome dei Satanic Warmaster è stato preso da un demo dei Lord Of Evil, gruppo black polacco che si sarebbe poi tramutato nei nazisti War 88). A ogni modo, lui è ormai diventato l’unico componente realmente stabile della sua creatura, indi per cui, per questo nuovo parto intitolato “Fimbulwinter” (cioè l’inverno gelido che precede il Ragnarok, ovvero la fine del mondo nella mitologia vichinga), si è avvalso di alcuni session. Da notare che l’album è stato originariamente pubblicato nel Novembre 2014 dalla Werewolf Rec di proprietà del suddetto personaggio e poi ripubblicato qualche mese dopo, sia in vinile che in CD, dalla Hells Headbangers Rec.
Allora, “Fimbulwinter” contiene otto pezzi per 51 minuti e 40 circa di un black metal che riporta realmente agli anni ’90. Quindi, NON aspettatevi NESSUNA contaminazione, NESSUNA concessione a qualsivoglia modernismo, SOLO del black metal glaciale e malefico eppure non per forza inchiodato sui blast-beats visto che i cambi di tempo non mancano come non mancano né una certa cura compositiva (per esempio, c’è una buona interazione fra le due chitarre, cosa che permette la costruzione di belle melodie tempestose) né una fantasia e una duttilità che non tutte le formazioni di questo tipo possiedono. Ma, in fin dei conti, non stiamo parlando di un gruppo qualunque, anzi.
Eh sì, perché i Satanic Warmaster hanno fantasia da vendere. Valgano ad esempio gli ultimi tre pezzi, diciamo, standard dell’album (poi spiegherò il senso di questa frase): “Dragon’s Egg”, cioè probabilmente il più versatile di tutti perché parte furioso e cattivissimo come pochi per avere poi uno sviluppo drammatico eppure violento reso possibile da un bello stacco acustico; “Nuin Gaer-Faun”, una canzone dal taglio più malinconico che contiene una introduzione di circa due minuti e mezzo a base di semplici assoletti o che dir si voglia (gli unici di tutto il disco); e “Winter’s Hunger”, un altro brano violento come “Dragon’s Egg” ma dal riffing più isterico e dalla parte centrale praticamente ambient di ben tre minuti che sconfina poi in un finale black metal evocativo anche grazie alle tastiere (che vengono abbastanza usate in tutto l’album per creare un alone notturno conferendo inoltre una certa eleganza alla musica). Da menzionare è però anche “When Thunders Hail”, un’altra canzone dall’intro lunghissima ma dall’atmosfera infinitamente più epica, roba che perfino ai Manowar prenderebbe un infarto di quelli grossi se solo la sentissero (il che mi pare poco probabile…).
Peccato però per “Korppi”, pezzo un po’ statico e proprio per questo non molto in Satanic Warmaster-style… e guardacaso non è altro che una cover dei Vornat, gruppo di culto finlandese che tirò fuori qualche demo nella metà degli anni ’90 il cui cantante Thaukhnifur figura proprio come ospite nella cover, duellando così con Werwolf, proprietario di una classica ma bella espressiva voce black metal. Poi ci sarebbe la finale “Silent Call Of Moon’s Temples”, che in pratica funge da interminabile outro ambient di otto minuti, roba di cui io non capisco una cippa visto che questo genere “riflessivo” lo mastico veramente poco, anzi, per niente ma vabbè… perlomeno ecco spiegato il senso di quella frase.
In parole povere, “Fimbulwinter”, che si avvale di una buona produzione (almeno per gli standard del black metal puro) oltrechè di ottime prestazioni da parte di tutti gli strumentisti, è veramente un bell’album che non difetta sostanzialmente in niente. Questo anche perché è sì un disco di black ultra-ortodosso ma senza essere monolitico o poco vario, visto che è proprio il contrario. Ergo, comprate quest’album, e dò tale consiglio anche a quelli che hanno evitato SEMPRE di dare una possibilità ai Satanic Warmaster “solo” per le dichiarazioni un pelino controverse del loro leader. E fate ‘sto sforzo dai!

Tracklist:

1 – Fimbulwinter’s Spell
2 – Funeral Wolves
3 – Korppi (Vornat cover)
4 – When Thunders Hail
5 – Dragon’s Egg
6 – Nuin-Gaer-Fuin
7 – Winter’s Hunger
8 – Silent Call of Moon’s Temples

Line-up:

Werwolf – voce/chitarra/tastiere
Thaukhnifur – voce (“Korppi”)
Nattravn – chitarra/tastiere
Necroterror – basso
Vitterholm – batteria

BandCamp: http://satanicwarmaster.bandcamp.com
Etichetta Werewolf Records – https://www.facebook.com/werewolf.rex
Etichetta Hells Headbangers Records – http://www.hellsheadbangers.com

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