Ultra-Violence (Loris Castiglia)


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Quest’intervista è nata in un modo un po’ particolare. Vi ricordate infatti la mia recensione riguardo a “Deflect The Glow” dei thrashettoni torinesi Ultra-Violence? Bene, dovete sapere che poche ore dopo la sua pubblicazione su questo portale, Loris Castiglia mi ha praticamente cercato su FaceBook aggiungendomi immediatamente per farmi anche i complimenti per la suddetta recensione avendola trovata dettagliatissima e frutto di numerosi ascolti. Io quasi stavo arrossendo ahah! Ma poi, qualche giorno fa ho avuto la bella idea di mandare a Loris un’intervistona delle mie dopo che non ne facevo veramente da anni. E quindi, ragazzi miei, ecco la mia prima intervista per questo portale. Buona lettura…e che il thrash metal sia con voi!

Weilà Loris, come va la vita? Prima di assalirti con la mia raffica di domande, presenta gli Ultra-Violence con una bella biografia ai lettori di heavymetalwebzine.it.

Ciao! Gli Ultra-Violence nascono nell’autunno del 2009 in Val di Susa (TO), dopo qualche anno abbiamo scritto e realizzato un EP intitolato “Wildcrash” grazie al quale abbiamo potuto firmare un contratto discografico con l’etichetta italiana Punishment 18 Records, la quale ha pubblicato il suddetto EP nel 2012 e il nostro primo album, “Privilege To Overcome”, nel 2013. Grazie ai buoni riscontri ottenuti dall’album (e molte date in Italia e all’estero) abbiamo in seguito firmato un nuovo contratto con l’etichetta inglese Candlelight Records, la quale ha pubblicato il nostro ultimo album “Deflect The Flow”.

Allora, il vostro nome e le copertine di entrambi i vostri album sono palesemente influenzati da “Arancia Meccanica” del grande Kubrick. Perchè questa “ossessione” e cosa vi piace più nello specifico del film? Siete stati anche un po’ influenzati dall’omonimo libro di Burgess?

Non credo che nessuno di noi abbia mai letto il libro, però il film ci piace molto e abbiamo pensato che i drughi sarebbero stati un’immagine perfetta per la nostra musica, così li abbiamo presi in prestito! Personalmente ci sono molti personaggi del cinema da cui prendo ispirazione, sul nostro nuovo album puoi trovare una canzone, intitolata “Why So Serious?”, interamente scritta con le citazioni del Joker di “The Dark Knight”. Quel personaggio mi ha sempre affascinato e il modo in cui venne interpretato da Heath Ledger (R.I.P.) è davvero sorprendente. Quando ho scoperto che Nolan si era ispirato anche ad Alex di “Arancia Meccanica” per dare vita al “suo” Joker non ho potuto fare a meno di dedicargli un pezzo sul nuovo album.

Ultra-Violence 1  Ultra-Violence 2

Dove e come si sono svolte le registrazioni di “Deflect The Flow”?

Si sono svolte al Domination Studio di Simone Mularoni a San Marino, come era avvenuto per il nostro album precedente. È stata una esperienza fantastica (lo è sempre quando vedi prendere forma e concretizzarsi un album dopo un anno di lavoro e scrittura) e siamo più che soddisfatti del risultato finale. Il feeling, l’intesa e l’amicizia tra noi e Simone è cresciuta e ci fidiamo ciecamente di lui.

Le vostre canzoni esprimono un thrash metal molto inventivo e dinamico coniugando alla grande la vecchia scuola con quella nuova. Ecco, da dove derivano le varie influenze? E come fate a rendere i vostri brani sempre freschi e interessanti dal momento che sono in media incredibilmente lunghi per gli standard del genere?

Ascoltiamo molta musica, le nostre influenze derivano da un sacco di album che amiamo, datati e recenti che siano. La matrice è il thrash old school e lo è sempre stato, ma vogliamo che suoni fresco e cerchiamo di renderlo moderno a modo nostro. È vero, i brani contenuti in “Deflect The Flow” sono piuttosto lunghi, ma non abbiamo badato tanto al minutaggio mentre li scrivevamo, piuttosto cercavamo di incanalare tutte le idee all’interno di strutture che non fossero mai monotone e scontate in modo da mantenere sempre alta l’attenzione dell’ascoltatore. In poche parole quello che scriviamo è quello che a noi piacerebbe sentire su un album thrash metal oggi, e sarà sempre così!

Fra le tante canzoni veloci e furiose dei Venom, perchè avete scelto una relativamente “tranquilla” come “Don’t Burn The Witch”?

Qualche anno fa abbiamo fatto alcune date di supporto agli M:Pire Of Evil (ora Venom Inc.) durante la promozione di “Privilege To Overcome” e ci hanno detto che sarebbe stato bello sentirci suonare qualche vecchio pezzo dei Venom. Così quando siamo andati a registrare il nuovo album abbiamo pensato di suonare una cover di “Don’t Burn The Witch”, perchè ci piace un sacco il riff iniziale e la canzone in generale e sapevamo che ci saremmo divertiti a suonarla!

Ultra-Violence 3

Quali temi avete affrontato nel nuovo album? Potete fare un breve “track by track lirico”?

“Burning Through The Scars” parla dei pensieri di un soldato coinvolto in un’ipotetica terza guerra mondiale, “Why So Serious?” è composta esclusivamente da citazioni del Joker di “The Dark Knight”, “Gavel’s Bang” come si può intuire dal titolo parla della pena di morte, “Lost In Decay” è un appello ad aprire gli occhi e a non farsi annebbiare la vista dai media e dall’ipocrisia della società che ci circonda, “In The Name Of Your God” è un testo anticlericale che mette in luce la ridicolezza dell’esistenza di una istituzione come la Chiesa al giorno d’oggi, “The Checkered Sun” parla della depressione e della prigionia mentale, “The Way I’ll Stay” è una schietta serie di insulti e minacce rivolte a tutte quelle persone che si credono perbene e che giudicano dalle apparenze, infine “Fractal Dimension” è il testo più astratto e fantascientifico, narra le vicissitudini di un uomo che si trova in una particolare dimensione tra il mondo dei vivi e quello dei morti, condannato a rimanere intrappolato per sempre senza via di comunicazione ma in grado di vedere e sentire quello che succede all’interno di entrambi i mondi.

Del primo album avete realizzato la bellezza di tre video promozionali mentre del nuovo uno solo. Com’è stato girare il video della lunghissima “The Way I’ll Stay”?

Abbiamo realizzato una versione più corta della canzone per il video, appunto perchè lunghissima e inizialmente inadatta a quello scopo. “The Way I’ll Stay” è stata concepita come una canzone fatta da due sezioni ben distinte, ed è bastato tagliarne la seconda per renderla più corta ma comunque efficace. Il video è stato diretto e montato da Tommy Antonini, bravissimo videomaker italiano che può vantare collaborazioni con gruppi come Children Of Bodom, Soulfy e Symphony X! Siamo molto soddisfatti del risultato, contando che il tutto è partito dall’idea di realizzare il set di notte in modo che fosse illuminato dai fari di varie auto che abbiamo posto dietro e attorno a noi. Un’idea semplice ma efficace, che Tommy è riuscito a far rendere al meglio!

Quali differenze ravvisi fra il primo e il secondo disco?

Siamo maturati molto nei due anni trascorsi dopo le registrazioni del primo album, sia come musicisti che come compositori. Il materiale sul nuovo album è stato selezionato con molta più attenzione e cura in modo da risultare il più originale possibile e le parti di ogni singolo strumento sono più tecniche. Direi che più che di “differenze” possiamo parlare di miglioramenti di molti singoli aspetti. Il basso è molto più udibile e articolato, la voce è più potente e a tratti melodica, gli assoli sono scritti con più gusto e la batteria ha più dinamicità e adotta molte più soluzioni differenti tra loro.

Una delle (tantissime) cose che mi hanno sorpreso di voi è che, cosa parecchio rara, suonate fin dai primordi con la stessa formazione. Sperando di non portare jella proprio adesso (…), come riuscite a essere così uniti?

È sempre stato così ma ti devo avvertire che da un paio di mesi abbiamo avuto un cambio di bassista. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare Robba, che ha preso la difficile decisione di lasciare il gruppo per inseguire un altro suo grande sogno, trasferendosi a Padova per studiare astronomia. Dopo sei anni dalla nostra formazione abbiamo salutato Robba come bassista degli Ultra-Violence ma rimane assolutamente uno dei migliori amici che si possano avere. Colgo anche l’occasione per presentare Andrea Lorenti (già nei Fragore. Foto qui sotto. Nda Flavio Adducci), il nostro nuovo bassista. Non avremmo potuto chiedere di meglio, si è dimostrato fin da subito un ottimo compagno e ha portato nuova vita ed entusiasmo al progetto, comportandosi come se avesse sempre fatto parte della band. È un musicista davvero talentuoso, ma potrete appurarlo voi stessi nelle nostre prossime date!

andrea lorenti

Come ci si sente a essere considerati dei musicisti di punta a soli 21 anni nell’ambito del cosiddetto revival del thrash metal internazionale? E, secondo te, si può parlare effettivamente di revival?

Noi non ci sentiamo minimamente arrivati e pensiamo di essere davvero all’inizio della nostra carriera musicale. È estremamente bello essere paragonati o affiancati a gruppi che stimiamo molto! Secondo me il revival è in atto e il thrash metal ha avuto una grandissima rinascita negli ultimi anni grazie a gruppi giovani e determinati che sicuramente a breve prenderanno il posto degli attuali “big” che molto presto diventeranno “old”, ahah! (Con tutto il rispetto e la stima per codeste band naturalmente).

Una curiosità scema: la cosa più folle e assurda che vi è capitata come Ultra-Violence? Spara qualsiasi cosa!

Ce ne sono successe un’infinità, soprattutto in tour, ahah! Ora come ora mi viene in mente che un paio di anni fa la moglie di un nostro fan norvegese ci ha spedito una nostra foto da autografare, la quale sarebbe stata il regalo di nozze per suo marito, dicendoci che lui avrebbe apprezzato molto. Voi regalereste mai una foto degli Ultra-Violence autografata al vostro futuro coniuge? Io onestamente no, ahah!

Bene, l’intervistona è finita. Ti è piaciuta? Adesso sei libero di congedarti e quindi concludila come vuoi.

Grazie per l’intervista, è sempre un piacere! Ringraziamo anche tutti i lettori e vi invitiamo a seguire la nostra pagina di Facebook per ogni novità riguardante la band. Ma soprattutto vi invitiamo ad ascoltare il nostro ultimo album “Deflect The Flow” di cui siamo molto orgogliosi e a partecipare alle prossime date che stiamo programmando per il 2016. Sarà un anno di fuoco!

FaceBook: http://www.facebook.com/ultraviolencemetal
ReverbNation: http://www.reverbnation.com/ultraviolencemetal
Etichetta Candlelight Records: http://www.candlelightrecords.co.uk

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