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Ho ricevuto dal nostro Luca Avalon, sempre ricco di novità, il primo album dei tedeschi Hornado. Sono cinque ragazzi di Bonn che si erano già fatti notare per il demo del 2007 “Heterock Explosion”, dal quale ci ripropongono due pezzi. Spariti dalla circolazione per qualche anno, sono tornati alla carica con una formazione rinnovata e ora finalmente riescono a pubblicare il disco di debutto, “Wild Temple”, per il quale hanno scelto la via dell’autoproduzione.
Se partiamo dalla confezione con cui hanno realizzato l’album, non possiamo ignorare la scritta “100% analog – 100% oldschool / No bullshit – PURE metal”, che mette in chiaro lo spirito che anima il progetto. Se a questo aggiungiamo i nomi “tamarri e caciaroni” scelti dai membri della band abbiamo la quadratura del cerchio. Giusto la copertina, a conti fatti, risulterà poco rappresentativa. Non possiedo altre note biografiche su cui soffermarmi, pertanto lasciamo che adesso sia la musica a guidarci.
Tanto per cominciare, direi di andare sul sicuro ed evidenziare il palese amore dei ragazzi per il sound e lo stile inglese della NWOBHM, come si può ascoltare già dalla prima traccia: “Tesla Power” è un bel pezzo, roccioso e veloce, che accomuna gli Hornado alle nuove leve, con il loro classicissimo heavy metal (vedi i vari Enforcer, Amulet, Striker, etc…). L’autocelebrativa “Hornado” inizia a farci assaggiare l’anima più rock’n’roll dei tedeschi e, sempre per stare in tema NWOBHM, il riff portante ci fa venire in mente gli scanzonati Vardis. La titletrack torna su territori più classicamente metal, con qualche influenza Maiden nei cori. I primi pezzi dimostrano che tutta la band offre una prestazione all’altezza e che i suoni e la produzione sono ben calibrati per dare il giusto tiro allo stile degli Hornado.
Proseguendo col disco, “Creature In The Deep” inizia sorprendendoci, perché omaggia i Saint Vitus, quelli con Wino, ma poi si apre ad un ritornello melodico, più vicino al gusto che anima il resto dell’album. “Unholy Messiah” è un altro brano molto rock’n’roll oriented. “Hey Girls”, spaccona e goliarda, e “Child In The Cradle Of Gold” aggiugono altri minuti ad un disco davvero godibile e divertente, dall’inizio alla fine.
Se avete capito che qui c’è quello che cercate andate a fare un salto alla pagina che gli Hornado hanno aperto su Bandcamp o Youtube, dove hanno messo a disposizione l’album per l’ascolto: ne vale la pena.
Tracklist:
01. Tesla Power
02. Hornado
03. Wild Temple
04. To Live And Die By The Gun
05. Creature In The Deep
06. Unholy Messiah
07. Hey Girls
08. Child In The Cradle Of Gold
Line-up:
Dave Laserchild – voce
Louie Liquör – chitarra
Mad Matt – chitarra
Krass – basso
Plautze – batteria
Facebook: https://www.facebook.com/hornadometal
Bandcamp: http://hornado.bandcamp.com/
Youtube: Hornado Official