Deathraid – Submit To The Will Of Chaos (2001)

Titolo: Submit To The Will Of Chaos
Autore: Deathraid
Genere: Death / Thrash Metal
Anno: 2001
Voto del redattore HMW: 7,5
Voto dei lettori: 10.0/10
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Visualizzazioni post:3294

Strana la parabola dei Deathraid, quartetto del varesotto nato nel 1997 che in quattro anni di carriera fece più casino di qualsiasi altra formazione. A detta infatti della Iron Tyrant Records, i nostri hanno avuto una storia leggermente travagliata, fatta di concerti vietati per oscenità, di soldi dagli stessi investiti puntualmente in droghe e alcool e di problemi con la legge perfino per violazione di domicilio! Ma, nonostante tutto, ebbero l’onore di aprire addirittura per i Necrodeath, segno che un qualche nome ce l’avevano. E per coronare tutto ciò, nel 2001 registrarono l’introvabile (almeno fino a ora) demo “Submit To The Will Of Chaos”, unica testimonianza discografica del gruppo che fu stampato poi sia sull’obsoleto formato tape (“obsoleto” almeno per il 2001, quando ormai la vecchia scuola pareva estinta) e sul più accessibile formato su CD-R. Ma in quante copie? SOLO 20! E poi? Morte immediata dei Deathraid! Fortunatamente però, il nome di questo ennesimo gruppo altrimenti destinato all’oblio più nero, è stato resuscitato grazie alla milanese Iron Tyrant, che per il 28 Gennaio 2016 ha pensato bene di ristampare finalmente in via ufficiale il suddetto demo su vinile in ben 300 copie, abbastanza per diffondere l’opera blasfema di un gruppo che meritava attenzioni anche sul lato musicale, risultando allo stesso tempo fedelissimo alla propria bestiale reputazione.
Infatti, questo demo di cinque pezzi per 19 minuti di (ottima) musica mostra, fin dall’attacco nevrotico dell’iniziale “Violent Penetration”, un death/thrash metal spietato e incredibilmente malevolo che può ricordare gruppi come i primi Sadus o i Num Skull con tanto di blast-beats neanche così infrequenti e dei grugniti soffocati, quasi spettrali ma esagitatissimi del cantante/bassista Convulsion (mai nome fu più azzeccato di questo!). I livelli di furia e malvagità sono talvolta veramente incredibili tanto che certe canzoni hanno delle reminiscenze black metal ravvisabili specie in “Reborn In Fire”, la più lunga del lotto visti i suoi 4 minuti e 20 circa. Ma vi è di più.
Tutto ciò viene infatti mediato attraverso una tecnica e una complessità tale che i pezzi sono letteralmente pieni di cambi di tempo. A tal proposito, è ammirevole la prestazione del batterista Kinske, capace di andare, facendolo ovviamente sembrare facile, da qualche tempo doom (comunque raro) ai già citati blast-beats passando attraverso ritmiche un po’ più complicate e meno convenzionali, in una schizofrenia a tratti da “prendi e fuggi” che ha del sorprendente, soprattutto considerando che si tratta solo di un demo. Ma vi è ancora di più, cioè la chitarra solista, appannaggio di Susiak: costui, attraverso pochi ma semplici interventi anche sotto forma di assoli (solitamente uno per pezzo), riesce a sostenere splendidamente la chitarra ritmica di Skum conferendo così anche un po’ di pura atmosfera al death/thrash massacrante dei Deathraid.
E così, dall’iniziale “Violent Penetration” alla conclusiva “Contagious (Of Terror)” per passare tramite la devastante “Lunatic Souls Domain” (cioè “LSD”, con tanto di partecipazione alla voce di un certo Max Fragale), si scoprì un gruppo completo sotto molti punti di vista capace di unire la violenza e una malvagità palpabile con una bella complessità che avrebbe fatto felici i Morbid Angel con in più un’ottima atmosfera puzzolente come esige il death metal che fu. Il tutto secondo una mentalità da gruppo totalmente vecchia scuola in un periodo nel quale dominava il death melodico di marca svedese.
Peccato quindi che i Deathraid si sciolsero prima di realizzare un album, anche perché erano a mio avviso prontissimi per farlo. Fortunatamente però, la maggior parte dei Deathraid avrebbe continuato la carriera metallica, soprattutto Convulsion con il noto gruppo doom metal dei Midryasi mentre Susiak, ora conosciuto come Alastor, si è unito recentemente agli storici death metallers Horrid, bandiera del metal estremo tricolore.

Tracklist:

1 – Violent Penetration
2 – Reborn in Fire
3 – Lunatic Souls Domain
4 – Asphyctic
5 – Contagious (of Terror)

Line-up:

Convulsion – voce/basso
Max Fragale – voce aggiuntiva (in “Lunatic Souls Domain”)
Susiak – chitarra solista
Skum – chitarra ritmica
Kinske – batteria

Etichetta Iron Tyrant Records – http://www.irontyrant.net

3 commenti su “Deathraid – Submit To The Will Of Chaos (2001)”

  1. .. e sempre Alastor è un ex membro dei khephra , tale max fragale , cantante dei necroflesh , altra band italiana death metal di quei tempi ,

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  2. Grazie per i commenti Alastor/Susiak! Quello di Skum chitarrista solista, in effetti, è stato un curioso errore visto che nella line-up ho scritto esattamente il contrario. Correggo subito!

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