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Credevate che io avessi finito con il Portogallo? Sì? E INVECE NO! Perché oggi è il turno dei Barbaric Horde, un duo della Lusitania ovviamente dalle identità sconosciute che molto probabilmente ha preso il proprio nome dall’omonima canzone degli australiani Bestial Warlust con tanto di consueto look guerrafondaio tutto borchie, catene e maschere anti-gas che personalmente, come ben sapete, mi fa impazzire. Non a caso, il demo di debutto dei Barbaric Horde, distribuito su cassetta in 100 copie dalla portoghese War Arts Productions dal 14 Gennaio 2016, si intitola proprio “Gasmask Perpetrators”. E fu la fine per la razza umana!
I cinque linearissimi pezzi per circa 19 minuti del demo sono infatti un concentrato di puro Male che, a dir la verità, devono solo in parte al black/death metal bestiale, se non in certo riffing à la Bestial Warlust (“Ritual Of Sodomy”) e nel cantato veramente imbestialito a base di grugniti e urla. Sì perché l’approccio dei nostri al genere è sì oltranzista ma allo stesso tempo anomalo, vuoi perché non è violentissimo come il genere comanda, vuoi perché è così povero che gli assoli, da queste parti, nemmeno esistono. Il chitarrista sfodera spesso dei riff derivanti molto dal death metal vecchia scuola, il batterista macina tupa – tupa sì non esagitati ma così ossessivi e ipnotici da essere marziali, anche per tutto un intero pezzo quasi senza conoscere soste, come in “Ritual Of Sodomy”. Per fortuna il nostro eroe, nella seguente “Aborticide Plague”, introduce i blast-beats, comunque mai predominanti, ma sarà solo nella conclusiva “Salvation Deprived” (a proposito, fantastica la sua devastante partenza!) che, fra tupa-tupa inarrestabili e blast-beats variati con poco (sentire “Superior Baphomet Devotion”), incontriamo per puro miracolo dei tempi medio-lenti. Ma tutto ciò, per quanto incredibilmente minimalista, funziona.
Questo perché i Barbaric Horde, così intrinsecamente portoghesi, sono un po’ come i loro connazionali Ruach Raah, da me amatissimi: ultra-primitivi e ultra-malvagi senza ostentare però chissà che violenza, con l’aggiunta però, in questo caso, di una martellante aura marziale che me li fa adorare ancora di più, dovuta a una batteria che praticamente ti fa diventare autistico a forza di seguire il tempo con la testa! Quindi, checchè forse molti di voi non sarebbero granchè d’accordo con me, questo pezzo di raro marciume si becca almeno un 6,5, anche perché, nonostante un classico immaginario molto à la Bestial Warlust/Revenge (e pure la War Arts ci ha marciato paragonando i nostri a gente come gli Archgoat e i Demoncy!), i Barbaric Horde interpretano il black/death metal bestiale in una chiave parecchio personale pur nella loro povertà estrema.
Tracklist:
1 – Ritual of Sodomy
2 – Aborticide Plague
3 – Barbaric Horde
4 – Superior Baphomet Devotion
5 – Salvation Deprived
Line-up:
Sconosciuta