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La Nuclear War Now! Productions ha artigli praticamente ovunque, sempre alla ricerca dei gruppi più rumorosi ed estremi oltre a dimostrare ogni volta una bella cultura storica, tanto che ha recentemente ristampato (più di preciso, l’11 Marzo 2016) su vinile uno split uscito in origine per la giapponese High Society Satanic su CD il 28 Marzo 2015, reintitolandolo però “Vomiting Blasphemies Over The World”, cioè uno split che vede nient’altro all’opera che i brasiliani Impurity, un gruppo storico che oggi si filano purtroppo in pochi (compreso, come al solito, quel mattacchione super-appassionato di Yosufe Konishi, capo della Nuclear War Now!), e i giovani giapponesi Sex Messiah. Partiamo, ovviamente, dai primi.
Per chi non lo sapesse, gli Impurity sono nati persino nel 1989 e a quei tempi si misero subito di buona lena per registrare dei demo così sporchi che di più non si poteva (compreso “Lucifer Vomiting Blasphemies Over Christ’s Head”… guardacaso!) contraddistinguendosi per un black/death metal marcissimo talmente in salsa grind che i pezzi erano brevissimi, certi da nemmeno un minuto. Dopodiché, con l’album di debutto “The Lamb’s Fury” (Cogumelo Records, 1993), gli ultra-borchiati Impurity divennero piuttosto noti agli appassionati per essere i “Blasphemy brasiliani”, non staccandosi più di fatto da questa infame nomea.
I loro tre pezzi in questo split li riconfermano tali. Il loro è infatti un black/death metal bestiale tremendamente primitivo in pieno Blasphemy-style tanto che l’attacco (dopo una brevissima intro) dell’iniziale “Preaching Mark Of The Beast” sembra presa dall’immortale “Ritual”. Quest’adorazione diventa ancor più palese quando fanno capolino dei vocalizzi così genuinamente “schifosi” da richiamare moltissimo i quattro canadesi con la differenza però che Dom Ram Priest (più il compagno chitarrista Morbid Lord Ron Seth) sussurra, aumentando così la generale aura di malvagità facendomeli così piacere il doppio. Ma i nostri, proponendo pezzi brevi da 2-massimo 3 minuti, offrono un buon equilibrio fra tempi ultra-veloci e più lenti, almeno finchè non arriva quel massacro di “Cult Anti Matutinal”, tutta in blast e dal riffing perennemente black rimandando così un casino ai connazionali Sarcofago, altra importante influenza degli Impurity oltre agli svizzeri Hellhammer. E, beninteso, gli Impurity, così marci ed esageratamente satanici, sono talmente primitivi che gli assoli sono banditi del tutto. Fortuna però per la produzione, abbastanza “limpida” e per niente cavernosa come comanda invece il genere.
Ora tocca a quegli altri sciroccati dei Sex Messiah, i quali, puro stile underground, non hanno ancora nessun album all’attivo crogiolandosi invece in un mare radioattivo di demo, split e fuffa varia pur essendo in giro dal 2008.
Ma qui serve un avvertimento: i loro quattro pezzi sono caratterizzati da una produzione veramente ma veramente oscena, quindi sturatevi le orecchie prima di sentire ciò che hanno da offrire questi quattro jappo, cioè un semplice black/thrash metal furiosissimo (non mancano i blast, piuttosto frequenti) anche qui privo di assoli (a parte uno brevissimo in “Eternal Winter”) con un Sadistic Blasphemer che urla (come fa di solito) e grugnisce a seconda delle occasioni. A dire il vero però, i nostri sanno spesso rallentare i ritmi costruendo così dei pezzi mediamente più lunghi e articolati rispetto agli Impurity. Solo che si dilungano talvolta troppo nei tempi lenti, cosa non proprio saggia vuoi perché i pittatissimi Sex Messiah se la cavano meglio nei momenti più furibondi ed efferati, vuoi perchè un qualche assolo, in effetti, sarebbe servito. Interessante comunque la ripresa, nel finale, dell’intro con tanto di improvvisa voce operistica femminile dell’iniziale “Maniac Lust”, che però, con i suoi cinque minuti, è forse troppo lunga.
Detto tutto ciò, dei due gruppi preferisco i ben più primitivi e istintivi Impurity, che vanno dritti al punto senza perdersi in chiacchiere (se non ultra-sataniche in un modo adolescenziale nonostante l’età, ehm, avanzata), seppur soffrano di un batterista talvolta così statico manco fosse una drum-machine (difetto palese in “Cult Anti Matutinal”). Ergo, gli Impurity si beccano un semplice 6,5 mentre i Sex Messiah un 5,5. Et voilà, ecco che ‘sto split si aggiudica un bel 6.
Tracklist:
1 – Preaching Mark of the Beast
2 – Anti-Dominical
3 – Cult Anti Matutinal
4 – Maniac Lust
5 – Holy Death
6 – Vampire
7 – Eternal Winter
Line-up Impurity:
Dom Ram Priest – voce
Morbid Lord Ron Seth – voce/chitarra
Roberto Terminator – basso
Guilherme Hell – batteria
Line-up Sex Messiah:
Sadistic Blasphemer – voce
Moenos – chitarre
Sodom Survivor – basso
Aludard Kämpfer – batteria
BandCamp Impurity: http://impurity.bandcamp.com
SoundCloud Sex Messiah: https://soundcloud.com/sexmessiah
Sito ufficiale Sex Messiah: http://sexmessiah.tumblr.com
Etichetta Nuclear War Now! Productions – http://www.nwnprod.com