Front – Iron Overkill (2016)

Titolo: Iron Overkill
Autore: Front
Genere: Black Metal con influenze Thrash
Anno: 2016
Voto del redattore HMW: 8,5
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Guerra a oltranza e senza nessuna pietà per i Front, tre maniaci energumeni attivissimi nella scena estrema finlandese che a dir la verità già suonano tutti insieme, però con un quarto membro in più, nei Sacrilegious Impalement. Ma, ormai forti di una bella esperienza e di un bell’affiatamento, i Front hanno rilasciato, già dopo un anno dalla propria fondazione e dopo un solo demo nel 2015, un devastante album di debutto: “Iron Overkill”. Il merito della sua uscita va alla tedesca Iron Bonehead Productions, che l’ha pubblicato sia su vinile che sul più accessibile formato in CD (come comprensibilmente fa da un po’ di tempo l’etichetta) rispettivamente il 23 e 24 Giugno 2016. Ma adesso indossatevi l’elmetto da guerra e la maschera antigas altrimenti, dal macello sonoro dei Front, non ne uscirete vivi neanche se vi barricate dentro un bunker!
Allora, una bella croce di ferro in copertina, tutto un immaginario guerresco che nell’arco del disco si avvale anche di allarmi anti-aereo, aerei in picchiata e raffiche di mitra e delle foto promozionali nelle quali i nostri, oltre al look tipico di questo genere di gruppi, indossano le maglie di assoluti eroi del “Bestial Black/Death Metal” quali i Revenge e i Diocletian. Ma, a dire il vero, più che rifarsi a quel genere, i Front si rifanno invece più al black metal spietato e guerrafondaio dei Marduk come esemplificato fin dalla canzone d’apertura, “Defiance”, suonando così compattissimi e con furia massimalista a velocità spesso indicibili e senza nessuna parte solista di chitarra. Però, a poco a poco, si scopre un gruppo non privo di caratteristiche interessanti, prima fra tutte una dinamicità mica da ridere data anche da un batterista fantasioso capace di ottimi rallentamenti bilanciando così molto bene i molti momenti di violenza estrema.
Abbastanza frequenti risultano essere le derivazioni thrash, ravvisabili, a titolo di esempio, nei mid-tempo perfino groovy di “Legion Front” o nel lungo finale in tupa-tupa più da headbanging della conclusiva “Heathen Resistance”, nella quale poi non mancano influenze più marcatamente death metal mentre “Cold Gravel Grave” è attraversata anche da mefitici rallentamenti molto à la Hellhammer/Celtic Frost. Rimanendo poi in territorio più puramente black metal, c’è qui e là qualche arpeggio raggelante, persino qualche riff in bending tipico del metal estremo di oggi e… e insomma, per quanto barbari come non mai, i Front riescono a variare bene il discorso anche con delle soluzioni imprevedibili se non addirittura sperimentali, come quando, per un pezzo come “I Am Death”, se ne escono con una freddissima e percussiva intro industrial-militaresca degna degli Arditi!
Se poi parliamo del comparto vocale, allora le “soluzioni imprevedibili” diventano ancor di più. Fate conto infatti che il cantante solista è Kaosbringer, il quale viene supportato nei cori dagli altri due membri e aiutato per giunta dall’ospite Lux Tenebris proveniente dagli Aegrus. Ne consegue una babele vocale di ampio respiro che va da urla anche torturate se non strozzate perfino à la Chris Reifert degli Autopsy a grugniti, da voci addirittura maialesche ai quasi immancabili “UGH!” di fischeriana memoria. La cosa assurda è che qui e là ci sono anche dei trascinanti cori da gang – che in gruppi di tal fatta sono rarissimi – e se poi li accompagni magari con degli “OI!” in cagnesco da skinhead come in “Kypck”, allora la cosa diventa ancor più strana e interessante incorporando quindi nel proprio suono pure influenze, appunto, punk/OI!.
Ecco, in definitiva il “Sovraccarico di Ferro” composto da otto pezzi per 36 minuti dei Front convince su tutti… i fronti amalgamando benissimo la violenza più inenarrabile con una certa imprevedibilità e dinamicità unita a un’apocalittica atmosfera guerresca. Fra i brani migliori, mi sentirei di citare “Wargods Unbound”, che ha già un attacco memorabile visto che parte con un basso grezzissimo seguito da un odioso “WORLD WAR ATTAAAACK” per poi presentare l’unico, peraltro scatenato, assolo di chitarra del disco; “Kypck”, che ha una parte centrale molto più atmosferica del solito; e l’articolata e imprevedibile “Tribunal Of Terror”, non priva di un riffing meno oltranzista. Detto anche della produzione chiara ma “underground” dell’album, il war black metal dei Front non presenta difetti degni di nota, al massimo delle parti soliste di chitarra che potevano essere sfruttate decisamente di più visto l’ottimo risultato in “Wargods Unbound”. Poco male, ‘sto disco si candida a essere uno degli album estremi più belli del 2016… almeno per le mie orecchie stuprate da cotanta piacevole distruzione!

Tracklist:

1 – Defiance
2 – Legion Front
3 – I Am Death
4 – Wargods Unbound
5 – Kypck
6 – Tribunal of Terror
7 – Cold Gravel Grave
8 – Heathen Resistance

Line-up:

Kaosbringer – voce
Lux Tenebris (ospite) – voce
Von Bastard – chitarre/basso/voce
Revenant – batteria/voce

FaceBook: https://www.facebook.com/legionfront/timeline
BandCamp: https://frontofficial.bandcamp.com/releases
Etichetta Iron Bonehead Productions – http://www.ironbonehead.de

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