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Incredibile! Questo è il terzo disco consecutivo che recensisco nel quale compare come musicista l’instancabile Ash Thomas! Ma, in tal caso, si tratta di un progetto altrui, visto che i Crucified Mortals sono nati nel 2001 per volere del 15enne super-appassionato Craig Horval che, facendo tutto da solo, nello stesso anno registrò il demo “Hang Up To Die” usufruendo però di una drum-machine non essendoci sulla piazza un batterista disponibile per un progetto del genere, anche perché, a dirla tutta, quelli non erano ancora tempi maturi per un forte ritorno alla vecchia scuola. Passarono tre anni di assoluto silenzio discografico e la sua creatura diede alle stampe l’EP “Converted By Decapitation” (Stigmatized), con il quale i Crucified Mortals divennero un vero e proprio gruppo composto stabilmente da ora in poi dal cantante/chitarrista Craig Horval, dall’altro chitarrista Zack Rose (poi nei Nekrofilth e nei Nunslaughter) e dal batterista polacco 33enne Sebastian Dzialuk mentre il ruolo di bassista session fu ricoperto nient’altro che da Novy dei Vader. Ma, dopo una lunghissima gavetta fatta di interminabili demo, split e fuffa varia in puro stile underground, i nostri realizzarono solo nel 2011 il loro primissimo, omonimo, album per la ceca Doomentia Records, composto essenzialmente dai vecchi brani del gruppo. E adesso, dopo altri tre anni senza nessuna nuova produzione, siamo arrivati al secondo album, “Psalms Of The Dead Choir”, in uscita il 28 Ottobre per la rinomata Hells Headbangers Records il quale vede i Crucified Mortals come un semplice duo con alla batteria, appunto, Ash Thomas, in forze ormai dal 2012.
Allora, l’ottimo “Psalms Of The Dead Choir” si compone di nove pezzi (compresa l’intro “{“), alcuni dei quali vecchissimi come “Kill Upon Command” e “Bringer Of Death”. La musica quivi contenuta è un thrash metal rigorosamente vecchia scuola sì dinamico ma allo stesso tempo bello violento anche perché tendente al death metal. Ciò grazie per esempio a qualche blast-beat qui e là e ad alcuni riff palesemente death (specie in un pezzo come “Kill Upon Command”) mentre Craig, con i suoi rochi grugniti e i suoi improvvisi e spettrali falsetti (per quanto rari), è artefice di una prestazione vocale intensissima. In generale, i Crucified Mortals mi rimandano moltissimo a gruppi ancor più oltranzisti come i Cemetery Lust.
Giusto, “ancor più oltranzisti”. Dico questo perché i Crucified Mortals sono ben più profondi e fantasiosi di quanto possano apparire a primo acchito. Ecco, prendete per esempio gli assoli incredibilmente melodici di “Dusk Of The Advent”, oppure la complessa “Into Eternity”, lunga persino quasi sei minuti nei quali Ash Thomas azzarda delle partiture più complicate della media con il risultato di rendere mai banali anche pezzi come “Ominous Creatures”, di sicuro il più violento del lotto con i suoi insensati attacchi à la “Witchhammer” dei Sodom. E senza considerare poi quelle super-efficaci pause con relative ripartenze da infarto presenti qui e là nell’album.
Ecco così un album di brutale thrash metal vecchia scuola che però ha moltissimo: violenza e intensità a profusione, melodia, complessità, grezzume e tecnica per un incrocio assassino fra gli Slayer e il thrash metal tedesco. Un bel “9” per “Psalms Of The Dead Choir”, un altro bel disco di cui vantarsi per Ash Thomas, e l’ennesimo assalto centrato per un gruppo della super-metallica Cleveland (Ohio)!
Tracklist:
1 – { (intro)
2 – Traitor
3 – Behind the Lurid Mask
4 – Dusk of the Advent
5 – Ominous Creatures
6 – Into Eternity
7 – Kill upon Command
8 – Hideous
9 – Bringer of Death
Line-up:
Craig Horval – voce/chitarre/basso
Ash Thomas – batteria
BandCamp: http://crucifiedmortals.bandcamp.com
FaceBook: http://www.facebook.com/crucifiedmortals
Etichetta Hells Headbangers Records – http://www.hellsheadbangers.com