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“Mostrami un leader che non scenda a compromessi Mostrami un leader affinchè la speranza non muoia mai… Abbiamo bisogno di un eroe questa volta…”. Quando una delle più importanti alternative metal bands al mondo decide di promuovere il nuovissimo disco con un singolo e brano di apertura come l’appena citata “Show Me A Leader”, a un mese dalle cruciali elezioni politiche americane, ci sono buone possibilità che il pezzo, nonostante l’apatia dei mass media verso il rock duro, ottenga tutto l’airplay che gli Alter Bridge meritano.
La band americana rappresenta uno dei pochi raggi di luce arrivati ad illuminare la spenta scena mondiale dell’hard & heavy nell’ultimo decennio, che ha prodotto ben pochi nuovi acts in grado di raccogliere il testimone dai grandi nomi del passato. Giunti al quinto album, con questo “The Last Hero” gli Alter Bridge evocano, con un pizzico di furbizia, la speranza dell’arrivo di un eroe a salvare un mondo sull’orlo del precipizio, uno scenario che non può non far pensare all’immaginario superoistico, il business di maggiore successo prodotto a livello mondiale nell’ambito dell’entertainment (ovviamente made in USA).
Al di là di queste scelte, che i maliziosi definirebbero di marketing, al solito c’è davvero tanta buona musica e grande tecnica esecutiva in un album della formazione capitanata dal duo Tremonti-Kennedy. La produzione di Michael “Elvis” Baskette (il mastering è a cura di Ted Jensen) è bombastica e dai toni cupi e riesce perfettamente a dipingere un panorama decadente che rispecchia in pieno il mondo in cui viviamo.
Per le atmosfere ed il sound ultracompresso, certi brani ricordano le cose più melodiche realizzate dai Nevermore una quindicina di anni fa, ma laddove Warrel Dane vedeva tutto nero, gli Alter Bridge sotto sotto non perdono mai la voglia di sperare e di credere in certi valori un po’ perduti. Oltre all’impatto del brano di apertura sono davvero molti i pezzi che meritano una menzione. La successiva “Writing On The Wall” è baciata da melodie catchy e dal talento di Myles Kennedy nei vocalizzi dando subito l’impressione che l’album sarà di facile assimilazione. E’ una sensazione che ci viene confermata dalla quarta traccia, “My Champion”, testo da feelgood story che ricorda come si possa vincere anche dopo una caduta, per un brano destinato a diventare un arena rock anthem sulla falsariga di “Rise Today”.
Con “Poison In Your Veins” si torna su coordinate metalliche, anche se la pesantezza del brano viene sempre stemperata dalle melodicissime linee vocali create dalla voce cristallina di Kennedy. “Cradle To The Grave” è la prima ballad del disco, doppiata dopo un paio di brani da “You Will Be Remembered”, un altro ambito compositivo nel quale gli Alter Bridge eccellono. Tra i due lentoni da ricordare è l’up tempo rock di “Losing Patience”, con l’ennesimo refrain orecchiabile che potrebbe garantire un singalong notevole dal vivo.
Verso il finale del disco resta impressa nella nostra mente anche “Island Of Fools”, dotata di grande dinamismo ed il riffing oscuro ma cromato di Tremonti, un’altra composizione che dal vivo potrebbe sprigionare un’energia devastante. La mia curiosità, giunti a questo punto del disco, sta nel testare la validità della suite del disco, il pezzo epico che gli Alter Bridge piazzano in ogni loro album. La titletrack di “Blackbird” rimane l’apice compositivo e punto di riferimento della band per ispirazione e quel quid di magia che rende certi brani immortali. Con la titletrack di “The Last Hero” i nostri non arrivano a quei livelli di intensità pazzeschi ma ci si avvicinano. Tirando le somme, se con “Blackbird” avevano composto un vero e proprio capolavoro e con “Fortress” si erano spinti a tratti verso strutture più heavy e complesse, questa volta gli Alter Bridge, con le loro melodie contagiose, ci hanno ridato la speranza. Abbiamo bisogno di un eroe questa volta…
Tracklist:
01. Show Me A Leader
02. The Writing On The Wall
03. The Other Side
04. My Champion
05. Poison In Your Veins
06. Cradle To The Grave
07. Losing Patience
08. This Side Of Fate
09. You Will Be Remembered
10. Crows On A Wire
11. Twilight
12. Island Of Fools
13. The Last Hero
Line-up:
Myles Kennedy (Voce, Chitarra)
Mark Tremonti (Chitarra, Cori)
Brian Marshall (Basso)
Scott Phillips (Batteria, Percussioni)
Sito ufficiale: https://www.alterbridge.com/
Facebook: https://it-it.facebook.com/alterbridge
Etichetta Napalm Records – http://label.napalmrecords.com/