Frontiers Metal Fest (Primo Bonali e Elio Bordi)


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Il prossimo 30 ottobre, al Live Club di Trezzo sull’Adda (MI), avrà luogo la prima edizione del Frontiers Metal Festival, evento organizzato dall’etichetta italiana Frontiers. Cosa ci aspetta in questa prima edizione? Come è nata? Sarà la prima di una lunga (e speriamo fortunata) serie? Rimarrà anche il Frontiers Rock Fest? A queste e ad altre domande risponde l’organizzatore del festival Primo Bonali con l’apporto di Elio Bordi di Frontiers Records. Buona lettura!

FRONTIERS METAL FEST – 30 ottobre 2016 – Live Club Trezzo (MI)

Primal Fear
Labyrinth
Vanden Plas
Secret Sphere
DGM
Lords Of Black
Trick Or Treat

Ciao Primo e ciao Elio, benvenuti sul nostro sito, è un piacere ospitarvi! Il 30 ottobre al Live Club di Trezzo avrà luogo il primo FRONTIERS METAL FEST. Quando è nata l’idea e quando ha cominciato a concretizzarsi?

Primo Bonali: Ciao Alessio, grazie per l’invito. A dire il vero, l’idea di creare un Metal Festival, da accostare al nostro “Frontiers Rock Festival”, era da un po’ che ci passava per la mente; sia perché abbiamo, nel roster Frontiers Records, bands un po’ più heavy che avrebbero trovato con difficoltà posto nel nostro classico Rock Festival, sia perché gli stessi fans ci richiedevano da tempo un Festival di questo genere. Devi sapere poi che all’interno di Frontiers Records c’è una frangia di “metallers” (Elio Bordi, in primis) che scalpitavano da tempo per creare un evento di questo tipo, ed alla fine il buon Serafino Perugino (presidente di Frontiers) si è dovuto arrendere alle pressioni dei suddetti… hahaha! Il passo successivo è stato quello della scelta delle bands, mentre tutto il resto (scelta location, team di lavoro, etc) è venuto da sé, potendo contare sulle esperienze precedenti con il nostro Rock Festival.

Naturalmente il Frontiers Metal Fest segue l’onda dei Frontiers Rock Fest, che contano ad oggi tre edizioni. Come sono stati i riscontri dei Rock Fest nel corso degli anni? Vi aspettavate più persone o nel complesso i numeri reali erano quelli preventivati?

Primo Bonali: Frontiers è nata come label e si è sempre occupata di dischi, produzione, distribuzione e grafica, ma mai di eventi Live. Il “Frontiers Rock Festival” di tre anni fa è stata una sorta di “prima volta” (e che prima volta!), quindi c’era un’idea di base , o meglio un’aspettativa, che naturalmente ha dovuto scontrarsi con i dati reali. Onestamente – visto il bill stellare che abbiamo messo in piedi per la prima edizione del “Frontiers Rock Festival” – un’affluenza maggiore ce l’aspettavamo; ma tant’é. I numeri del pubblico interessato ad un evento come questo (in ambito Hard-Rock ed AOR) sono quelli, numeri confermati anche dalle edizioni successive; diciamo che ora lavoriamo con una base di partenza piuttosto solida e consolidata e cerchiamo di incrementare, di anno in anno, l’affluenza, in base alle scelte effettuate sulle bands coinvolte. Il “Frontiers Metal Festival” è anch’esso una sorta di “prima volta”, visto che il pubblico sarà, in buona parte, differente. Anche in questo caso, quindi, abbiamo un’idea di base; saranno poi i dati di vendita finali a farci capire se eravamo lontani o vicini alla realtà…

Frontiers_Metal_Festival_Manifesto

Come mai avete deciso di puntare ancora sul Live Club di Trezzo? Quali sono i punti di forza del locale?

Primo Bonali: In generale penso che il “Live Club” sia uno dei locali indoor migliori d’Italia per i live-shows. Conoscendo bene la “venue”, quando tre anni fa i ragazzi di Frontiers Records (con cui collaboro da tempo) mi chiesero di mettere in piedi un Festival per conto loro, sviluppato su più giorni e con una tipologia ben precisa (spazio riservato per VIP, possibilità di un’area esterna, un palco ampio, etc.) il primo locale a cui ho pensato è stato proprio il “Live Club”. Il fatto che il locale non si trovi all’interno di Milano ma è raggiungibile solo con auto o mezzi pubblici (MM2 fino al capolinea Gessate e poi pullman locali) è compensato dal fatto che non ci sono problemi di parcheggio ed è facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale di Trezzo Sull’Adda. All’interno lo spazio è piuttosto grande, lo stage è ampio ed è collocato ad una giusta altezza in modo da permettere a tutti una ottima visione, e soprattutto sia l’impianto audio che quello luci sono all’altezza dei migliori standard europei. Inoltre, la zona esterna all’aperto permette di rilassarsi tra uno show e l’altro, elemento fondamentale soprattutto in Festival lunghi un intero giorno, come il nostro. Davvero non penso ci sia di meglio in giro.

La Frontiers è specializzata in hard rock e in AOR, generi nei quali ha sotto contratto il top nel mondo (Journey, Asia, Yes, Stryper, Whitesnake, Toto, Foreigner, Boston, Uriah Heep, ecc.ecc.). Nel metal invece tendenzialmente ci sono parecchi gruppi italiani ma pochi esteri (Primal Fear, Vanden Plas, Seventh Wonder, Jorn Lande ecc.). C’è l’intenzione nei prossimi anni di allargare il panorama metal o pensi che per il momento sia un’ipotesi non prevista?

Elio Bordi: Non so se quello che dici corrisponde esattamente alla situazione attuale, ma in generale ti posso dire che non ne facciamo di certo una scelta di preferenze territoriali. Mettiamo sotto contratto band che ci piacciono, tutto qui. Il fatto che ultimamente sia capitato in particolare a band italiane è semplicemente una coincidenza, così come ci potrà essere una coincidenza opposta in futuro, che le band del nostro Paese siano in minoranza. Tutto qui.

Torniamo al festival: per un certo periodo il biglietto è stato venduto ad un prezzo più basso, mi sembra un buon modo per fronteggiare la crisi. Come è stata accolta la cosa? Le prevendite sono finora positive?

Primo Bonali: Vari Festival europei hanno da tempo adottato questa formula ed anche noi quest’anno (prima volta assoluta per i nostri Festival !) abbiamo deciso di mettere in pratica l’idea. La formula è giusta: chi è sicuro di partecipare, può investire fin da subito i propri soldi, risparmiando ed assicurandosi un biglietto (caso mai l’evento andasse esaurito). Anche se – a dire il vero – non a molti piace il fatto di spendere per un evento ancora lontano nel tempo. Al momento abbiamo venduto un numero di biglietti abbastanza vicino a quanto ci aspettavamo. Sappiamo però che è l’ultimo mese di prevendite a fare la differenza in questi eventi. Quindi… forza e coraggio! Noi vi aspettiamo numerosi !

Al festival i Labyrinth suoneranno tutto “Return Of Heaven Denied”, il loro album più conosciuto. Come mai questa idea così particolare?

Elio Bordi: Sono sempre stato un grande ammiratore e appassionato della musica dei Labyrinth, in particolare del primo EP “Piece Of Time” e dei successivi due album “No Limits” e “Return To Heaven Denied”, trovo che siano uno dei punti più alti raggiunti in ambito metal in Italia e lavori fondamentali per lo sviluppo e la crescita della scena. Detto questo, quando abbiamo capito che la reunion con Roberto Tiranti era cosa fatta, ci è sembrato giusto e doveroso dare spazio e omaggiare proprio in occasione del Frontiers Metal Festival quell’album, immagino presente in quasi tutte le discografie di chi segue il power metal o comunque il metal melodico. Un concerto unico, emozionante e credo irripetibile. Per chi ama la band sa benissimo di cosa parliamo. Per chi invece non ha mai avuto il piacere di ascoltare i Labyrinth, credo sia l’occasione migliore. La band torna sulle scene più in forma che mai, con una line-up di stelle come Oleg Smirnoff alle tastiere, John Macaluso alla batteria e Nick Mazzucconi al basso, oltre ovviamente a Roberto Tiranti, Olaf Thorsen e Andrea Cantarelli.

Te lo staranno chiedendo un po’ tutti e forse non sai nemmeno la risposta: pensi che il Frontiers Metal Fest possa diventare un appuntamento annuale?

Primo Bonali: Parlare di un “Frontiers Metal Festival” 2017 quando non si è ancora svolta la prima edizione è, in effetti, un po’ prematuro; comunque, si, l’idea è proprio quella: un evento che si potrà ripetere anno dopo anno, come il suo “fratello maggiore”, il “Frontiers Rock Festival”. Sarà, come sempre, il pubblico a deciderlo. Noi ci abbiamo messo finora e ci metteremo sempre tutta la nostra passione, forza, competenza, allegria e disponibilità nel farlo. I numeri però non si inventano. E se i conti torneranno (come tutti speriamo), saremo più che felici di mettere in piedi un’altra edizione Metal nel 2017.

Al giorno d’oggi ci sono tanti festival in Italia (proprio recentemente abbiamo avuto il Metalitalia Fest, il Melodic Rock Fest e lo SpazioRock Fest) è un bene per la scena o pensi che i metallari siano costretti a scegliere?

Primo Bonali: Non penso che i Festival che hai citato si facciano diretta concorrenza tra di loro: il “Metalitalia” si rivolge ad un pubblico più estremo ed il “Melodic Rock Fest” accoglie un’audience più melodica ed AOR-oriented; il solo “Spazio Rock Fest” ha, in effetti, più di un punto di contatto con il nostro “Frontiers Metal Festival”, anche se, nello specifico, loro hanno puntato su bands dall’accento più Power/Epic, mentre noi abbiamo dato voce anche all’Heavy Metal classico, da un lato (con bands come Primal Fear, Lords Of Black), ed al Power/Prog, dall’altro (DGM, Vandenplas). Peraltro, i promoters degli eventi che hai citato sono amici, quindi c’è totale collaborazione anche da questo punto di vista. In generale penso che una proposta numerosa e variegata significa soprattutto che la scena sia viva ed attiva. Il segnale è quindi positivo. Certo, poi i soldi sono sempre quelli ed, in tempi di grande offerta, occorre fare delle scelte. Comprensibilissimo. Ti posso dire che, proprio per questo motivo, da parte nostra abbiamo cercato di tenere il prezzo del biglietto più basso possibile, compatibilmente con le spese sostenute per le sette bands partecipanti e per l’organizzazione dell’evento.

Leggiamo nel bill che i Labyrinth sono sopra ai Vanden Plas e Secret Sphere e DGM sono sopra ai Lords Of Black. Mi sembra un buon modo per far capire che il metal italiano non teme confronti con l’estero, che dici?

Primo Bonali: Penso che il complesso di inferiorità rispetto alle bands Metal straniere, complesso che ha dominato la scena per tutti gli anni ‘80 e ‘90 sia scomparso da tempo; basti pensare al successo internazionale di gruppi come gli stessi Labyrinth ed i DGM, i Rhapsody o i Lacuna Coil (tanto per citare le prime che mi vengono in mente) nonché di artisti acclamati in ambito Metal ed Hard Rock internazionale come Michele Luppi, Fabio Lione, Alessandro Conti, Alessandro Del Vecchio, e vari altri (ed anche qui, sorry se non ho citato qualcuno). Per entrare nello specifico, la scelta della posizione delle bands nel bill è stata ponderata e presa per una serie di motivi. Quello dei Labyrinth sarà uno show davvero speciale, un rientro in grande stile in cui – come detto – la band suonerà per intero “Return” (oltre ai loro principali successi) e verrà registrato un DVD “ad hoc” per una futura release internazionale. Pensiamo sia uno dei punti di maggiore forza dell’intero Festival, per cui la posizione attribuita è venuta di conseguenza. Discorso analogo per i DGM, che registreranno un DVD live presentando il meglio del proprio repertorio. Insomma, un motivo in più per esserci, no?

L’intervista è finita, ti ringraziamo per lo spazio che ci hai dedicato, chiudi come vuoi e appuntamento il 30 ottobre al Live Club di Trezzo Sull’Adda (MI) per il primo FRONTIERS METAL FEST! Noi ci saremo!

Primo Bonali: Ti ringrazio per lo spazio che ci hai concesso. L’invito è ovviamente quello di partecipare al nostro Festival, anzi alla nostra FESTA, visto che sarà proprio quello: sorrisi, birra, pacche sulle spalle, volume e tanto tanto HEAVY METAL! Ci vediamo il 30 Ottobre!!!!

Sito del festival: http://www.frontiersmetalfestival.com
Facebook del festival: https://www.facebook.com/frontiersmetalfestival
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1588553831450760/
Sito Frontiers Records: www.frontiers.it

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