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03/12/2016 : Vision Divine + Minraud + Imago Imperii + Overdose (Alchemica Club – Bologna)
Ad aprire ai Vision Divine all’Alchemica Music Club di Bologna tre opening act di generi molto diversi tra di loro, di cui due alle prese con i release party dei rispettivi loro album.
I primi a salire sul palco sono i veronesi Overdose che propongono un grunge in puro stile anni ’90, fortemente influenzati dai primi Nirvana, Smashing Pumpkins e Queens Of The Stone Age. Il power trio è unito, la voce graffiante di Teo cantante e chitarrista della band è ben accompagnata e supportata dalla batteria di Dave e dal basso di Richard, protagonista indiscusso sul palco. Rimarcabile è il fatto che nonostante il genere non sia innovativo, l’aggressività alle pelli lo rende comunque interessante.
E’ il momento dei nostrani Imago Imperii, freschi di pubblicazione del loro primo full lenght, “Legendaria”. La band si presenta rinnovata nella formazione per 3 / 5. Il frontman Fabio “Gwarner” Guarnieri sale sul palco bardato di mantello ed elmo; la band è estremamente carica, supportata anche da una fedele schiera di fan, alcuni dei quali in perfetta tenuta medievale, che incitano i musicisti durante tutto lo show.
Alla chitarra troviamo Luca “Luke” Fortini, virtuoso della 6 corde in perfetto stile Malmsteeniano, che rinfresca e caratterizza il loro sound, intrecciando le proprie parti con le orchestrazioni di Giovanni “Ivanhoe” Esposito.
Il basso ben presente ma non invadente di Luca Moretti ben si amalgama con le parti di batteria di Alessio Monacelli, rendendo il sound compatto e grintoso. Cinque sono i brani che vengono proposti stasera, tutti inclusi nel loro album d’esordio: “Black Prince” dedicato a Edoardo d’Inghilterra, “The Last Queen Of The Dragons” riferita a Daenerys Targaryen, personaggio della saga fantasy di Martin, “Aleksandr Nevskij” eroe nazionale russo, “Under Siege” riedita per questo disco ma presente anche nel loro primo EP e “Tyrant Is Time” dedicata alla fuggevolezza del tempo.
I trenta minuti di tempo a loro disposizione vengono ben sfruttati: il loro suono, un buon connubio tra Running Wild, Grave Digger, Rage e Domine rende omaggio al sound epic power che tanto ha caratterizzato gli anni ‘90.
Setlist:
Black Prince
The Last Queen Of The Dragons
Aleksandr Nevskij
Under Siege
Tyrant Is Time
Breve cambio di palco e un’altra band nostrana è pronta a calcare le scene dell’Alchemica Music Club. Sono i Minraud, freschi dell’uscita del loro primo disco, “Vox Populi”, concept album incentrato sulla figura di V, della celebre graphic novel di “V per Vendetta”.
I musicisti salgono sul palco per primi, sulle note del monologo tratto dal film omonimo, seguiti da un Alessandro Rubino mascherato come il protagonista della pellicola. La band propone un ottimo progressive metal ispirato a Pain Of Salvation, Ayeron, Shadow Gallery e Fates Warning.
Il gruppo, sebbene di recente formazione, non dimostra incertezze sia dal punto di vista tecnico che da quello scenico. Alessandro Rubino, già membro dei Simple Lies, alla voce è un cantante tecnico e preparato, Michele Di Lauro intreccia melodie con le tastiere di Giuseppe Barile, mentre alla sezione ritmica abbiamo un ottimo Enrico Brazzi al basso e Michele Panepinto alla batteria, già membro dei prog metallers Vitriol, che non indugia sulle pelli.
I brani proposti stasera sono quattro, tutti ovviamente presi dal loro disco: “Ms. Justice”, “Burning Dolls”, “The Salt Flats” e “Domino Effect”, quest’ultima della durata di ben dieci minuti. Scelta particolare, ma azzeccata visto l’effetto che ha sortito conquistando il pubblico presente.
Setlist:
Mrs. Justice
Burning Dolls
The Salt Flats
Domino Effect
Terminata l’ultima nota ed effettuato il cambio di palco di rito è il momento degli headliner della serata, i toscani Vision Divine. Parte l’intro e la salita sul palco del nuovo arrivato Mike Terrana dietro alle pelli crea un’ovazione di gioia del pubblico.
Da subito si nota la carica esplosiva con cui si presentano con la opener dell’ultimo album “The Dream Maker”, forse un pelo penalizzata da dei suoni che all’inizio non sono ottimali, ma che vengono bilanciati subito dopo con la seguente “Beyond The Sun And Far Away”, anche questa tratta dalla loro ultima fatica.
Segue poi una spettacolare “God Is Dead”, brano preso da “The Perfect Machine” e cantato su disco da Michele Luppi, ma che viene egregiamente interpretato da un Fabio Lione veramente in forma e carico, perfettamente a suo agio nell’esecuzione.
La scaletta alterna brani recenti a brani più datati in modo ben bilanciato, inframezzando ad alcuni brani tratti da “Destination Set To Nowhere” del 2009 una splendida “Colours Of My World”. E’ il momento che molti stavano aspettando, il palco si svuota e restano solamente il drummer a stelle e strisce e la sua batteria a cui la band dedica un momento da protagonista; l’assolo di batteria è potente e il pubblico rimane attonito ad ammirare cotanta maestosità.
Nella seconda parte del set si torna indietro nella storia della band fino a “Send Me An Angel” a cui è affidata la chiusura della serata.
Ottima prestazione di tutti: Alessio Lucatti alle tastiere carico e incisivo, Olaf appare divertito e soddisfatto della reazione del pubblico mentre sfodera la sua tipica padronanza e precisione nelle proprie parti, Federico non particolarmente protagonista ma ineccepibile dal punto di vista esecutivo e Andrea che dimostra di avere un’ottima alchimia con Mike creando il tappeto ritmico perfetto; sempre impressionante il drumming di Terrana, la cui presenza dà un tocco di internazionalità ad una band che ha ricevuto riconoscimenti in tutto il globo.
La conclusione di una bellissima serata come questa è il post concerto, nel quale tutti i Vision Divine si sono dimostrati molto affabili, non disdegnando foto autografi e chiacchierate con i loro fan. Bravi.
Setlist:
Intro + The Dream Maker
Beyond The Sun And Far Away
God Is Dead
The Streets Of Laudomia
Streets Of Life
Colours Of My World
Violet Loneliness
–Drum Solo–
Mermaids From Their Moons
Message To Home
The House Of The Angels
Taste Of A Goodbye
Send Me An Angel
Outro
Live report e foto di Paolo Nocchi. Di seguito altre foto della serata.
Overdose:
Imago Imperii:
Minraud:
Vision Divine: