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29/11/2016 : Lacuna Coil + Forever Still + Genus Ordini Dei – Zona Roveri (Bologna)
Ultima data del tour italiano dei LACUNA COIL, che in questo 2016 li ha visti uscire con il nuovo album “Delirium”, ben accolto dal pubblico e che ha permesso loro un tour promozionale da headliner negli USA e in altre parti del mondo. Assieme alla band di Andrea Ferro e Cristina Scabbia abbiamo una delle ultime novità in casa Nuclear Blast (trattasi dei danesi FOREVER STILL) e una band di apertura tutta italiana, i GENUS ORDINIS DEI da Crema. A voi il report!
Giungo alla Zona Roveri in tempo per la band di apertura, i Genus Ordinis Dei, che ho avuto il piacere di intervistare nel pomeriggio. Dopo la piacevole chiacchierata è il momento di vederli in azione.
La giovane formazione di Crema sembra avere un’ottima impostazione scenica e sonora sul palco: sono carichi, decisi e in poco meno di un’oretta ci regalano uno show degno di nota. Bello il loro stile, molto originale a mio avviso, che fonde il symphonic death a tinte metalcore ed epic metal. Infatti, sono assai presenti parti orchestrali nei loro brani.
La scaletta è rapida e decisa. La formazione porta a termine lo show nonostante qualche problema tecnico: come ad esempio la misteriosa scomparsa dei piatti grandi della batteria, forse a causa di uno scherzo mi sembra di capire.
Unico punto debole dello show è il comparto sound. Si distingue a fatica la sezione ritmica, le chitarre hanno volumi esagerati e la voce in alcuni tratti si percepisce appena. Questo è un problema sicuramente non dovuto all’acustica del locale (considerando le band successive) e alle capacità della band, a mio avviso molto valide, ma conseguenza forse di un poco accurato ed elaborato soundcheck.
Di seguito la set list completa:
You Die In Roma
Embracing The Earth
Halls Of Human Delights
The Flemish Obituary
Red Snake
Roots And Idols Of Cement
È il turno della band danese Forever Still, formazione mista (due elementi maschili e due femminili) tra cui spiccano le due “Maja” (la cantante e la batterista hanno lo stesso nome), rispettivamente alla voce e alla chitarra.
Stavolta il sound è ottimo e i volumi sono impostati a regola d’arte (e mi tolgo ogni dubbio sui problemi legati alla band precedente). Si aprono le danze con “The Last Days”, brano datato 2014. Fin da subito si notano la grinta e le capacità tecniche della giovane band.
Lo show sarà maggiormente incentrato sui brani del loro primo full lenght “Tie Down”, uscito per Nuclear Blast lo scorso ottobre. Seguono, infatti, la grintosa “Awake The Fire” e la melodica “Miss Madness”.
La formazione ci regala un’oretta di buona musica, con un’ottima prestazione vocale della frontwoman Maja Shining, più affine come stile agli headliner della serata, ovviamente senza nulla togliere alla band precedente.
A mio avviso la band ha un bel sound per un gothic semplice e orecchiabile, senza troppe pretese, che il pubblico sembra apprezzare. La serata termina con la potente, seppur breve “Scars”, “first track” dell’album in precedenza citato.
Alla fine della serata, le due Maja accoglieranno con grande sorpresa i loro fan al banco merchandise per foto e autografi. Sicuramente era doveroso vederli dal vivo per apprezzare a pieno le loro notevoli capacità. Promossi!
Ecco di seguito la setlist completa:
The Last Day
Awake The Fire
Miss Madness
Fight
Once Upon a Nightmare
Breathe In
Save Me
Scars
E’ giunto oramai il momento degli headliners della serata, i nostrani Lacuna Coil. La scenografia è di un “Sanatorium” con tanto di gabbie, manichini e camicie di forza. La band fa il suo ingresso on stage con “Ultima Ratio”, uno dei brani del nuovo album “Delirium”, con Cristina Scabbia in gran forma; già da qui si comincia a percepire il cambio di rotta vocale del singer Andrea Ferro, meno melodia e più growl, stile che a mio avviso è più adatto a quest’ultimo.
Seguono la melodica “Spellbound”, datata 2009 e “Die And Rise” tratta dal più recente album “Broken Crown Halo”. Personalmente trovo la band molto migliorata sia scenicamente che tecnicamente. Ho avuto la fortuna di assistere ai loro show numerose volte e questa è una di quelle serate che non dimentichi facilmente.
Il locale non è molto spazioso, il pubblico non eccessivo, dato le quattro date lungo lo Stivale, ma comunque la formazione riesce a dare il meglio di se stessa. A differenza di altri loro concerti in cui era solito vederli in un look molto gotico, stasera domina la teatralità e il tema “manicomio horror”: camicie di forza, ferite e tagli finti, un Marco Coti Zelati in veste di clown malefico, che ricorda molto Captain Spaulding de “La Casa Dei 1000 Corpi” di Rob Zombie, quasi a voler omaggiare quest’ultimo. Notevoli anche i nuovi arrivi Diego Cavallotti e Ryan Blake Folden, rispettivamente alla chitarra e batteria.
La serata prosegue con vecchie e nuove hits da “Heaven’s A Lie” a “Blood Tears Dust” – quest’ultima estratta sempre da “Delirium” – “The Ghost Woman And The Hunter”, “Trip The Darkness”, “Our Truth” ecc. Non manca nella setlist la cover dei Depeche Mode, “Enjoy The Silence”, brano che nel 2006 – a mio avviso – ha portato la band al cospetto del grande pubblico del Rock in Italia, mentre erano già musicisti affermati e collaudati Oltreoceano.
Altro momento particolare della serata è stato l’arrivo delle band di supporto on stage (con tanto di diretta Facebook) per urlare tutti insieme “We Fear Nothing” sulle note del brano “Nothing Stands In Our Way”, tratto dal penultimo album sopracitato. La serata termina con “House Of Shame”, primo singolo del recentissimo “Delirium”.
Ottimo il sound, ottima la scenografia e tecnicamente impeccabili, capaci di intrattenere il pubblico per un’ora e un quarto, forse unica nota dolente della serata, visto che mi aspettavo uno show più lungo.
Cosa si può dire se non che i Lacuna Coil, l’orgoglio del metal italiano nel mondo, stasera hanno dato prova di essere all’altezza di un tale successo. Speriamo in un futuro sempre più roseo e groovy! Stay Metal!
Ecco la setlist completa:
Ultima Ratio
Spellbound
Die & Rise
Heaven’s a lie
Blood, tears, dust
Ghost in the mist
The ghost woman and the hunter
Trip the darkness
Downfall
You love me cause I hate you
Our truth
Enjoy the silence
Nothing stands in our way
Delirium
Zombies
The house of shame
Di seguito altre foto della serata, tutte realizzate dal nostro Francesco Longo.
Genus Ordinis Dei:
Forever Still:
Lacuna Coil: