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29/03/2017 : Amon Amarth + Dark Tranquillity + Omnium Gatherum (Estragon, Bologna)
Nuovo tour con annessa una unica data italiana per gli AMON AMARTH. I vichinghi svedesi visitano spesso il nostro Paese e ogni volta la fetta di pubblico che viene conquistata è sempre maggiore. Assieme a loro in questo “Jomsviking European Tour” i Dark Tranquillity – anch’essi ormai di casa in Italia e sempre apprezzatissimi – e i finlandesi Omnium Gatherum, in giro da tanti anni e che possono finalmente godere di una bella (e meritata) vetrina di pubblico.
Si arriva all’Estragon nei tempi prestabiliti (una volta tanto). Stasera la line-up è molto ricca e dal sottoscritto molto apprezzata. Il ghiaccio viene rotto con una band a me quasi sconosciuta: i finlandesi Omnium Gatherum.
Dopo qualche iniziale disguido nel comparto tecnico/audio, la band parte alla grande. Il suono risulta essere abbastanza pulito e tagliente per un melodic death metal che si avvicina molto alle sonorità dei connazionali Children Of Bodom e soprattutto alle prime produzioni dei vicini di casa In Flames.
Una scaletta breve ma d’impatto, totalmente nuova per me, a eccezione di qualche brano ascoltato casualmente in passato. Tecnicamente e scenicamente sono quasi perfetti, tranne che per qualche sbavatura sui suoni e un lavoro non proprio accurato al mixer.
La band è a mio parere una vera e propria rivelazione: personalmente li aggiungerei alle best death melodic band. Voto 9/10.
Setlist:
The pit
Skyline
Frontiers
The unknowing
New Dynamic
New World Shadow
È giunto il momento di una delle big band della serata: gli svedesi Dark Tranquillity, che tornano a calcare il palco dell’Estragon dopo svariato tempo.
Il gruppo è in forma, anche se a causa della durata esigua dello show in questione non hanno avuto lo spazio necessario per dare il massimo.
Aprono lo show con “Force Of Hand” estratta dall’ultimo (a mio avviso) capolavoro discografico “Atoma”.
Il pezzo d’apertura scalda sicuramente gli animi e personalmente l’aver scelto questo pezzo la ritengo una decisione azzeccatissima, per poter promuovere al meglio l’ultimo album.
Segue “The Lesser Faith”, brano tratto dall’album “Fiction”, forse il più rappresentativo degli ultimi decenni della band, che manda in delirio il pubblico più affezionato della band, me compreso.
Il gruppo è carico. Mikael Stanne e soci sembrano essere in ottima forma. La dinamicità sul palco non manca, tanto da fare impazzire il sottoscritto nel pit foto, per riuscire a immortalarli al meglio. Seguono “Atoma”, titletrack dell’ultimo disco e la elaborata “The Science Of Noise”, presente nel penultimo album della formazione.
Lo show prosegue diritto alla meta, cioè quella di stupire il pubblico con uno spettacolare gioco audiovisivo, tra luci e melodie melancoliche che caratterizzano il loro inconfondibile e originale stile.
Viene il turno della melodica e nuova “Forward Momentum”, seguono “Terminus” e “Clearing Skies”. Lo spettacolo termina prestissimo purtroppo con “Misery’s Crown”, capolavoro sonoro tratto dal gioiellino “Fiction”.
Il pubblico ha sicuramente gradito, me compreso, peccato però per l’esigua durata dello show.
Setlist:
Force of Hand
The Lesser Faith
Atoma
The Science of Noise
Forward Momentum
Terminus
Clearing Skies
Therein
The Wonders At Your Feet
Misery’s Crown
Arriva il turno della band più attesa della serata, considerando la quantità di pubblico presente. La scenografia nordica fa da padrona sullo stage, compresa la pedana del drummer, che è un vero e proprio elmo vichingo gigante, con tanto di corna su cui poggia la batteria.
Gli Amon Amarth sono pronti: Johan and company sfoggiano una potenza sonora e scenica inaudita. Il concerto si apre con la poderosa “Pursuit Of Vikings” e il pubblico è già carichissimo.
Seguono la possente e melodica “As Loke Falls” tratta da “Deceiver Of The Gods” e la new entry “First Kill” estratta dall’ultimo spettacolare lavoro della formazione, ovvero “Jomsviking”.
Con “The Way Of Vikings” si manifesta sul palco una battaglia in stile vichingo con guerrieri che indossano armature e alcuni addirittura armati di spade.
Comincio dunque a pensare che lo show all’Estragon, a livello scenografico, sia uno dei migliori della band a cui personalmente ho assistito.
Ho trovato invece la parte tecnica meno entusiasmante: in alcuni punti mi è sembrato di assistere a uno dei concerti dei Metallica a causa della tendenza dei chitarristi, in alcuni brani, a sbagliare diverse note sulla scala.
Tecnicismi e piccole imperfezioni a parte lo spettacolo incanta il pubblico, che alza cori e corna vichinghe in aria, al ritmo delle loro note.
La scaletta va avanti tra potenti riff, scenografie e battaglie vichinghe con brani come “At Dawn First Light”, “Deceiver Of The Gods”, “Death In Fire”, “Father Of The Wolves” e molti altri.
Non può mancare, ovviamente, il momento attesissimo in cui Johan tracanna probabilmente un litro di birra, dal suo enorme corno vichingo.
La setlist si conclude come immaginavo con “Twilight Of The Thunder God”, brano che ha consacrato la band al grande pubblico del metal.
Cosa posso aggiungere? È stato uno show quasi spettacolare, se non fosse per le imprecisioni tecniche dei chitarristi, a cui mi riferivo sopra.
Secondo me questo sarà l’ultimo tour della formazione in piccoli club, considerando la schiera di fans sempre più numerosa pronti ad accoglierli. Non posso non essere contento del fatto che una band del genere abbia un seguito simile.
Ad Maiora!
Setlist:
Pursuit of Vikings
As Loke Falls
First Kill
The Way of Vikings
At Dawn First Light
Cry of the Black Birds
Deceiver of the Gods
Tattered Banners and Bloody Flag
Destroyer of the Universe
Death in Fire
One Thousand Burning Arrows
Father of the Wolves
Runes to my Memory
War of the Gods
Raise your Horns
Guardians of Asgaard
Twilight of the Thunder God
Di seguito altre foto della serata, tutte realizzate dal nostro Francesco Longo.
Omnium Gatherum:
Dark Tranquillity:
Amon Amarth: