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Sono un numero davvero esiguo le band che hanno lasciato un segno indelebile sulla New Wave Of British Heavy Metal, oltre che divenute successivamente fonte d’ispirazione e d’adorazione per una legione di gruppi e di fan: in questo gruppetto elitario vanno sicuramente inseriti i seminali Angel Witch. Correva l’anno 1978 quando Kevin Heybourne – ex Lucifer, monicker quest’ultimo abbandonato un anno prima a causa dell’esistenza di una band omonima che minacciò azioni legali – scelse come nome per il suo nuovo gruppo proprio il titolo dell’ultimo brano che aveva scritto: erano nati gli Angel Witch!
Assestatisi nella lineup a tre elementi che leggete sotto, la band partecipa nel 1980 alla mitologica compilation “Metal For Muthas” con il brano “Baphomet”, arrivando infine a dare alle stampe “Angel Witch”, omonimo album d’esordio che diventerà una delle colonne portanti dell’intera NWOBHM! Poderosi riffs e taglienti assoli di chitarra, ritmiche solide ed efficaci, l’influenza dei Black Sabbath e delle loro atmosfere oscure, il timbro particolare della voce di Kevin ed una tecnica generale ottima sono alcuni tra gli ingredienti che compongono l’heavy metal sulfureo, inquietante ed attraente marchiato Angel Witch, materializzatosi attraverso dieci gemme metalliche di una bellezza unica: l’apice qualitativo della creatività di Kevin Heybourne, autore di tutte le musiche e dei testi.
L’apertura del disco è affidata alla magnifica titletrack e all’altrettanto riuscita “Atlantis”, due brani stratosferici che contengono tutto quanto descritto sopra: impossibile rimanere inerti ai magnetici cori presenti nei pezzi – altro punto di forza del trio albionico – così come è impossibile resistere agli ammalianti assoli ed ai possenti riffs tessuti dalla chitarra. Non accenna a diminuire la tensione con l’articolata e teatrale “White Witch”, pezzo su cui la band alterna abilmente diverse atmosfere, mentre più veloce e diretta è la successiva “Confused”.
Si prosegue con l’ipnotica “Sorcerers”, magico brano che opera un incantesimo su chi ascolta per mezzo della grande interpretazione offerta dalla voce di Kevin e dalla sua sei corde, ben coadiuvate da una sezione ritmica eccellente lungo tutta la durata del disco. Il lato “B” del vinile veniva inaugurato da un arpeggio iniziale che ben presto si tramutava nella robusta e trascinante “Gorgon”, seguita da una “Sweet Danger” non meno efficace in termini di cori e guitarworking.
A seguire ecco l’affascinante “Free Man”: se con questo pezzo viene a galla il lato melodico dell’anima nera degli Angel Witch, con la letale “Angel Of Death” si manifesta quello più malvagio e tenebroso, mentre spetta alla strumentale “Devil’s Tower” chiudere alla grande l’album. Dopo la pubblicazione del disco, avvenuta per l’etichetta Bronze Records, la band venne sciolta e riformata diverse volte, con lineup sempre diverse ma che ruotavano attorno alla figura del fondatore e songwriter Kevin Heybourne. Nel corso degli anni furono rilasciati altri dischi ma, purtroppo per noi, il buon Kevin non saprà più ripetersi ai livelli di questo strepitoso “Angel Witch”, uno dei pochissimi dischi fondamentali per la definizione del genere musicale che tanto amiamo e che non può mancare nella collezione di ogni metallaro che si rispetti!
Tracce:
1. Angel Witch
2. Atlantis
3. White Witch
4. Confused
5. Sorcerers
6. Gorgon
7. Sweet Danger
8. Free Man
9. Angel Of Death
10. Devil’s Tower
Formazione:
Kevin Heybourne – voce, chitarra
Kevin “Skids” Riddles – basso, tastiere
Dave Hogg – batteria
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/angelwitchofficial