LIQUID TENSION EXPERIMENT – Liquid Tension Experiment 3

Liquid Tension Experiment
Titolo: Liquid Tension Experiment 3
Autore: Liquid Tension Experiment
Genere: Progressive Metal
Anno: 2021
Voto del redattore HMW: 9
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Dopo ben 22 anni, uno dei supergruppi più conosciuti nel panorama metal si è riunito ed è tornato con un nuovo album che non ha nulla da invidiare ai precedenti: stiamo parlando di Liquid Tension Experiment 3. Questo non è di certo un sound facile da capire, anzi, ci vorrà più di un ascolto per assimilare e rendersi conto dei tanti cambi ritmici, delle melodie complesse, dei cambi di tonalità, dell’estrema bravura tecnica di questi musicisti, delle emozioni che essi vogliono suscitare e, soprattutto, delle varie sfumature compositive che caratterizzano ogni componente. Gli LTE questa volta ci offrono 8 tracce per un totale di 62 minuti, quattro totalmente scritte da zero, due duetti, 1 jam session ed un meticoloso arrangiamento di un brano classico. 

La prima traccia, “Hypersonic”, ci catapulta nel mondo dell’ipertecnicismo e della velocità, lasciandoci da subito senza fiato e increduli di fronte ad una partenza così frenetica. Portnoy, ha spiegato così questa scelta: “Chi se l’aspetterebbe che un gruppo di ragazzi della nostra età possa ancora suonare così? È come una dichiarazione, siamo tornati”. L’ascolto piano piano ci avvolge e ci intrattiene con diverse atmosfere: ad esempio, quelle di “Beating The Odds”, prima dalle sonorità rock/country e dopo avventuriere, quasi sognanti; poi “Liquid Evolution”, dall’animo un po’ più jazz, dove Levin suona un basso fretless che dà un leggero accento orientale, e ancora il duetto Portnoy/Levin nel brano “Chris & Kevin’s Amazing Odyssey”, dai toni misteriosi e suggestivi, e “Shades Of Hope”, in cui Petrucci e Rudess suonano melodie romantiche e riflessive; inoltre questa ultima traccia è una one take! Come singolo hanno deciso di pubblicare “The Passage Of Time”, prima canzone composta dal quartetto, senza dubbio dai toni più prog metal, dove spesso c’è un virtuoso botta e risposta tra le tastiere e gli assoli serrati di Petrucci. Anche “Key To The Imagination non è da meno: tornano incalzanti i 7/8 tanto amati dalla band, ricche distorsioni e, nuovamente, le melodie orientali appena sfumate, il tutto reso ancora più epico e maestoso grazie agli abili fraseggi di Rudess.

Infine è doveroso porre maggior attenzione alla perla di questo Lp, nonché track più lunga, suonata solo in alcuni live del 2008: “Rhapsody In Blue”, il famosissimo brano del compositore George Gershwin, riarrangiato in maniera impeccabile, passando da momenti onirici a carrellate di note e continui cambi di groove. Qui è possibile notare come Petrucci mostri tutta la sua abilità tecnica, ma anche il trio basso, tastiera e batteria non si risparmiano. 

Nel complesso, chi è amante del progressive, di tecnicismi, ma anche di sonorità più rilassate e distese, di certo non rimarrà deluso dai Liquid Tension Experiment, la superband composta da alcune delle icone più importanti nel mondo del progressive.

Tracce:
1 – Hypersonic
2 – Beating The Odds
3 – Liquid Evolution
4 – The Passage Of Time
5 – Chris & Kevin’s Amazing Odyssey
6 – Rhapsody In Blue
7 – Shades Of Hope
8 – Key To The Imagination

Formazione:
John Petrucci – chitarra
Tony Levin – basso, chapman stick
Jordan Rude – tastiera
Mike Portnoy – batteria

https://www.facebook.com/ltexperiment/
https://johnpetrucci.com/
https://www.insideoutmusic.com/

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