LEAVES’ EYES – The Last Viking Midsummer Edition

Titolo: The Last Viking Midsummer Edition
Autore: Leaves' Eyes
Nazione: Germania
Genere: Power/Folk/Symphonic Metal
Anno: 2021
Etichetta: AFM Records

Formazione:

Elina Siirala – Voce
Alexander Krull – Voce
Thorsten Bauer – Chitarra, Basso
Micki Richter – Chitarra
Joris Nijenhuis – Batteria


Tracce:
  1. Death Of A King
  2. Chain Of The Golden Horn
  3. Dark Love Empress
  4. Serpents And Dragons
  5. Black Butterfly (feat. Clémentine Delauney)
  6. War Of Kings
  7. For Victory
  8. Two Kings One Realm
  9. Flames In The Sky
  10. Serkland
  11. Varangians
  12. Night Of The Ravens
  13. The Last Viking
  14. Break Into The Sky Of Aeon

Tracce:
  1. Death Of A King (instrumental)
  2. Chain Of The Golden Horn (instrumental)
  3. Dark Love Empress (instrumental)
  4. Serpents And Dragons (instrumental)
  5. Black Butterfly (instrumental)
  6. War Of Kings (instrumental)
  7. For Victory (instrumental)
  8. Two Kings One Realm (instrumental)
  9. Flames In The Sky (instrumental)
  10. Serkland (instrumental)
  11. Varangians (instrumental)
  12. Night Of The Ravens (instrumental)
  13. The Last Viking (instrumental)
  14. Break Into The Sky Of Aeon (instrumental)

 
  1. Await Orre’s Storm (soundtrack)
  2. Galeids Of The Væringjar (soundtrack)
  3. Dread Hand’s Fame (soundtrack)
  4. Into The Depths Of Hell (soundtrack)
  5. Chain Of The Golden Horn (soundtrack version)
  6. Land Of The Rus (soundtrack)
  7. The Golden Secret (soundtrack)
  8. Past Wide Plains (soundtrack)
  9. Death Of A King (soundtrack version)
  10. Blazing Waters (2020 version)

Voto del redattore HMW: 7,5/10
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“The Last Viking” è l’ultimo album dei Leaves’ Eyes, uscito a ottobre dello scorso anno; il secondo dopo l’uscita della cantante storica Liv Kristine dalla formazione. Con il precedente, “Sign Of The Dragonhead”, la performance di Elina Siirala non aveva convinto pienamente e così la critica ha recensito con attenzione questo lavoro, che nonostante i miglioramenti non ha fatto pendere l’ago della bilancia. “The Last Viking” è un viaggio nella storia del popolo vichingo, drammi, miti e gloriosi combattimenti. Le idee al suo interno ci stuzzicano l’orecchio, ma non sono nulla di nuovo; la band riesce a mettere insieme più sfaccettature del genere metal senza però farne DI alcuna il suo segno distintivo: ritroviamo tratti inconfondibili di altri artisti della scena power/symphonic/folk come Nightwish, Insomnium, Equilibrium, Sabaton e Xandria, il che rende l’album piacevole ma poco personale.

La traccia che più si differenzia dalle altre è sicuramente “Two Kings One Realm” e non si può negare che il ritornello del duetto con Clémentine Delauney “Black Butterfly” rimanga in testa. Le dosi delle influenze musicali si mischiano in quantità diverse dalla più folkeggiante “Varangians” alle tracce con una punta di power in più, come “War of Kings” e “For Victory”, e all’impronta sinfonica di “Night Of The Ravens”. La canzone omonima dell’album vanta ben dieci minuti di durata e, sebbene presenti i tratti delle sue precedenti, ha il tempo di evolversi verso terreni oscuri e inesplorati.

La midsummer edition, pubblicata sempre da AFM Records, uscirà il 17 settembre ed è un’edizione speciale che contiene l’album originale, la versione strumentale di tutte le tracce e le colonne sonore del documentario “Viking Spirit” in versione Blu-Ray (che esplora il frutto di cinque anni di riprese del mondo vichingo, accompagnandone il racconto audio-visivo con la musica dei Leaves’ Eyes).

La versione strumentale delle tracce del disco per una band che punta molto sull’impronta vocale lo trovo solo un pretesto commerciale, mentre inserire un album con le colonne sonore del documentario sembra una scelta ponderata. Questo terzo CD costituisce un’opera a sé ed è in grado, senza troppe pretese, di evocare grandi scenari storici e atmosfere ricche di pathos. Fatta eccezione per la caratteristica versione acustica di “Chain Of The Golden Horn”, che ricorda le ballate popolari del tempo, e “Blazing Waters”, che riprende i tratti sinfonici dell’album originale, il racconto procede coeso, ricco di speranza in “Galeids Of The Væringjar”, incalzante in “Dread Hand’s Fame”, dalla tensione palpabile in “Land Of The Rus” e nell’epico epilogo “Death Of The King”.

Nel complesso, un prodotto costituito da due opere di partenza che si arricchiscono a vicenda offrendo ai fan del genere, culturale e musicale, uno spaccato completo del popolo vichingo.

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