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Recensione scritta da Fabio Perf.
Ritornano con un album dal vivo i veterani della NWOBHM Tygers Of Pan Tang!
I brani che potrete ascoltare in Live Blood sono stati registrati in Galles, nell’Agosto 2023. L’album è disponibile principalmente in due formati: CD e vinile (con ben 3 tracce aggiuntive). La formazione è quella attuale, con lo storico chitarrista Robb Weir, gli Italiani Jack Meille (voce) e Francesco Marras (chitarra), Huw Holding al basso e Craig Ellis alla batteria.
Il tour è quello di supporto all’ultimo album dei Nostri, Bloodlines, da cui verranno estratti quattro brani. La scaletta è ottimamente bilanciata tra il repertorio più recente della band (quello dall’entrata in formazione del cantante Meille) e i vecchi classici anni ’80.
Una caratteristica rullata di batteria introduce la traccia d’apertura (dopo l’intro di rito) e ci riporta direttamente nel decennio d’oro del Metal con uno dei superclassici della band: “Euthanasia”! Colpisce fin da subito la pulizia del suono che risulta comunque molto “vero” e caldo. La prestazione dei Tygers è encomiabile, con un Marras subito in evidenza alla chitarra solista.
Dall’album “Ambush” viene eseguita un’orecchiabile “Keeping Me Alive”, caratterizzata da un bel riffing di chitarra e un coro di ampio respiro. La roboante “Gangland” non fa prigionieri! Classico iconico e molto amato (anche dal buon Meille, come si sente nell’introduzione) che immagino abbia fatto scatenare i presenti al Patriot (locale in cui si è esibita la band).
Si prosegue con brani dal recente passato: “Edge Of The World” è semplicemente perfetta, con un coro veramente indovinato; durante il singolo “Back For Good” (dall’ultimo “Bloodlines”) Meille interagisce molto col pubblico facendolo cantare. Il brano si presta molto ad essere eseguito dal vivo, risultando molto efficace e coinvolgente. Il basso pulsante di Holding, un riff incalzante e la voce di Meille che ti guida prima suadente, poi esplosiva: semplicemente perfetto!
Non poteva mancare “Only The Brave”, ormai diventato un classico del nuovo corso e che i Tygers dedicano a tutti i loro fan.
La seconda parte del disco è quasi interamente dedicata ai vecchi classici, in cui si torna prepotentemente negli anni ’80. Come ho potuto sperimentare direttamente dal vivo, nel tour di supporto a “Bloodlines” (e in quelli precedenti), i vecchi brani perdono forse un filo della carica e dell’irriverenza che avevano quando i Nostri erano degli agguerriti 20enni, portabandiera della NWOBHM, ma acquistano una maturità e una classe che solo musicisti esperti e di talento sanno scaturire.
“Do It Good”, vero inno generazionale, “Insanity” figlia diretta della New Wave che fu, la rockeggiante “Suzie Smiled”, la leggendaria “Hellbound”…goduria pura!
Live Blood si rivela un disco dal vivo assolutamente pregevole in cui, il vasto repertorio dei Tygers, l’ottima registrazione e l’altrettanto encomiabile prestazione dei musicisti, sono i punti di forza. Se avete continuato a seguire i Tygers Of Pan Tang durante tutti questi anni, apprezzando anche l’ottimo materiale recente, Live Blood non può mancare nella vostra collezione. Assolutamente consigliato anche a chi non conosca ancora la formazione e voglia farsi un’idea di come suonino questi vecchi leoni (pardon…tigri!) della NWOBHM!



