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Solo due anni sono passati da Hammer Of Dawn, disco che non aveva colpito particolarmente e che ci aveva consegnato un gruppo che sembrava in fase calante. Dopotutto, gli Hammerfall sono sulle scene ormai da quasi trent’anni e i capitoli più memorabili della loro discografia sembrano essere già stati scritti da tempo.
Per questo motivo Avenge The Fallen, ultimo lavoro degli svedesi, suona a tratti sorprendente: forse si tratta del miglior lavoro da No Sacrifice, No Victory, forse no, ma quel che è certo è che gran parte del minutaggio di questo LP suona decisamente più ispirato dei dischi degli Hammerfall dell’ultima decade, almeno per il sottoscritto.
Si comincia col botto: la triade in apertura, con la traccia eponima, marziale ed epica, la veloce “The End Justifies” e la terzinata “Freedom”, ci presenta un gruppo in splendida forma.
Le melodie che si ergono sopra la classica architettura heavy/power a cui ci ha abituato il gruppo di Joacim Cans sono gustose e le canzoni, pur avendo una struttura relativamente semplice, sanno mantenere vivo l’interesse dell’ascoltatore grazie a intelligenti soluzioni in fase compositiva e di arrangiamento.
Anche la scaletta è stata scelta con cura: “Hail To The King” spezza il ritmo delle prime tre tracce col suo incedere solenne e la semi ballata “Hope Springs Eternal” si colloca sapientemente tra le sostenute (e molto riuscite) “Hero To All” e “Burn It Down”. Potrebbero sembrare solo dettagli di forma, ma è la forma a supportare la sostanza e la sostanza sembra proprio non mancare a questo disco.
I fan degli Hammerfall avranno di che gioire: Avenge The Fallen è promosso a pieni voti ed è un motivo in più per presenziare all’Alcatraz di Milano il 14 ottobre, dove gli svedesi supporteranno i Powerwolf.