CRYPT SERMON- The Stygian Rose

Titolo: The Stygian Rose
Autore: Crypt Sermon
Nazione: Stati Uniti d'America
Genere: Epic Doom Metal
Anno: 2024
Etichetta: Dark Descent Records

Formazione:

Brooks Wilson – voce
Steve Jansson – chitarra
Frank Chin – chitarra
Matt Knox – basso
Tanner Anderson – tastiere
Enrique Sagarnaga – batteria


Tracce:

01. Glimmers in the Underworld
02. Thunder (Perfect Mind)
03. Down in the Hollow
04. Heavy Is the Crown of Bone
05. Scrying Orb
06. The Stygian Rose


Voto del redattore HMW: 7,5/10
Voto dei lettori: 7.8/10
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Recensione scritta da Fabio Perf

Tornano gli americani Crypt Sermon con questo The Stygian Rose, terzo lavoro su lunga durata. Il sestetto di Philadelphia è da sempre dedito ad un Doom oscuro ed epico e, questo nuovo album prosegue su questa via, se possibile, indurendo e inasprendo maggiormente il proprio suono.

Già dal brano d’apertura, “Glimmers In The Underworld”, notiamo un stile più profondo, che va in qualche modo a richiamare gli ultimi Cirith Ungol, col cantante Brooks Wilson che ha in parte modificato il suo approccio, con un cantato più greve ed aggressivo. I fraseggi e gli intrecci di chitarra la fanno da padrone, supportati da una ritmica dinamica e trascinante. La voce di Wilson alterna parti più evocative a momenti decisamente più aggressivi.

Colpisce la struttura del brano, tutt’altro che canonica, ma capace di catturare l’attenzione fin da subito: 8 minuti che scivolano via che è un piacere, davvero un bell’inizio!

Il successivo brano, “Thunder (Perfect Mind)”, ha un incedere potente e cadenzato, rimanendo più consono ai dettami del Doom. Grande interpretazione di Wilson che ci fa immergere in questo suo tetro racconto che fa da cornice a tutto il concept del disco.
Il sinistro intro di tastiere di “Down In The Hollow” lascia spazio a un potente giro di chitarra, con nuovamente la voce di Brooks Wilson decisamente aggressiva. Le chitarre giocano un ruolo chiave, spezzando l’atmosfera con fraseggi più melodici alternati a riff possenti.
Tutto il disco, in generale, mantiene queste coordinate, con chitarre “grosse” e cadenzate che lasciano spazio a parti soliste e momenti più melodici, dando una certa dinamicità alla composizioni e mantenendo alta l’attenzione dell’ascoltatore. La capacità di travalicare i confini di un genere ben definito come il Doom Metal, è sicuramente l’arma vincente di The Stygian Rose, grazie alle atmosfere ricreate dai musicisti, perfette per il tema del disco.

L’intro di “Scrying Orb” richiama quasi dei paesaggi di Argentiana memoria (all’epoca della collaborazione tra il regista romano e i Goblin), se non fosse per la potenza delle chitarre.. Il ritornello diventa una nenia maligna, tipicamente Doom. Forse alla lunga un po’ ripetitivo ma comunque efficace.

“The Stygian Rose”, traccia che dà il titolo all’album, è la degna chiusura di questo lavoro, brano epico di 11 minuti! Tastiere malinconiche introducono il pezzo fino all’arrivo in pompa magna di tutti gli strumenti; l’incedere è lento, epico, tipicamente Doom, con l’alternanza di momenti metallici ad una sinistra quiete… La voce è dapprima quasi sussurrata poi sempre più presente e aggressiva, fino a fondersi con dei riff incandescenti. Il coro è quasi una condanna, lenta ma inesorabile, con in sottofondo dei controcanti ossessivi. Ancora una volta la coppia di chitarristi dà prova di un certo gusto sia per gli intrecci che per la parte solista che ci guida all’epilogo, con l’ultimo straziante coro.

I Crypt Sermon confezionano quindi un ottimo disco che sicuramente attirerà l’attenzione degli amanti sia del Doom Metal che dell’Epic Metal. In verità The Stygian Rose è un album che non vuole cadere nel classico stilema strofa-ritornello-strofa, condito da melodie facili, ed è quindi consigliato a chi si rifà maggiormente a questo tipo di scelta. Siete pronti a immergervi nelle mistiche e maligne atmosfere create dai Crypt Sermon e a scoprire i misteri della Rosa Stigia?

 

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