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Una novità dall’underground del sud Italia, gli Emberfrost provengono dalla Sicilia e danno alle stampe il loro primo album “The Dying God“ tramite la francese Drakkar productions.
Si tratta di un black metal che contiene svariate sfumature al suo interno che si spingono anche al death e impreziosito da assoli di chitarra che aprono nuovi orizzonti sulla musica della nera fiamma.
La parte sinfonica è ben presente pur non essendo mai predominante e lasciando ampio respiro alle chitarre. Claudio Florio alla batteria fa un lavoro egregio per tutta la durata del disco, senza mai strafare su blastbeat troppo moderni, ma creando pattern aggressivi e articolati, passando dal classico “skank” figlio della prima ora del black norvegese a strutture con la doppia cassa più complesse. Ne è una prova la prima canzone “In The Night’s Whisper”. Pregevole è invece il lavoro della chitarra di Roy Zappia su “Old Obsessions’ Exorcism” in cui gli arpeggi dissonanti sulle parti lente sono accompagnati da tappeti di tastiere di Andrea Amata molto evocativi. I rimandi principali che mi viene da pensare sono i primi Dimmu Borgir di Stormblåst, soprattutto in “The Demon Inside Me”, forse la canzone più vicina al black sinfonico puro, ma che mantiene sempre la personalità che la band siciliana vuol mettere in campo. Anche qui un solo di chitarra aiuta a staccarsi dai canoni del genere e dare varietà nelle sonorità.
Da un punto di vista tecnico segnalo una produzione davvero buona ad opera di Simone Campione nei Mind House Studio di Palermo, e soprattutto c’è un grande lavoro di Ivan Bologna al basso, strumento spesso sottovalutato ma che riesce a dare colore alle ritmiche pur mantenendo lo spessore che è necessario al genere. Ivan è anche il cantante principale del progetto, il suo scream è davvero ottimo e trasmette un grande senso di lontananza e solitudine, aiutato anche dall’artwork realizzato dallo stesso musicista e raffigurante il dio morente del titolo di fronte ad una figura solitaria.
Un buon disco che segnala le capacità di questi musicisti di esperienza e speriamo sia il primo passo verso una proficua discografia di questa band black metal tutta italiana.