STORMLORD – Report concerto e intervista a Cristiano Borchi

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Intervista e Live Report a cura di Fabio Perf.

Dopo ben 5 anni di assenza, in cui non si è più saputo più nulla, gli Stormlord tornano inaspettatamente a suonare dal vivo con una formazione del tutto rinnovata! Abbiamo colto l’occasione per scambiare due chiacchiere con Cristiano Borchi, cantante e padre fondatore del gruppo, che ci spiega cosa è successo in questo lungo periodo di assenza dalle scene. Al suo fianco i nuovi ragazzi, con alcune “incursioni” di David Folchitto, batterista storico degli Stormlord.

È dal 2019 che non suonavate dal vivo e che non abbiamo avuto notizie ufficiali. Avete recentemente suonato in Portogallo con una formazione completamente rinnovata. Cosa è successo in questo lasso di tempo in seno al gruppo?

CB: I cambiamenti di formazione sono dovuti a diversi fattori e sono avvenuti in maniera graduale, non è successo tutto all’improvviso; diciamo che ci siamo persi in pezzi un po’ alla volta! I motivi sono i più variegati ma nulla di particolarmente scabroso: semplicemente il tempo passa, le persone cambiano, le priorità cambiano e ogni storia è un po’ a sé. C’è per esempio chi ha chiuso con il  metal e ha cambiato completamente vita.
È chiaro che con una formazione “anziana” come la nostra, la vita può prendere il sopravvento in ogni momento e far cambiare quelle che sono le tue priorità. Fortunatamente siamo riusciti a  rimettere assieme tutto quanto e a ripartire!

Ci vuoi presentare i nuovi membri?

CB: Abbiamo Francesco Fasolo ex chitarrista degli Ade, Alessandro Mancini, anche lui alla chitarra (chitarrista di DragonHammer ed Dyrnwyn); poi abbiamo Carlo Cruciani al basso (bassista dei  Sailing To Nowehere). Questi sono i nuovi ragazzi! Poi c’è Maurizio Pariotti ex DGM: le persone che ci seguono lo conosceranno già perché era con noi già dai tempi di “Mare Nostrum” (quarto album della band del 2008, ndPerf). Ci darà una mano con le tastiere. Non è esattamente un membro del gruppo ma ci aiuterà per le esibizioni dal vivo e altre cose.
DF: Fa comunque sempre parte della nostra famiglia!

Possiamo considerare questa data come una sorta di presentazione ufficiale del nuovo corso? Dopo tutto non avete rilasciato nessun comunicato…

CB: Nulla! Siamo un po’ evaporati! Questo è dovuto al fatto che ho avuto dei problemi di salute e, in questi anni, ho dovuto pensare a quello, con la conseguenza che Stormlord è finito un in  secondo piano; la situazione del gruppo è rimasta un po’ nel limbo perché io stesso non sapevo se avrei potuto continuare a suonare… tutta questa incertezza ci ha portato a non fare comunicati… Il motivo è sostanzialmente questo, per cui siamo silenziosamente spariti e silenziosamente riapparsi! Adesso sto meglio e mi sento di poter riprendere con il gruppo e a fare concerti e tutto  quanto.

In Portogallo vi siete esibiti senza tastiere, come intendete procedere? È un elemento che reinserirete nel gruppo?

CB: Nei live Maurizio verrà con noi quando e se può. Questo è l’accordo! In questo caso misceleremo le basi con una parte suonata, altrimenti andremo solo con le basi. Per l’utenza, a livello audio, non cambierà molto. Diciamo che decideremo di volta in volta il da farsi.

Suppongo che internamente siate già in contatto da mesi: avete già dei progetti futuri, rimarrete con Scarlet Records per un possibile nuovo album?

CB: Sì, da mesi… con Scarlet abbiamo ancora il contratto per un disco ma sinceramente non abbiano ancora discusso di questo. Al momento siamo concentrati coi concerti perché siamo mancati da tanto. Abbiamo molta richiesta e questo è il primo di una serie di concerti che faremo in Italia, abbiamo già delle date confermate da qui fino a maggio che verranno poi annunciate dai  promoter (non vogliamo scavalcarli).
La richiesta per Stormlord c’è ed è anche tanta, la cosa ci fa veramente molto piacere e, devo dirti, mi ha preso anche un po’ alla sprovvista, non me lo immaginavo! È successa la stessa cosa quando è uscita la ristampa di “Supreme Art Of War”, prima che venisse annunciata l’uscita: pubblicai una foto dell’epoca del disco, quando però noi non stavamo ancora pensando di tornare, perché io non ero ancora in condizione… Semplicemente pubblicai la foto con un comunicato del tipo “preparatevi a qualcosa di speciale…sono passati 25 anni ecc…” e abbiamo avuto un feedback veramente incredibile e assolutamente inaspettato! Anche questo ha contribuito a rimetterci in gioco e a portare avanti questa creatura che è parte della mia vita da più di 40 anni!

Parlaci di questo mega cofanetto di “Supreme Art Of War” che credo ormai sia esaurito… come è nata l’idea?

CB: In realtà ne ho ancora qualche copia! Il tutto è nato in maniera molto semplice: siamo stati contattati dalla Dusktone (l’etichetta) che ci ha proposto di fare questa cosa, molto carina, con una
versione rimasterizzata in vinile/CD, edizione limitata, con cofanetto in legno.
È stato giusto perché è un disco che ha una sua storicità e ha una sua valenza anche a livello di sound… E questa è una cosa che io mi sento di rivendicare in maniera molto forte perché in un certo
senso è stato anche un precursore di tutto quel filone Pagan, Viking e Folk che ai tempi non era minimamente pensabile. Nessuno ai tempi si sognava di mettere un flauto, o delle trombe  addirittura, in un gruppo col face-painting. È considerato un disco di culto per questo, adesso anche in Italia ma da sempre lo è stato all’estero, oltre al fatto che non si trovava da anni.
Ho apprezzato moltissimo il remaster che hanno fatto i ragazzi di Dusktone che ha reso giustizia alla produzione! All’epoca eravamo molto giovani e quel disco non ha avuto un vero e proprio mastering: è stato missato e poi, parlando tecnicamente, è stato solo alzato il volume di tutto quanto… c’erano quindi delle carenze a livello sonoro mentre in questa nuova versione si è riusciti a dare un amalgama che mancava alla produzione originale. Siamo quindi molto contenti di poter rendere giustizia al disco dato che le persone sono molto affezionate a questo lavoro.

Io la butto lì… 2028, il ventennale di “Mare Nostrum”! Pensi che possiate festeggiare a dovere, con un bel cofanetto, anche questo importante album degli Stormlord?

CB: Potrebbe essere un’idea! Abbiamo ancora spazio, considerando anche i nostri tempi biblici, in tre anni ce la possiamo fare (ride, ndPerf)! In realtà è da un po’ che pensavamo ad una ristampa in vinile… poi, come ti ho già detto, in questi anni si è fermato un po’ tutto… ma è sicuramente una cosa che valuteremo e che si potrebbe fare.

Se prendiamo i vostri ultimi due album “Hesperia” (2013) e “Far” (2019) possiamo notare che sono piuttosto diversi: uno più intricato e ricercato, l’altro con un suono più immediato e catchy. Puoi già anticiparci come sarà lo stile del nuovo disco?

È troppo presto per dirlo perché la formazione è completamente nuova e ti dico con tutta sincerità: non ho la più pallida idea di che tipo di gusto abbiano i nuovi ragazzi, come le loro influenze si possano miscelare con il suono degli Stormlord, che comunque è un genere molto aperto che dà spazio a tantissime soluzioni; questo è indubbiamente un vantaggio per noi. Come si possano integrare con il mio “nazismo” che, se non è tutto bellissimo e fantastico diventa un “no” secco, è un universo che non abbiamo ancora affrontato (ride, ndPerf)!

DF: È uno dei tanti motivi che rendono le distanze tra le nostre pubblicazioni bibliche!

CB: Esattamente! Quindi non saprei che dire… qualcosina l’abbiamo già, fatta con alcuni membri della vecchia formazione, che non hanno nulla in contrario al fatto che noi possiamo usarla per Stormlord. Sono idee molto buone e quindi probabilmente le riutilizzeremo. Certo non possiamo farci un disco, stiamo parlando di un paio di pezzi… vedremo! Adesso l’importante è essere tornati
e fare tanti concerti!

Vi ringrazio per la disponibilità e lascio a voi i saluti.

CB: Ciao a tutti, veniteci a vedere dal vivo e Exteme Epic Metal forever!

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26-10-2024 Bad Moon Metal Fest III — Mongrando (Biella)

Gli Stormlord si sono esibiti come gruppo principale del Bad Moon Fest, autentica sorpresa visto che sono fermi da ben cinque anni!
Quando il sestetto romano sale sul palco e parte l’intro di “Leviathan” un brivido pervade la sala concerti… Certo il primo impatto è quello di sentirsi un po’ straniti… dov’è Bucci, scalmanato,
col suo basso? Ora tutto il peso degli sguardi del pubblico è sulle spalle di Cristiano Borchi. Il cantante romano, nonostante i problemi avuti nel recente passato, è in piena forma e desideroso di scuotere l’audience biellese.
Col passare dei minuti capiamo che i nuovi innesti non sono affatto dei comprimari, ma degli abili musicisti in grado di reggere la pressione di un nome importante come quello di Stormlord. D’altro canto non sono certo dei novellini, provenendo da altre realtà italiane. Chi invece non si smentisce affatto è il “solito” David Folchitto, autentico cuore pulsante del gruppo!
Gli Stormlord prediligono il materiale (relativamente) più recente, riproponendo diverse tracce dall’ultimo “Far”, come l’iconica “Mediterranea” e la stessa “Far”.
Non mancano classici come la veloce “Dance Of Hecate” o la sofferta “Motherland”.
Uno degli picchi dello spettacolo arriva con “Mare Nostrum”,autentico manifesto del suono epico degli Stormlord, perla di rara bellezza che non stanca mai!
Momenti più immediati, come l’inno “Invictus”, si alternano ai feroci blast-beat di Folchitto, durante l’esecuzione della glaciale “Under The Boards”.
Lo show non poteva che terminare con “Stormlord”, che incarna l’essenza stessa del gruppo.
La prestazione dei musicisti, l’energia scaturita dal palco, dimostrano una gran voglia di ricominciare da parte dei capitolini: applausi scroscianti!
Ora non ci resta che attendere e tornare di ancora una volta sotto il palco per un nuovo, epico viaggio con la musica degli Stormlord!

Scaletta:
Leviathan
Mediterranea
Legacy Of The Snake
Far
Dance Of Hecate
Motherland
Mare Nostrum
Crimson
Invictus
Emet
Under The Boards (195, M.A.)
Stormlord

 

2 commenti su “STORMLORD – Report concerto e intervista a Cristiano Borchi”

  1. Intervista accattivante, domande giuste che hanno permesso all’artista di parlare del passato glorioso ma soprattutto del presente pieno dell’energia dei nuovi artisti del gruppo che porteranno novità musicali nel futuro..

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  2. Intervista molto bella, complimenti. Ho dei gran bei ricordi di Cristiano, mi è capitato di vederlo in concerto al Kantiere di Misano Adriatico (penso 20 anni fa) e di intervistarlo un paio di volte. Ho il ricordo di una persona con tantissima cultura musicale e allo stesso tempo estremamente umile. Se ben ricordo all’epoca fondò anche una delle prime webzine metal, Orion Magazine.

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