FIT FOR AN AUTOPSY – The Nothing That Is

Titolo: The Nothing That Is
Autore: Fit For An Autopsy
Nazione: USA
Genere: Deathcore
Anno: 2024
Etichetta: Nuclear Blast

Formazione:

Joe Badolato – Voce
Will Putney – Chitarra
Pat Sheridan – Chitarra
Tim Howley – Chitarra
Peter Spinazola – Basso
Josean Orta – Batteria


Tracce:
  1. Hostage
  2. Spoils of The Horde
  3. Savior of None / Ashes of All
  4. Weaker Wolves
  5. Red Horizon
  6. The Nothing That Is
  7. Lurch
  8. Lower Purpose
  9. Lust for the Severed Head
  10. The Silver Sun

 


Voto del redattore HMW: 8,5/10
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Ultimamente le mie aspettative sui dischi in uscita non sono molto alte… succede spesso che aspetti un disco con ansia, certo che sia una bomba e puntualmente arriva la delusione. Poi ci sono altri lavori che non ti aspetti o come in questo caso, con aspettative non così esaltanti, per il genere che non lascia molto spazio all’inventiva o perché pensi di aver ascoltato il loro album migliore, magari quello precedente, ma …ecco che vieni smentito!

E così è successo in questo caso con The Nothing That Is, l’ultimo lavoro dei Fit For an Autopsy, che arriva a distanza di due anni dal precedente Oh What the Future Holds.

Parte con un artwork di impatto, un vortice nero che attira a se tutto quello che trova. Durante l’ascolto si viene totalmente catturati da quel vortice oscuro fatto di sofferenza, di rabbia e di dolore, emozioni che restano costanti, sia per le tematiche trattate che per la profondità dei testi.

Ed ecco che il disco assume un valore ancora più alto, in un contesto musicale, quello deathcore, non propriamente famoso per la profondità letteraria.

Per tutta la durata delle tracce ci si trova intrappolati in questo vortice, senza tregua né cali di tensione, frutto di una produzione impeccabile ad opera di Will Putney.  Musicalmente mai banali, i FFAA creano un disco complesso e articolato. Melodie, tecnica e violenza si fondono come le spirali di un malsano vortice, i breakdown non sono mai inseriti a caso ma hanno un senso logico nella struttura della canzone.

L’alternanza tra ritmiche serrate e claustrofobiche si alternano a passaggi melodici dove il cantante Joe Badolato fornisce a livello vocale una prestazione maiuscola e riesce a trasmettere rabbia e sofferenza come mai prima d’ora.

Il lavoro dei tre chitarristi è estremamente ricercato. Per tutto il disco si notano riff tecnicamente interessanti ed articolati. Ottima anche la prova di Josean Orta dietro le pelli, capace di creare partiture mai scontate e con un “gusto” musicale impressionante.

“Savior Of None / Ashes Of All” è uno dei brani più riusciti del disco e strizza decisamente l’occhio al death di scuola svedese. La malata “Red Horizon” ha una cadenza ipnotica ed è accompagnata da un testo di chiaro riferimento alla sofferenza della guerra e agli innocenti che subiscono la sorte peggiore, con un video tanto bello quanto inquietante. Questi sono solo esempi di un disco assolutamente riuscito, pensato-scritto-suonato e prodotto magistralmente.

In sostanza i FFAA, che suoneranno al Live di Trezzo sull’Adda 17/12/24 con Sylosis, Darkest Hour e Heriot, hanno creato un album che rasenta la perfezione e si candidano con forza ad essere uno dei gruppi di punta nel panorama deathcore moderno.

The Nothing That Is è quel vortice nero che tutto distrugge, dove non c’è ne luce ne speranza, c’è solo il vuoto nero e da lì non c’è via di uscita…

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