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WHEEL + MÚR + CHUAN-TZU
Legend Club – Milano – 03/12/2024
Dopo il concerto del 19 marzo 2023 al Fabrique di Milano, il gruppo finlandese torna in Italia per un’unica data nel Bel Paese programmata per il 3 dicembre 2024 al Legend Club di Milano.
Ad aprire il quartetto troviamo il gruppo progressive-thrash metal Chuan-Tzu da Francoforte e i Múr (con l’accento sulla “u”), promettente band post-metal direttamente da Reykjavík.
L’energia prorompente dei Chuan-Tzu si fa subito sentire sul palco ed il carisma del cantante Markus Krutzik inizia ad attirare vari ascoltatori.
Dopo l’intro lenta e melodica di “Timelessness”, il gruppo apre subito con la traccia omonima estratta dall’ultimo lavoro di quest’anno “Retaliation” che presenta una miscela di aggressivi riff sincopati e batteria rapida in stile thrash dei fratelli Maximilian e Thomas Vidovic accompagnati dalla potente e grintosa voce di Markus. Seguono altri brani dell’album come “Abraham”, “Carcosa” e “Stingray”, pre annunciati dal cantante; in particolare l’ultimo pezzo, dalle sonorità groove che ricordano album come The Great Southern Trendkill dei Pantera, sembra accendere maggiormente il pubblico, ancora timido e poco numeroso.
Per rientrare nelle tempistiche, la band suona meno pezzi di quelli previsti e conclude il concerto con “Angst”, altra traccia popolare dall’album Delight In Disorder del 2016 dalla voce che si accosta maggiormente ai lavori thrash metal di band più classiche.
Il secondo gruppo che apre il concerto dei Wheel é composto invece da cinque biondissimi ragazzi islandesi che nonostante la giovane età si dimostrano professionali oltre che ottimi intrattenitori. I musicisti arrivano sul palco e in quattro e quattr’otto finiscono di sistemare i cavi e la propria attrezzatura, pronti a suonare.
Durante lo spettacolo si esibiscono con vari pezzi estratti dal loro album di debutto omonimo uscito quest’anno, Múr.
Le sonorità molto atmosferiche doom/post- e talvolta progressive -metal di brani come “Heimsslit”, “Frelsari”, “Vitrun” e “Messa” dimostrano la maturità musicale dei ragazzi nonostante si tratti solo del loro primo album. La tastiera del cantante Kári contribuisce a modulare e a indirizzare la cupezza della propria voce ringhiosa e degli strumenti di Ívar, Jón, Hilmir e Árni verso uno stile più melodico, mentre i testi in islandese si sposano ottimamente con il sound cupo creato dal gruppo a cui talvolta si alternano parti cantate in clean.
“Buonasera, siamo Múr e siamo islandesi” proclama Kári in italiano dopo i primi brani suonati, cercando un contatto con il pubblico.
A questo punto la sala accoglie più ascoltatori di prima ma la loro presenza sembra ancora abbastanza fredda.
Dopo una pausa per smantellare l’attrezzatura e dare agli artisti il giusto tempo di prepararsi, i Wheel esordiscono sul palco del Legend Club con la melodica “Fugue” dal loro secondo lavoro Resident Human del 2021. Segue “Hyperion” dal medesimo album, altro brano decisamente atmosferico che si muove tra il Progressive e il Post-Metal che però non smuove ancora particolarmente il pubblico.
Dall’ultimo disco del 2024 Charismatic Leaders, che il tour intende promuovere anche attraverso il merchandise, i Wheel estraggono poi vari pezzi come “Porcelain”, “Saboteur” dall’incalzante intro di basso, “Synchronize”,“Caught In The Afterglow”, “The Freeze” ed infine “Empire”, il vorticoso brano di apertura dell’album che inquadra esattamente lo stile del gruppo e che rimanda a varie band Progressive Metal.
Più il concerto prosegue, più le persone vengono coinvolte dalle note della band finlandese, raggiungendo l’apice durante i brani più conosciuti del primo album del 2019 Moving Backwards, come “Lacking”, ma soprattutto “Vultures” e “Wheel”. Per questi due ultimi pezzi molto attesi, i fan iniziano a cantare entusiasti insieme a James Lascelles, che durante la pausa successiva a “Dissipating” li invita amichevolmente ad imparare un po’ di finlandese annunciando il nuovo bassista del gruppo ed accogliendolo.
James loda inoltre i gruppi che si erano esibiti in precedenza Múr e Chuan-Tzu, incitando il pubblico agli applausi e richiamando il senso di solidarietà tra musicisti che riscalda sempre il cuore.
Nonostante l’ottima riuscita del concerto e la professionalità degli artisti, delude un po’ la carente quantità di persone presenti al Legend questa sera, che potrebbero essere state decisamente più numerose dato il talento innegabile delle band.
Ci auguriamo dunque che in futuro la fama dei Wheel possa spingersi oltre i confini già raggiunti e che i loro prossimi concerti possano svolgersi in uno spazio più ampio e possibilmente più accessibile per poter richiamare maggiore pubblico, che li accoglierebbe certamente in maniera ancora più calorosa.